Andrew, Christopher; Gordievsky, Oleg; (1991), KGB, London: Sceptre.
Andrew C., Gordievsky O., (2017), La storia segreta del KGB, Rizzoli, Milano.
Il libro KGB è ben riassunto dal sottotitolo originale: “The inside story of its foreign operations from Lenin to Gorbachev” che si può tradurre come “La storia interna delle sue operazioni segrete estere da Lenin a Gorbachev”. Si tratta di un lavoro monumentale, con le sue 847 pagine estremamente ricche e dettagliate, nel tipico stile degli storici UK, così amanti non solo dei dettagli e delle ricostruzioni minuziose, ma anche di tutti quegli aspetti tattici e operativi che mostrano la realtà concreta all’interno del grande affresco storico generale.
Il volume è stato scritto da Christopher Andrew e da Oleg Gordievsky. Andrew è uno dei massimi storici dell’intelligence UK e uno dei più influenti scholar degli intelligence studies. Autore di volumi fondamentali per la disciplina, all’epoca in cui scrisse questo volume (edito per la prima volta nel 1990 e già oggetto di riedizione nel 1991) era professore di storia all’Università di Cambridge e considerato dal The Time il più influente degli storici “non ufficiali” dell’intelligence. Sono passati quasi trent’anni da allora e Andrew rimane uno dei fari degli intelligence studies. Oleg Gordievsky è stato uno storico ufficiale del KGB negli anni 80’ del XX secolo (“Oleg Gordievsky was responsible, in 1980, for preparing a highly classified KGB history…”) soprattutto per le tematiche legate alle attività estere. Egli è stato agente infiltrato per il British Intelligence dal 1974 e militava nel KGB col grado di colonnello. Si comprende immediatamente solo dalla presentazione dei due autori l’importanza di questo volume.
La storia segreta del KGB è un testo che esplora integralmente le vicende del più potente servizio segreto della guerra fredda che, a differenza dei servizi occidentali, assommava funzioni di intelligence esterna, interna e di counterintelligence, rendendolo così uno degli apparati burocratici (e politici) più importanti di tutta l’Unione Sovietica. Non solo, dunque, il KGB era così importante per questo, ma prima della sua più celebre sigla coniata successivamente, durante il periodo staliniano, finito il momento rivoluzionario, il servizio segreto russo (all’epoca NKVD) aveva tra le sue funzioni, oltre a quelle già viste proprie del KGB, anche la gestione dei gulag, che poi venne disgiunta subito dopo la morte di Stalin, prima che “l’arcipelago” venisse definitivamente chiuso. Questo libro, dunque, parte ancora prima della rivoluzione d’Ottobre, di cui l’anno passato è stato il centenario. La storia inizia succintamente nei nascenti servizi segreti zaristi, che contavano poche migliaia di agenti per uno degli stati più grandi del mondo già allora. Ma è stata con la rivoluzione che le cose cambieranno.
Il fondatore dei moderni servizi segreti russi fu Feliks Ėdmundovič Dzeržinskij (1877-1926), l’organizzatore della Čeka, organizzazione segreta primigenia dello stato sovietico, che diverrà l’ideale di tutti i funzionari del KGB. Infatti, la Čeka nasce nel periodo rivoluzionario, in cui i nemici della rivoluzione effettivamente erano presenti nel suolo sovietico, sia in veste di agenti esteri che controrivoluzionari. La Čeka fu così uno strumento fondamentale per garantire il controllo del territorio e la vittoria della rivoluzione. Si dice che infatti il “Čekista” (truduco così dall’inglese) fu considerato sempre un appellativo di stima per chiunque fosse un buon agente o funzionario del KGB.
Il libro considera l’intera storia del KGB, soprattutto nelle sue azioni estere ma considera anche tangenzialmente fatti di azioni interne, fino ad arrivare quasi alla fine dell’URSS. Infatti, il libro è stato edito e pubblicato prima del dicembre del 1991. Ma per caso, di fatto, esso viene a coincidere con l’intera storia del servizio segreto dell’URSS. Certamente, la Russia ha ripreso la tradizione del KGB ma, a quanto pare, ha sottoposto il servizio ad una qualche forma di riforma e sicuramente l’ha rinominato (FSB, classico caso in cui è difficile dire se dietro al cambiamento di nome ci sia anche un cambiamento di forma e sostanza, visto che, in genere, “i nomi cambiano ma poi i problemi rimangono sempre gli stessi”, per citare a memoria James Bond).
In sostanza, si tratta di un testo fondamentale per gli studiosi degli intelligence studies. Non soltanto la ricchezza dei dettagli è notevole, ma il volume di Andrew e Gordievsky consente di costruirsi una mappa concettuale e storica per comprendere meglio lo scontro dei servizi prima del 1945 e, poi, durante tutta la guerra fredda.
Christopher Andrew, Oleg Gordievsky
La storia segreta del KGB
Rizzoli
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