Secondo Giorno
Carloforte ha i suoi ritmi. Svegliatevi con calma e fate colazione: a base di focacce e pizza, o a base delle famose bombe alla crema, preparatevi a visitare un’isola con tante opportunità e attività. L’isola per estensione è la seconda più grande in Sardegna (la 75° nel Mediterraneo): le coste sono a nord alte e rocciose, ricche di falesie e insenature dove nidificano il falco della regina e il gabbiano corso, mentre nella zona meridionale sono basse con delle piccole spiagge adatte alla balneazione.
Carloforte è l’unico centro abitato dell’isola e fu fondato da Carlo Emanuele III, da una colonia di pescatori liguri di Pegli, migrati a loro volta dall’isola di tunisina di Tabarka: ecco perché a Carloforte c’è un vero e proprio melting pot di tradizioni, liguri, sarde e tunisine (quest’ultime si ripercuotono soprattutto nella gastronomia con il famoso cascà vale a dire il cous cous carlofortino). Oggi Carloforte è una vivace meta turistica soprattutto nei mesi estivi, quando il borgo si anima delle folle di turisti, soprattutto italiani.
Si possono fare giri turistici con delle associazioni locali in fuoristrada, altrimenti con le caratteristiche imbarcazioni per fare il giro dell’isola, vento permettendo. L’isola è infatti spesso flagellata dai potenti, ma rinfrescanti, venti di maestrale. Questo non vi demorda da visitare l’isola: quando c’è maestrale il cielo è particolarmente limpido e la luce adatta a delle foto fantastiche, specie se vi trovate nella zona di Capo Sandalo, ove è presente l’omonimo faro, costruito nel 1864 e automatizzato nel 1994.
Il suo fascino è inconfondibile! Siete amanti del trekking? L’isola di San Pietro vi permetterà di dilettarvi con diversi sentieri ricostruiti nell’isola negli ultimi anni. Ma state attenti, non tutti sono ben segnalati, e se decidete di pernottare una notte in più con una tenda, portatevi i viveri e l’acqua: l’isola è infatti sprovvista di fonti naturali. Se durante il vostro trekking o la vostra gita in macchina, non potete farvi mancare una visita all’oasi della Lipu, dove poter fare birdwachting con delle guide autorizzate. Non dimenticate, che se visitate l’isola d’estate, nella spiaggia de La Caletta troverete un noleggio di sup e tavole da surf, oltreché servizi balneari tipici degli stabilimenti.
Un’altra peculiarità di Carloforte è senz’altro la presenza della tonnara: Carloforte, Portoscuso e Calasetta sono gli unici paesi in Sardegna dove avviene ancora questa secolare tradizione della mattanza: le tonnare in Sardegna agli inizi del 1900 pescavano la maggioranza del pescato di tonno in tutta Italia, prima della nascita delle tonnare siciliane. Oltre le tre sopra citate, esistevano le tonnare di Stintino, di Flumentorgiu (Arbus) e quella di Porto Paglia (legata a quella di Portoscuso). Proprio per la cultura del tonno, ogni anno migliaia di turisti scelgono l’isola per partecipare da spettatori alla famosa kermesse gastronomica nota col nome di “Girotonno”, dove si svolge una gara con chef che arrivano da tutte le parti del pianeta, proprio perché a Carloforte si pesca il pregiato tonno rosso.
Oggi le giuste leggi volte a favorire una pesca sostenibile hanno notevolmente diminuito il numero di tonno pescabili, rendendo secondo i nativi, la pesca meno affascinante. Nella cittadina troverete diverse scelte gastronomiche, dalla classica trattoria al ristorante che applica un po’ più di ricerca nei piatti che propone.
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