L’opera di Tolkien è cristiana o pagana? La domanda ha interpellato lettori e studiosi fin dal 1954, anno di pubblicazione del primo volume del Signore degli Anelli.
Ad oggi però, nonostante la notorietà “planetaria” di Tolkien (dovuta anche alle trasposizioni cinematografiche di Peter Jackson) questo importante snodo non è ancora stato affrontato con quella completezza critica che merita un autentico classico della letteratura. Il presente volume è un tentativo in questa direzione.
Dopo un dettagliato esame delle principali interpretazioni italiane ed estere sul tema, viene proposta un’“originale” lettura sintetica che pone in luce l’inesauribile profondità dell’opera tolkieniana. Si vedrà così come Frodo, Gandalf o i Cavalieri di Rohan, pur essendo a tutti gli effetti dei pagani, esemplificano gli aspetti migliori della natura umana, capace di cogliere che oltre i confini del mondo vi è qualcosa «più dei ricordi» (Aragorn ne Il Signore degli Anelli, Appendice A.5).
Corredano il volume una vastissima bibliografia e dettagliati indici e sommari.
Claudio Antonio Testi – nato a Modena nel 1967, è laureato in Filosofia all’Università di Bologna e co-fondatore dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici. Le sue numerose pubblicazioni spaziano da studi esegetici sulla metafisica tomista a scritti di logica formale. Da sempre attento all’opera di Tolkien, ha negli ultimi anni scritto numerosi contributi sul tema e curato molti volumi per la collana «Tolkien e dintorni», della quale è direttore. È stato il primo italiano a vedere pubblicato un suo articolo sulla prestigiosa rivista internazionale «Tolkien Studies». È membro dell´Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena, presso il quale insegna abitualmente, http://www.istitutotomistico.it/
ISBN: 978887094-881-3
dimensioni: 140 x 210 mm
rilegatura: brossura
collana: Filosofia e Teologia
pagine: 224
anno: 2014
€ 22,00
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