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Consigliamo – Tutti pazzi per Gödel di Francesco Berto e Il paradosso dell’asino di Buridano di Giangiuseppe Pili
Siamo di fronte ad un’esaustiva raccolta di paradossi nella quale figura almeno un paradossi per ogni lettera dell’alfabeto. Ci sono tutti i “classici”, dal mentitore ai ragionamenti di Zenone, compresi i problemi di Buridano. Ma Clark riporta anche paradossi più recenti molto importanti, come il paradosso dei Corvi o quello di Nelson Goodman. Alla presentazione del problema segue sempre la sua trattazione, spesso breve che non richiede grandi competenze filosofiche, logiche o matematiche per essere comprese. Le trattazioni sono sempre orientate: Clark riporta sempre la sua soluzione ma, se non univoca, illustra anche le valide concorrenti alternative.
Di buono c’è l’aver compilato una raccolta più o meno esaustiva dei paradossi. I paradossi sono quei ragionamenti che partendo da assunzioni intuitivamente vere conducono a conclusioni inaccettabili o, addirittura, contraddittorie. Si considerano due generi di paradossi: logici e semantici. I paradossi logici sono quelli la cui ambiguità o problema si fonda esclusivamente sulla struttura logica dell’argomento e non sul significato dei termini: il paradosso del mentitore, dell’implicazione sono tipicamente problemi logici. Mentre i paradossi semantici sono tali in quanto si basano, quasi sempre, su problemi di ambiguità a livello di significato dei termini o delle frasi. Ma, nel libro, si trovano anche altri problemi che non ricadono direttamente né nella prima categoria né nella seconda e sono o argomenti contorti ma non, di per sé, realmente problematici (come il paradosso di Eubulide) oppure i problemi nascono direttamente dall’assunzione intuitiva di credenze arbitrarie e non giustificate. Un esempio sono i “paradossi” della probabilità.
Oltre alla meritoria opera di sistematica catalogazione di tutti i paradossi (ma mi pare che manchi almeno quello di Burali-Forti) di buono c’è che Clark presenta sempre almeno una soluzione al problema che tratta.
Ancora di buono c’è l’aver sempre inserito una breve bibliografia alla fine di ogni singolo paragrafo.
Ma I paradossi dalla A alla Z è problematico per almeno due aspetti: (1) la discussione dei vari paradossi è spesso insufficiente, sia in profondità che in larghezza: non sempre si riesce a cogliere il punto nodale o capita di avere una sola soluzione quando ve ne sono diverse. Talvolta capita che Clark presenti più prospettive di soluzione (come nelle varie presentazioni del paradosso del mentitore, mentitore rinforzato etc.) ma capita spesso che il loro aspetto superficiale non riesca mai a scavare in profondità quel tanto che basta da riuscire a capire le differenze tra i vari approcci. (2) Il testo è tradotto in maniera sistematicamente scapestrata. Il danno è tale che si può paragonare ad un’esecuzione di una sinfonia in cui gli orchestranti non seguano tutti il medesimo spartito. Addirittura la formulazione di molti paradossi è presentata in modo poco chiaro e, anche, fuorviante: non solo bisogna comprendere i termini del problema, ma bisogna anche decodificare quella lingua abbozzata che il traduttore ci ha concesso. Una vergogna per un testo che richiede un certo rigore per essere ben compreso.
In poche parole, I paradossi dalla A alla Z è un libro estremamente utile per la sistematica catalogazione dei problemi e, dunque, prezioso per tutti coloro che vogliano cimentarsi nell’analisi dei più fini argomenti logici e semantici a nostra disposizione. Ma si tratta di un libro che avrebbe potuto essere di ben altra levatura.
CLARK MICHAEL
I paradossi dalla A alla Z
RAFFAELLO CORTINA
EURO 21,50
PAGINE: XV-247.
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