L’approccio al mondo dell’intelligence, composto di pluralità tecniche e terminologiche, richiede una base di partenza per acquisire nozioni applicabili a un’indagine proficua tanto in sincronia quanto verso il futuro. In un mondo continuamente in evoluzione, teatro di avvenimenti dall’intrinseca complicazione, come i conflitti in atto, comprendere i fenomeni e padroneggiare conoscenze del mondo dell’intelligence, utili anche a ragionare su quanto attendersi dal futuro, diventa fondamentale. È indubbio che la miglior conoscenza sia da ricercare negli esperti del settore, coloro che quotidianamente si interfacciano con il carattere plurivoco degli eventi, operando in un settore in continuo mutamento e trasferendo nella praticità nozioni teoriche, tra cui la conoscenza delle strutture di interconnessione globale, il modus operandi degli attori e la natura di conflitti, passati e presenti. Ipso facto, i principali esponenti dell’attività d’intelligence diventano la fonte principale da interrogare per ottenere risposte complete.
Gli sforzi di ricerca del professor Giangiuseppe Pili (James Madison University) e del dottor Roman Kolodii (Charles University, Praga) sono in tal senso orientati, e trovano un’applicazione nel volume Intelligence & Interviews. Il mondo dell’intelligence in Ventotto interviste (2024), di recentissima pubblicazione. Edito dalla Società Italiana di Storia Militare, con il patrocinio della Società Italiana di Intelligence (SOCINT) e di Scuola Filosofica, il volume presenta in traduzione italiana le interviste raccolte nel corso degli anni da Pili e Kolodii. Di queste interviste sono stati protagonisti i maggiori esperti mondiali del settore dell’Intelligence. L’opera vanta di fatto il contributo delle personalità di maggior spicco nel settore, come il dottor James Cox, il dottor James Bruce, la dottoressa Lucie Kadlecová e la dottoressa Svitlana Andrushchenko, con il contributo anche del professor Mario Caligiuri (Università della Calabria), che ne ha curato la prefazione. La traduzione delle interviste è stata curata da Giangiuseppe Pili, Fabrizio Minniti e Simone Di Massa, secondo un principio di massimo rispetto della volontà autoriale e della fedeltà al messaggio originale, con lo scopo di rendere in lingua italiana le complicazioni dettate dall’ampio uso di linguaggio tecnico del settore. La correttezza del prodotto reso è ulteriormente avvalorata dall’acribia del contributo dei giovani studiosi di filosofia Andrea Bardazzi ed Emilia Serra.
L’intento dell’opera è di proporre a un pubblico di lettori italiani uno sguardo al mondo dell’Intelligence tramite la visione dei maggiori esperti, assicurando di fatto una struttura plurivoca, e pertanto quanto più ricca, al fine di «contrastare le condizioni che ostacolano un approccio semplice e razionale all’intelligence a pieno beneficio del dibattito pubblico» (Pili, Kolodii 2024: 23). Gli sguardi degli esperti vertono su fatti storici del passato e del presente, con interessanti sguardi sul futuro e sul modo in cui l’Intelligence si appresta a far fronte a quanto avverrà. L’intento è di superare la concezione secondo cui l’Intelligence sia appannaggio esclusivo degli “addetti ai lavori”, rivelando invece come l’applicazione delle nozioni sia di ben più ampio respiro, e le conoscenze, per quanto tecniche, siano ben governabili e ottimo spunto di riflessione: di fatto, il progetto si è sviluppato con l’ideale di fondo di ispirare il dibattito «all’interno delle società aperte, ossia quelle società che si rispecchiano nei valori fondamentali del liberalismo politico quali che siano le forme di governo» (ivi, p. 21). Il continuo mutare degli eventi globali e la sempre più stretta interconnessione tra gli attori in scena sono fattori che rendono palese la necessità di ognuno di ragionare in tal senso, e il volume di Pili e Kolodii offre una solida base di partenza. Un tale sforzo di ricerca, eslege nel panorama, vale a dire il tentativo di introdurre nelle discussioni teoriche dell’Intelligence italiana una base di dibattito che era solito tenersi in lingua inglese, ha certamente il merito di abbattere la barriera linguistica, arricchendo il confronto sul tema con riflessioni provenienti dal tutto il mondo.
Il volume, pubblicato come open access, è liberamente consultabile e scaricabile dalla pagina della Nuova Antologia Militare (NAM).
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