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Ai confini della contraddizione, di G. Barzaghi, M.E. Cerrigone, N. Cusano, F. Perelda, S. Tagliagambe, C.A. Testi, Edizione InSedicesimo, Savona, 2021.
Tommaso d’Aquino, Pavel Florenskij ed Emanuele Severino, pur avendo nella contraddizione un nucleo speculativo comune, non si erano mai incontrati al medesimo crocevia. Infatti, per quanto il pensiero tomista e quello severiniano si sono rivolti da subito attenzioni e critiche reciproche, l’interesse di questi due filoni per il filosofo russo è praticamente nullo.
Il presente volume desidera colmare questa lacuna intrecciando le riflessioni, nate da intensi incontri di studio, di sei studiosi particolarmente esperti nelle teoresi severiniana (Perelda, Cusano), tomista (Barzaghi, Testi) e florenskijana (Tagliagambe, Cerrigone). Tutti i saggi sono legati a doppio filo dal problema della contraddizione che, per motivi diversi e per certi versi diametralmente opposti, è al centro della speculazione dei tra autori presenti nel titolo del libro ai quali si è in corso d’opera “inevitabilmente” affiancato Graham Priest.
Chi si cimenterà in questa lettura, giungendo ai confini della contraddizione, si renderà conto di quanto sia ancora lungo il cammino verso una comprensione del tema che superi gli steccati delle “scuole di appartenenza”, troppo spesso chiuse a quei reciproci confronti che, invece, giovano grandemente alla speculazione e alla stessa vita filosofica.
Tutto il testo poi, in ogni sua parte, è scritto tenendo presenti gli sviluppi della logica formale moderna, e questo non solo per il loro intrinseco valore, ma anche per mostrare quanto ancora oggi la prospettiva tomista sia attuale e utile per tematizzare gli odierni problemi logico-filosofici.
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