Di Pili G. www.scuolafilosofica.com
Il mio primo giorno di lezione nella scuola serale per extracomunitari, l’istituto “La tenda” a Milano in via Livigno, è stato un mesetto fa, quando, insieme ad un altro “docente” più anziano, ho testato le mie doti d’insegnante. Erano le sette e mezzo di sera, quando Giancarlo mi ha lasciato lo spazio per improvvisare una lezione.
Facciamo qualche precisazione. La lezione verteva su argomenti assai speciosi, di genere filosofico e astratto, quali le lettere dell’alfabeto, in particolare le vocali “e” ed “o” e il suono delle lettere “c” e “g” con o senza “h”. Per chi non lo sapesse, come me allora, gli arabi non hanno i suoni “e” e “o” né lettere corrispondenti nel loro alfabeto. Era la prima volta che mi trovavo di fronte a delle persone che non riuscissero a pronunciare alcune vocali. E’ un fatto curioso, importante e che porta a tanti pregiudizi pericolosi, quello di credere che ciò che sia più semplice è ciò che ci risulta più facile.