La ricerca neuroetica degli ultimi quindici anni ha dimostrato, attraverso studi di risonanza magnetica funzionale (fMRI), che alcune differenze individuali dell’attivazione cerebrale possono associarsi a diverse decisioni morali. Parallelamente, studi farmacologici hanno evidenziato il ruolo cruciale svolto dal neuropeptide ossitocina nel comportamento sociale e nella elaborazione delle emozioni.
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