Da un recente studio pubblicato su Science, apprendiamo che alcuni ricercatori riportano una prima evidenza che anche primati non umani come scimpanzé, bonobo e oranghi sarebbero in grado di interpretare le azioni altrui attribuendo stati mentali quali credenze, eventualmente false, sul mondo.
L’espressione ‘evoluzione umana’ può essere intesa principalmente in due sensi. Possiamo riferirci all’evoluzione ontogenetica, oggetto di studio della psicologia dello sviluppo, oppure possiamo riferirci all’evoluzione filogenetica, l’evoluzione della specie. Attraverso lo studio dell’infante, non solamente è possibile comprendere il punto di partenza dello sviluppo ontogenetico, ma è anche possibile individuare il punto di arrivo dell’evoluzione filogenetica. Studiare l’infante è per tanto indagare il precipitato più puro a nostra disposizione dell’evoluzione darwiniana della specie umana.