Press "Enter" to skip to content

Tag: Recensione I capitani Coraggiosi

Capitani Coraggiosi – Rudyard Kipling

Iscriviti alla Newsletter!

Leggi la scheda su Kim, Il libro della giungla


Rudyard Kipling (Bombay 1865 – Londra 1936) è uno scrittore ricordato oggi, più che da ogni altro libro, dai Libri della giungla (1894), dove vengono narrate le vicende di Mogli e del suo branco. Tuttavia, Kipling, scrittore britannico di origini indiane, scrisse anche altri romanzi: nel 1897 l’opera che prenderemo in analisi in questa recensione ovvero Capitani coraggiosi, nel 1901 scrisse Kim; fu anche poeta con le raccolte di Gunga Din (1892) da cui è anche stato tratto un film, If (1895) e Il fardello dell’uomo bianco (1899).

Capitani coraggiosi è un romanzo scritto nel 1897. È un periodo dunque in cui l’Inghilterra vive l’apogeo imperialistico, in particolare nell’India, nel Nord America, nell’Oceania e in Cina, dove risiedevano i suoi principali interessi. Kipling, dal suo canto, era affascinato dalla grandezza dell’impero britannico, dal cosmopolitismo e dall’immenso crogiolo di razze e religioni che si mischiavano fra di loro sotto un motto comune, il Commonwealth inglese, vale a dire la giurisdizione che univa tanti stati fra di loro: ancora oggi il Commonwealth è un’organizzazione intergovernativa (vale a dire che non ostacola le decisioni di ogni singolo governo) di 54 stati, con a base una lingua in comune (l’inglese), e che si pongono degli obiettivi in comune da raggiungere, oltre che si sostengono come degli alleati, in tutti i campi politici.