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Tag: Maschera

VENERE IN CORNICE – La cascata della panchina ed il boomerang della scalinata / The waterfall of the bench and the boomerang of the staircase

Per Neruda, le onde nei campi solari di grano “discorrono” col treno fugace, parendo questo come all’ombra d’una cascata. Il viaggio ci permette di scoprire nuovi mondi. Ma noi saremo anche socievoli, raccontando qualcosa riguardo la nostra provenienza. Liza ha posato per uno scatto al bianconero. Lei è alla stazione ferroviaria, seduta sulla panchina in uno “scambio” virtuale fra le gambe e le doghe. Infatti il corpo appare scomposto, ma per favorire il glamour. La “propagazione ondulatoria” delle doghe si percepirebbe perfino ipnotizzante. C’è la “cascata” dei capelli biondi, oltre la “rapida” della spalla destra. Lo sguardo ha una “seriosa” intensità… che “si racconterà”. La mano destra, in apparenza “cedevole” per amichevolezza, potrebbe “sbandierare” un ˂ alt! ˃, quantomeno rispetto al dare la precedenza per la triangolazione delle gambe. Un viaggio dall’anello distorto (considerando le doghe) presuppone simbolicamente una dialettica: dalle pre-comprensioni personali alle terze vie.

Commedia dell’arte

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Consigliamo – Carlo Goldoni


Inquadramento

Periodo: 1600-1700.

Temi: Gusto dell’avventuroso, improvvisazioni su canovacci, maschere.

Scheda

La commedia dell’arte è il raccordo tra la commedia rinascimentale la cui forma è debitrice della commedia classica plautina. Il nome “commedia dell’arte” è dovuto agli attori che la inscenavano: questi erano attori professionisti e si specializzavano nella rappresentazione di un particolare carattere, strutturato su una “maschera”, la quale era un particolare personaggio dotato di particolari peculiarità caratteriali specifiche. Gli attori, salvo alcuni, recitavano vestiti in modo peculiare, col volto coperto dalla loro maschera. Ogni maschera aveva una serie di qualità morali del tutto specifiche, che lo spettatore era capace di intuire immediatamente vedendola. In questo senso, la commedia dell’arte sarebbe una struttura scenica e scritturale decisamente rigida , se non fosse che ogni attore aveva un certo margine di libertà per improvvisare.