Dopo Deception. Disinformazione e propaganda nelle moderne società di massa (2014), Stato, potenza e guerra economica (2014), Guerra economica e intelligence (2013) e tanti altri volumi su vari settori della guerra contemporanea e dell’intelligence, in particolare dell’intelligence economica, Giuseppe Gagliano, direttore del CESTUDEC, dedica il suo nuovo lavoro alla contro-insurrezione, inquadrata all’interno del pensiero strategico francese, di cui Gagliano è un frequentatore attento. In particolare, in questo senso specifico, il lavoro è particolarmente prezioso proprio perché il pensiero strategico francese (in particolare di David Galula e Jacques Hogard) si è fondato sull’esperienza sul campo (le guerre nell’Indocina tra Cambogia e Vietnam, e la guerra d’Algeria) ed è maturato proprio sulla base di ufficiali estremamente competenti e dotati da un punto di vista intellettuale. Come tutte le opere di Gagliano, anche questa ha un importante risvolto concreto, dato l’ambito scelto: il combattimento degli eserciti occidentali contro avversari di forza asimmetrica sembra incontestabilmente la principale forma di guerra del nuovo secolo. Ne è una testimonianza proprio il fatto che il generale Petraeus ha ripreso la teoria sulla controinsurrezione del pensiero francese, soprattutto di David Galula, in Afghanistan e in Iraq, come segnala appunto lo stesso Gagliano.
...all we need is philosophy