Per Nabokov, Lolita è il fuoco del lombo. Anche la robustezza dovrà cedere… Il passo del lombo sarebbe scandito come per la lingua sul palato, sillabando il < Lo-li-ta >. Monika ha posato al mezzobusto, e per uno scatto del genere fashion. Lei porta una giacchetta a quadri in bianconero. Il colletto è lungamente aperto. Immaginiamo che la percezione d’una grande lingua possa codificare la giusta taglia della giacca. I quadri sarebbero stati intervallati dal piano cartesiano. Soprattutto, Monika ha il classico look di Lolita, mentre abbassa sul naso gli occhiali, stretti ed allungati, da sole. Il lembo del vestito che s’apre “accende” la nudità della pelle. Qualcosa che allenterà l’irrigidimento della posa, complici i quadri incerti al loro coordinamento. Lo sguardo di Monika è molto serio. Gli orecchini proveranno a “sgommare”, grazie alla loro preziosità, contro ogni pesantezza del caricamento.
According to Nabokov, Lolita is the fire of the loin. Also the robustness will have to cede… The step of the loin would be scanned like the tongue on the palate, syllabicating the < Lo-li-ta >. Monika posed through the head and shoulders, and for a shot of the fashion style. She wears a short checked jacket in black and white. The collar is opened at length. We imagine that the perception of a big tongue can codify the right size of the jacket. The squares would be interrupted by a Cartesian plane. Principally, Monika has the typical look of Lolita, while she lowers the sunglasses, tight and lengthened, on the nose. The hem of the dress that is opened “turns on” the nudity of the skin. Something that will slacken the stiffening of the pose, with the complicity of the squares uncertain in their coordination. The gaze of Monika is very serious. The earrings will try to “screech”, through their preciousness, against every heaviness of a loading.
(Courtesy of Anastasiia Knis)