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1. Il califfato dei Rashidun
Nel precedente articolo abbiamo interrotto la nostra narrazione al momento della morte di Maometto nel 632. Il Profeta non aveva predisposto alcuna norma successoria, una mancanza in parte dovuta al fatto che nell’Islam delle origini, in virtù del peculiare contesto socio-politico in cui nacque, non era prevista una particolare autorità temporale. Maometto aveva esercitato parzialmente delle funzioni a tratti riconducibili a quelle di un monarca, ma l’aveva fatto in qualità di inviato di Dio, uno strumento attraverso il quale Allah esprimeva il suo volere.
Essendo però Maometto considerato il ‘sigillo dei profeti’, risulta pacifico che dopo di lui nessun altro avrebbe più potuto assumere la leadership della comunità islamica in qualità di portavoce investito direttamente da Allah.