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Tag: Dante

La poesia lucana di Flora Gilda Pianta – Studi Lucani

Copyright: “Paesaggio Innevato di Rapolla in provincia di Potenza alle prime luci del mattino.”; Autrice: Rossella Castellano, 28 febbraio 2018; https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Paesaggio_di_Rapolla.jpg

Una lettura della raccolta Tra me e il mare (2022) di Flora Gilda Pianta.

Avvertenza dell’autore:

Il presente articolo propone un’analisi letteraria della raccolta Tra me e il mare (2022) di Flora Gilda Pianta, al fine di esaltarne le qualità strutturali e interne dei componimenti. I versi che sono riportati come citazioni sono in totale 65 e corrispondono all’11% .ca del totale della raccolta. Tutti i versi citati fanno riferimento all’edizione 2022, citata in bibliografia, e sono corredati di opportuna menzione dei versi e delle pagine di riferimento (cfr. Nota 4). L’autore, il cui unico intento è quello di proporre un’analisi dell’opera per inserirla nel ciclo di studi denominato “Studi Lucani”, si dichiara disponibile ad apportare modifiche all’articolo qualora richiesto.   

Introduzione:

Una Basilicata di poeti, di gente piena di passione per l’arte di vivere e di far poesia con la quotidianità, così ha immaginato la sua terra Rocco Scotellaro quando, nell’opera Contadini del Sud, ha dato voce ai più umili e semplici contadini della Lucania, a dimostrazione di come sia proprio nella semplicità campagnola che nasca la poesia più sublime. Una poesia giocata sul distendersi dei colori della campagna lucana, sullo «zirlìo dei grilli»[1], propriamente una poesia che fosse figlia della meravigliosa realtà contadina dei piccoli paesetti lucani. A quasi un secolo dall’attività poetica di Scotellaro, di cui peraltro ancora si avverte un forte eco di ispirazione, la situazione non è certo mutata nel panorama dei poeti. Sulla scorta di poeti lucani illustri, tra cui è doveroso menzionare Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro e Mario Trufelli,[2] nei paesini lucani che giacciono in frantumi[3] tra monti e colline, la produzione poetica è ancora viva. Certo è mutata la realtà socio-culturale, ma non è venuto meno lo spirito poetico dei lucani, che ancora si dilettano a versificare il loro quotidiano, descrivendone le più fini emozioni.

Nell’ambito dei miei personali sforzi di “studi lucani”, con il presente lavoro intendo dare lustro e risalto all’opera di una poetessa lucana contemporanea, Flora Gilda Pianta, sollevando l’attenzione della critica alla raccolta Tra me e il mare (2022).[4] Si proporrà di seguito un’analisi quanto più puntuale della strutturazione interna della raccolta, tramite cui porre in risalto le corrispondenze tematiche e strutturali dei componimenti, nonché la loro ragionata mise en recueil, per proporre infine l’analisi di alcuni dei passaggi maggiormente profondi e toccanti, il loro rapporto con la tradizione poetica e le tematiche fondamentali della raccolta.

Dantedì 2023 – Una prospettiva sociologica del Dante uomo del Trecento

E. Delacroix - La Barque de Dante
Copyright: https://jenikirbyhistory.getarchive.net/amp/media/the-barque-of-dante-506ac6

 

Lettura di Inferno VIII in occasione del Dantedì 2023.

Introduzione:

In occasione del Dantedì[1] 2023, rivolto alla diffusione della meraviglia dantesca in ogni sua forma, è mia premura presentare un lavoro di analisi del celebre canto VIII dell’Inferno secondo una prospettiva più ampiamente sociologica, volta a dimostrare la peculiarità, di interesse storico, della mentalità dantesca che traspare. Si procederà dapprima ad una sinossi filologica di presentazione del lavoro dantesco per poi passare all’analisi interessata del celebre episodio di dialogo tra Dante e Filippo Argenti. Lo studio in questione è volto a creare dei ponti di collegamento con altri episodi tratti dalle tre cantiche, al fine di dimostrare come la mentalità dantesca, di impronta essenzialmente cristiana, differisse dai valori che, nella contemporaneità, sono attribuibili a tale etichetta. Fine ultimo del presente lavoro è presentare le sublimi peculiarità di Inferno VIII e, seguitamente, dimostrare come vi sia una netta ed insormontabile demarcazione tra l’ideologia politico-religiosa di un uomo del ‘300, puramente un uomo del suo tempo[2], e una qualsivoglia linea di pensiero, altrettanto politico-religiosa, della contemporaneità.

 

Inferno, canto VIII – una sinossi filologica e tematica

Ricostruire una sinossi filologica nello spazio di un articolo del presente calibro è impresa ben più che ardua, forse addirittura irrazionale. La tradizione di attestazione della Commedia (poi Divina a seguito del commento Boccaccesco) è caratterizzata da una sorprendente complessità a fronte delle innumerevoli attestazioni[3], tanto nella tradizione manoscritta quanto nella tradizione dei testi a stampa. Si tenterà pertanto di seguito di presentare una sinossi filologica delle prime attestazioni manoscritte, prendendo in esame due celebre manoscritti per un’analisi di taglio paleografico-filologico.

Emblematico DXV Dantesco – Interpretazioni sul Veltro di Dante

Di Mechanics Magazine – http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Archimedes_lever_(Small).jpg, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1921693

«Sei tu il re dei Giudei?» «Tu lo dici: io sono re»

Giovanni 18,33-37

Illustrazione 2: Affresco di Pontorno. Gesù davanti a Pilato. Crediti: https://it.wikipedia.org/wiki/Cristo_davanti_a_Pilato_(Pontormo)

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re.

Nessuna cultura è un’isola

Sui rapporti linguistici tra la cultura mozarabica e la nascita delle letterature  europee medievali

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a5/Had%C3%AEth_Bay%C3%A2d_wa_Riy%C3%A2d_-_BAV_Ar368_f10r_-_Garden_scene.jpg

Abstract

Articolo critico riguardante i rapporti tra la cultura araba medievale della Spagna meridionale e lo sviluppo delle letterature europee, in risposta analitica e puntuale alle accuse di separatezza tra occidente e medio-oriente.

Dante Alighieri – Vita e pensiero oltre la Divina Commedia

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…per dare ad intendere che questo amore era quello che in quella nobilissima natura nasce, cioè di verità e di vertude, e per ischiudere ogni falsa oppinione da me, per la quale fosse sospicato lo mio amore essere per sensibile dilettazione.

Dante