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La fine dell’età degli Antonini e l’avvento della dinastia severiana: analisi della figura di Settimio Severo

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Impero Romano nel 210 D.C. Da Wikipedia

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Prima di poter parlare dell’avvento della dinastia dei Severi, dobbiamo analizzare la situazione precedente il 193 d.C., anno in cui prese il potere il primo esponente della dinastia dei Severi, vale a dire, Settimio Severo. Senz’altro, nel secolo precedente, si era avuta una fiorente crescita per lo meno in campo civile con gli imperatori Traiano, Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio: il secondo secolo è stato infatti l’arco di tempo in cui si è cominciata a mettere in discussione per la prima volta la questione dell’estensione della cittadinanza anche ai non romani, dovuta soprattutto dal fatto che l’espansionismo che fece dell’Impero romano un impero coloniale (anacronisticamente parlando) portò i limites romani verso la Britannia, dove Adriano costruì il vallo omonimo, e ancora verso la Dacia nell’odierna Romania, verso la zona danubiana e nella regione dei Parti in oriente attorno alla zona mesopotamica e nell’attuale zona turco-iranica. Non a caso, in queste regioni si ritrova la più alta frequenza di guerre e i più aspri conflitti anche nel terzo secolo. Il secondo aspetto da analizzare e da sottolineare che riguarda gli imperatori del secondo secolo fu la successione al potere da parte dei principi non per onori dinastici, ma la successione per scelta sulla base delle capacità dei possibili candidati, capacità quali la intelligenza militare e la buona gestione sociale.

Storia Romana (III) – L’impero romano: da Augusto a Costantino


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Nel 31 a.C. Ottaviano, grazie alla vittoria conseguita ad Azio a discapito di Antonio, si trovò ad essere padrone assoluto dello Stato Romano. La conclusione delle guerre civili, però, lasciva dubbio il futuro: a chi deve andare il potere? E come? I romani pur continuando a credere nei valori repubblicani e continuando a percepire la monarchia assoluta come una negazione delle proprie libertà, erano disposti ad affidare il potere ad una persona sola, confidando nel fatto che avrebbe potuto mantenere quella pace duratura interna che, ormai, mancava da quasi un secolo. In questo particolare momento, Ottaviano capì bene che per arrivare ad avere il potere assoluto doveva mantenere e rispettare le istituzioni politiche, almeno a livello formale: convenzionalmente con il 31 a.C. si fa iniziare il Principato, ovvero il regime istituzionale incentrato sulla figura di un reggitore unico chiamato princeps.