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Tag: boomerang

VENERE IN CORNICE – La cascata della panchina ed il boomerang della scalinata / The waterfall of the bench and the boomerang of the staircase

Per Neruda, le onde nei campi solari di grano “discorrono” col treno fugace, parendo questo come all’ombra d’una cascata. Il viaggio ci permette di scoprire nuovi mondi. Ma noi saremo anche socievoli, raccontando qualcosa riguardo la nostra provenienza. Liza ha posato per uno scatto al bianconero. Lei è alla stazione ferroviaria, seduta sulla panchina in uno “scambio” virtuale fra le gambe e le doghe. Infatti il corpo appare scomposto, ma per favorire il glamour. La “propagazione ondulatoria” delle doghe si percepirebbe perfino ipnotizzante. C’è la “cascata” dei capelli biondi, oltre la “rapida” della spalla destra. Lo sguardo ha una “seriosa” intensità… che “si racconterà”. La mano destra, in apparenza “cedevole” per amichevolezza, potrebbe “sbandierare” un ˂ alt! ˃, quantomeno rispetto al dare la precedenza per la triangolazione delle gambe. Un viaggio dall’anello distorto (considerando le doghe) presuppone simbolicamente una dialettica: dalle pre-comprensioni personali alle terze vie.

VENERE IN CORNICE – Con lo sport, ci si concentra su una pelle artificiale / Doing sports, we focus on an artificial skin

Carlo Monterlanti ci descrive due fotografie in salotto, col ritratto della stessa donna: la prima da bambina, con la faccia imbronciata dondolandosi sull’altalena; la seconda da ragazza, al giorno della laurea, col volume della tesi in braccio ed un sorriso smagliante. Diciamo che possiamo raggiungere una maturazione pure nel divertimento… Valentina ha posato all’aperto, curiosamente inginocchiata, su una pedana forse da ginnastica. La sua fotografia è in bianconero. Soprattutto, trattasi del giorno in cui Valentina consegue la laurea. Lei tiene in mano il bouquet di fiori. Valentina è anche una sportiva, ed oggi gestisce una scuola di danza. Così, diviene interessante che lei abbia posato “abbassandosi” all’altezza d’una bambina, per il loro abbraccio. E’ la dialettica del maestro – allievo. Oltre la pedana, in alto, quasi immagineremmo la caratteristica struttura d’un parco avventura, con un ponte tibetano (dai sostegni “ad altalena”). Valentina sorride; questo le permette di “distrarre” il volto più “crucciato” della bambina, nonostante il paradosso della mascherina contro il COVID-19 (facoltativa al di sotto dei sei anni d’età, ed obbligatoria per tutti gli altri).