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Tag: Analisi filosofica della guerra

Socrate va in guerra – Filosofia della guerra e della pace

E con questo siamo a sei! Dopo La guerra fredda (Pili & Carrus (eds), agosto 2018), Il buon medico è anche filosofo? (Cosio (ed), novembre 2018), Scrivere di filosofia (Cozzi (ed), dicembre 2018) Il bambino di Platone (Margoni (ed), novembre 2018), Cose o persone? (Cosio, gennaio 2019) è con nostro immenso piacere di annunciare il sesto volume della collana di libri di Scuola Filosofica, Socrate va in guerra – Filosofia della guerra e della pace! Questo volume è stato curato dal fondatore di SF, Giangiuseppe Pili e ha l’illustre prefazione del prof. Mario Caligiuri e una selezione di saggi che trattano del delicato tema della guerra da un punto di vista filosofico e con il contributo di Alexander Moseley, scholar internazionale e autore del libro A philosophy of war. Gli altri autori sono: Marco Bettalli, Roberta Sala, Chiara Cozzi, Giuseppe Gagliano. Vi invitiamo dunque alla buona lettura e a sfogliare la pagina per scoprire cosa c’è dentro! Se desiderate comprarlo, potete andare alla pagina dell’editore Le Due Torri!


Alexander Moseley – A philosophy of war (una filosofia della guerra)

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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!


Abstract

A philosophy of war del filosofo inglese Alexander Moseley, autore di alcuni articoli sulla influente Internet Encyclopedia of Philosophy, è una delle poche opere filosofiche dedicate esclusivamente alla guerra. L’opera è edita nel 2002 e rimane ancora uno dei pochi esemplari di filosofia applicata alla guerra. Nonostante Moseley cerchi di rimanere fedele al suo proprio imperativo di non tratteggiare la guerra da un punto di vista morale, egli, come vedremo, in realtà è profondamente impegnato nella difesa di una peculiare prospettiva antropologica, capace di fondare una forma radicale di pacifismo. Tale visione antropologica difende l’idea che l’uomo sia libero di scegliere in base alle sue proprie idee, le quali sono determinate dal contesto storico-ambientale, ma non sono tali da annullare la sua volontà, il cui libero arbitrio è il baluardo che garantisce la libertà stessa. Moseley, poi, cerca di portare argomenti economici e sociali a favore della pace, la cui razionalità si impernia attorno al riconoscimento della superiorità della cooperazione, collaborazione e integrazione sia tra singoli esseri umani che tra gruppi sociali.


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Struttura dell’articolo

  1. Considerazioni metodologiche
  2. Premesse individuali e premesse sociali: enunciazione e disamina
  3. Definire la guerra: un obiettivo chiaro
  4. La guerra non è inevitabile e argomenti a favore di un pluralismo metafisico, descrittivo ed esplicativo
  5. Alternative alla guerra: cooperazione individuale e internazionale sulla base della ragione, delle idee e della cultura
  6. Conclusioni

Bibliografia citata

 

La guerra come attività culturale

Abstract

La guerra è un’attività culturale in tutti i suoi aspetti e, per questa ragione, essa va analizzata nei suoi molteplici aspetti con una prospettiva attenta alla molteplicità di prospettive che la guerra implica. La comprensione dell’attività militare, come parte integrante delle attività sociali di un popolo, conduce a riconsiderare la guerra non soltanto come un’attività di stati ma come una particolare modalità di vita. In questo articolo cercheremo di mostrare le plurime ragioni per cui la guerra è e deve essere considerata una particolare way of life e di come, in definitiva, il complesso delle società occidentali siano sostanzialmente un insieme discreto di società guerriere variamente integrate. (Chiunque desideri scaricare il pdf. dell’articolo: può farlo da qui).


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