Abstract Geopolitica del mondo contemporaneo è uno studio esaustivo sulla geopolitica del mondo globalizzato. L’autore, Carlo Jean, è notoriamente un esperto e fornisce sia gli…
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Abstract Geopolitica del mondo contemporaneo è uno studio esaustivo sulla geopolitica del mondo globalizzato. L’autore, Carlo Jean, è notoriamente un esperto e fornisce sia gli…
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Struttura dell’articolo
1. L’idea della Dichiarazione Universale
2. Il progetto di Kant e la teoria liberale nelle relazioni internazionali
3. ‘Guerra giusta’ e difesa dei diritti umani
4. Critiche alla teoria liberale della ‘guerra giusta’
5. Una possibile diversa proposta
6. Conclusioni
Bibliografia
Un problema riguardante i diritti umani e il loro rispetto è quello della loro internazionalizzazione, ossia della diffusione ed estensione di politiche coerenti con i principi dei diritti umani nello scenario internazionale. Negli ultimi decenni diverse organizzazioni non governative (ONG) e istituzioni internazionali come l’ONU si sono impegnate affinché più stati possibili adottassero una legislazione e un atteggiamento rispettoso dei diritti dell’uomo come affermati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948. Ma questa volontà di creare una sorta di ordine internazionale in cui gli stati accettino uguali legislazioni interne ed esterne che fondamenti teorici ha? E cosa determina nella pratica politica?
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Consigliamo Il libro della giungla di Rudyard Kipling
Alice nel paese delle meraviglie è un classico della narrativa anglosassone ed europea edito nel 1865, scritto da Lewis Carroll, autore celebre noto sia al grande pubblico, sia ai filosofi per i suoi giochi linguistici con feconde implicazioni filosofiche. In particolare i logici hanno sempre trovato molte ragioni di soddisfazione nei libri di Carroll e, in particolare, in Alice. Va detto che tutti i più grandi logici erano amanti delle fiabe, da Turing a Gödel. Mentre su Russell non ho informazioni precise a riguardo. Lo stesso Lewis Carroll ha elaborato un celebre paradosso logico.
Detto questo, nonostante tutto, va detto che tutte le connessioni che passano normalmente sotto il cielo delle meraviglie, tra il romanzo e la logica, potrebbero non apparire al lettore ordinario. Né potrebbero apparire a qualunque genere di lettore. D’altra parte, si tratta di una fiaba. Lewis Carroll, infatti, amava il mondo dell’infanzia ed è certo che Alice fosse un racconto fiabesco ad uso e consumo dei più giovani. Ma è proprio così?
Psychological Science ha recentemente pubblicato un contributo che, per esempi, introduce ad una nuova prospettiva di ricerca in psicologia, che ha il brutto nome di cognizione quantistica (quantum cognition). Anche se non si tratterà di una rivoluzione teorica nello studio del ragionamento o di un cambiamento di paradigma, merita perlomeno di non passare del tutto inosservata e di essere discussa con i canoni propri della scienza.
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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!
Geopolitica, Sicurezza e Strategia è un libro del gen. Carlo Jean, edito da Franco Angeli nel 2007. Il volume è diviso in quattro sezioni. La prima La sicurezza nel XXI secolo considera lo scenario geopolitico post undici settembre sotto varie angolature. In particolare vengono considerati i nuovi problemi legati al terrorismo di matrice islamica. Tuttavia non si tratta esclusivamente di una dinamica applicativa al contesto geopolitico post-11/9 ma si trovano diverse considerazioni di natura propriamente teorica. In particolare Carlo Jean riparte da Clausewitz e da Raymond Aron per formulare una visione della sicurezza, in linea con un approccio neoclausewitziano, che considera la guerra sotto un approccio neorealista e che rifiuta ogni forma di riduzionismo eziologico e teleologico della guerra. Questa è senz’altro una delle principali chiavi di lettura dei problemi della guerra e della sicurezza proposti nel volume.
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Consigliamo Oliver Twist di Dickens
Ivanhoe di sir Walter Scott è uno dei primi romanzi storici. Edito nel 1823 si situa nella narrativa classica europea del XIX secolo. Si tratta di una lettura piuttosto agevole, per quanto non priva di suoi apici e limiti.
La trama è piuttosto articolata, per quanto concentrata in pochi spazi e in poco tempo. Per forma ricorda una mandorla nel senso che inizia in un punto, le strade si diramano in lunghezza e larghezza prima di chiudersi tutte in un unico punto finale. In questo senso il romanzo è assai compatto e segue un filo logico che conduce l’autore a riprendere, sommare e chiudere tutte le vicende aperte insieme nel punto focale. Infatti, in una simile architettura narrativa non si può dare né un centro di gravità né un unico protagonista. Non può non balzare agli occhi della mente del lettore il fatto che Ivanhoe abbia non soltanto poco spazio (una trentina di pagine dedicate nell’intero romanzo) ma pure una relativa poca importanza. Egli è solamente un insieme di piccoli segmenti all’interno della trama, neppure principali per potenza narrativa o di importanza negli snodi nella trama. Riccardo Cuor di Leone, Locksley, Cedric, Rebecca e Isaac, persino Wamba, il buffone, e il porcaro sono tutti personaggi a cui viene dato ben maggiore rilievo.
Da questo week end Scuola Filosofica 2.1 ha il piacere di annunciare la presenza di una pagina dedicata ai servizi. Essa è dedicata a chiunque…