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Scuolafilosofica Posts

La costa degli schiavi – Torkild Hansen

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Quella volta ero appunto nel magazzino [dice Isert] per affari, e mi indicarono quello che rivolevano indietro e quello che intendevano cedere in cambio. E poiché quest’ultimo era un uomo giovane e bello, molto più giovane di suo padre, lo scambio venne subito concesso. L’infelice fu portato fuori in catene. Dio! Anche il trafficante più duro di cuore si sarebbe commosso, se fosse stato presente alla scena, quando il figlio riconobbe suo padre in catene. Gli si gettò al collo piangendo lacrime di gratitudine e di felicità, perché aveva la fortuna di liberare il proprio padre. Aprirono le catene, le tolsero all’uno e vi rinchiusero l’altro, che era calmissimo, e pregava il padre di non rattristarsi per la sua sorte.

La costa degli schiavi – Thorkild Hansen


La costa degli schiavi (1967) è il primo libro della trilogia dedicata alla tratta degli schiavi danese da parte di Thorkild Hansen, autore ingiustamente non sufficientemente conosciuto. Infatti, Hansen anche in questo libro dimostra di essere uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Si può discutere sul fatto che la sua prosa, piana e senza orpelli letterari di alto rilievo, sia appunto troppo lineare per poter parlare di genio della letteratura. Ma non tutto nasce dall’uso della lingua, pure assai potente. E’ infatti difficile trovare libri pervasi da una implacabile ironia, dall’inizio alla fine. Per esempio, nel celeberrimo e celebratissimo Il gattopardo Tommasi di Lampedusa inizia con una prosa dominata da un sano distacco, da una contemplazione ironica della società patriarcale e aristocratica della Sicilia. Ma poi scivola in uno stile decadente, fino alla fine in cui tutto si annichila. Hansen no. Hansen resiste sino all’ultimo, coerentemente con lo stile che ha scelto. Quindi, anche solo per questo, andrebbe apprezzato. Ma poi Hansen aveva altra scelta?

[Segnalazione] Paolo Meneghetti: “prolusione d’estetica” ad ISERNIA, Sabato 10 Dicembre

Nicola Belloni - Paolo Meneghetti

Sabato 10 DICEMBRE

alle ore 18.00
presso l’Auditorium “Unità d’Italia”
sito in Corso Risorgimento n°221
ad ISERNIA
il critico d’estetica contemporanea Paolo Meneghetti terrà una prolusione a voce (di circa 20 minuti), aprendo la mostra d’arte Nicola Belloni ceramista.

La morte e la gestione dell’anziano – Due problemi attuali perché eterni

Abstract

In questo articolo cercheremo di mostrare perché la gestione dell’anziano e la morte sono così problematici all’interno della società della complessità. Non si vuole ammettere che oltre alle evidenti questioni economiche e logistiche, c’è una questione morale la cui decisione comunque determinerà una variazione di tutte le relazioni umane presenti nella rete sociale della famiglia. La revisione dei rapporti sociali, fondati su norme non scritte e, perciò, ancora più rigide e aleatorie, è un’operazione delicata e difficile. Non solo, ma la possibilità di risolvere in modo adeguato il problema dipenderà esclusivamente dalla capacità di saper riadattare la propria relazione con tutti gli altri membri della famiglia e tutti devono fare, perciò, la loro parte.


Quando nasce un figlio nascono immediatamente una rete di relazioni tra i familiari e il nuovo venuto, supponendo che il bambino nasca in una famiglia normale. Chiamiamo a il bambino, la madre m e il padre p e così di seguito i vari familiari. Come minimo, non solo si forma una relazione R tale che R(m,a) e R(p,a), ma anche una nuova relazione !R tale che

 

!R(R(m,p), R(m,a), R(p,a) implica R(m,p,a)),

dove !R è una relazione che sancisce che esiste una connessione tra tutti i membri della famiglia. Si noti che !R è una relazione che richiede l’implicazione della relazione R(m,p,a): infatti la sussistenza delle sole relazioni a due posti di madre e di padre e di matrimonio non determinano di per sé l’esistenza della famiglia. Per esempio, supponiamo che il figlio sia dato in adozione: le relazioni R sono tutte mantenute (il padre rimane il padre, la madre la madre e la madre e il padre magari rimangono sposati) ma non si ha la relazione !R! Quindi la definizione di un nucleo familiare, la relazione !R, è superiore alla semplice somma degli individui ma anche alle loro relazioni umane tra loro. E non è un caso, infatti, che la nozione di “famiglia” sia considerata, nella sua vaghezza, un valore indipendente dalla somma degli individui, sia da un punto di vista legale, che religioso e morale. E il motivo è semplicemente quello che abbiamo mostrato.

Donald Trump – Il 45° presidente degli Stati Uniti d’America!

Gli Americani sono dei deficienti, ignoranti, poco dotati e dei faciloni? Questa la domanda ricorrente da anni, da quando Tocqueville compì il suo tour e cercò di descrivere agli europei il popolo americano e le sue istituzioni, gli europei… questi luminari splendenti di luce propria come il sole per diritto ancestrale o divino. In questo momento, e già da tre giorni, nessuno sembra capacitarsi del fatto che Donald Trump sia diventato il più importante uomo politico della maggiore potenza mondiale. La più ricca. La più armata. E dove ci sono le migliori università mondiali (che ancora si fatica a crederci!). E fanno pure colazione con un buon hamburger, colonna portante di ogni colazione vitaminica!

Si, certo. Tutto giusto. Ma è una potenza in calo. Come tutto l’Occidente, tramontato da cent’anni, che vede soltanto l’altro lato della luna. Quell’Occidente talmente tramontato che solo per via del tutto accidentale detta l’agenda politica di tutto il mondo, ma tant’è… Cala tutto, da sempre. Anche la voglia di riprodursi, di matrimonio. “In calo la propensione all’unione”. Addirittura si restringono sempre di più le taglie delle modelle e decresce la voglia di gelato al cioccolato! Oggi è tutto calato, sacre braghe comprese. Sbigottiti: un presunto sondaggio, precisissimo come tutti, dice che gli italiani davano vincente la Clinton dal 70% all’80%. Questo è un dato interessante e vale la pena di dire che Donald è stato presentato come poco più di un comico (nel migliore dei casi) e un mentecatto (nel peggiore dei casi, ma in quantità di tempo e spazio molto maggiore del caso migliore). Anche i sondaggi americani davano Clinton favorita: nel sito della CNN che ogni tanto frequentavo nel periodo preelettorale, l’amorevole Signora era data 47% contro 43% con un 4% marginale di cuscinetto-sicurezza. Raddoppiamo la sicurezza della CNN ad un paese straniero con i media infognati in dati di terza mano e scarsamente abili di riutilizzarli, interessati soltanto a costruire un personaggio “populista” (questo misterioso fantasma che si aggira per l’Europa) ad uso e consumo dell’uomo più o meno della strada che affolla il mondo medio dell’italiano standard che guarda ancora la televisione, questo demonio!

[Segnalazione] Kambo e Iboga – Medicine sciamaniche in sinergia. Lattanzi G.

untitled“Le tribù amazzoniche, come quelle africane che risiedono nella fascia centro occidentale del continente, lungi dal rappresentare una forma primitiva di sviluppo dell’umanità, custodiscono una vera e propria enciclopedia di conoscenze riguardanti un numero vastissimo di piante delle quali conoscono con precisione l’uso. Non è un caso che le loro conoscenze si stanno rivelando di grande aiuto, sia a livello spirituale che di ricerca scientifica, nel mondo cosiddetto evoluto”. 

Nota semplicemente con il nome di Kambo, la secrezione di una rana dal nome scientifico di Phyllomedusa bicolor, ha svolto per millenni un ruolo decisivo nella cultura sciamanica delle tribù dell’Amazzonia. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, nell’Africa centro occidentale la corteccia della radice di una pianta sacra, la Tabernanthe Iboga, viene usata da tempi immemorabili dai Pigmei del Gabon e del Camerum.

In questa raccolta di ricerche antropologiche e scientifiche, interviste e testimonianze, oltre ad un’estensiva trattazione riguardante questi due enteogeni ancora poco conosciuti in Italia, Giovanni Lattanzi offre informazioni sulla sua innovativa metodologia.

The Forth Revolution | Information A very Short Introduction – Luciano Floridi

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The Forth Revolution How the Infophere is Reshaping Human Reality e Information A Very Short Introduction sono due libri di Luciano Floridi, professore all’Oxford Internet Institute, fondatore, si può dire, della filosofia dell’informazione. In questi due libri si può avere un assaggio, molto stringato ma abbastanza efficace, di alcune sue tesi particolarmente salienti. In questi due libri emergono pregi e difetti dell’attuale stato dell’arte della filosofia dell’informazione, che si sta declinando in vari progetti specifici come l’etica dell’informazione, l’etica della guerra dell’informazione, la filosofia politica nell’infosfera e così via.

Innanzi tutto, in The Forth Rervolution Floridi descrive la natura di alcune rivoluzioni tecnologiche, dalla rivoluzione agraria a quella industriale, in cui la cultura umana ha dovuto registrare dei sensibili cambiamenti. Rivoluzioni che sono state la conseguenza di alcuni cambiamenti non soltanto tecnologici, ma anche organizzativi e infine culturali. Inoltre, Floridi mostra come le rivoluzioni hanno portato ad una rivisitazione della nozione stessa di natura umana, pensata prima come eccezionale e poi diventata eccezionale in quanto totalmente eccentrica, cioè marginale almeno nel senso che sta ai margini di tutto quello che accade. La quarta rivoluzione è quella dell’informazione, ovvero dell’evoluzione delle tecnologie collegate alla produzione di artefatti efficaci a reperire, processare e conservare l’informazione (le ICTs, Information Comunication Technologies continuamente riproposte nella loro potenza di “rimodellare” il mondo).