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Scuolafilosofica Posts

10. I limiti della conoscenza intellettuale

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Ci sono due limiti alla conoscenza intellettuale. Un limite è comune all’intera conoscenza umana. Il secondo limite è, invece, peculiare dell’intelletto. Vediamo il limite generale. La nostra conoscenza è fondata sui dati di senso e sull’ordine che ad essi dà l’intelletto. Ma oltre questo? Oltre questo c’è il ‘forse’. Infatti, noi non possiamo conoscere null’altro che non sia inscritto all’interno dell’intelletto dai dati di senso, sia esso un finale giudizio analitico o sintetico. Ma i dati di senso da dove vengono? Questa è, in Kant, una domanda relativamente mal formulata perché è a partire da essi che noi abbiamo infatti conoscenza: senza dati di senso, non abbiamo alcuna conoscenza, compresa conoscenza di noi stessi perché, per Kant, noi conosciamo le nostre categorie pure proprio a partire dall’interazione di esse con i dati di senso. Insomma, per Kant non abbiamo un accesso privilegiato ai nostri stessi stati mentali se non nel senso che possiamo conoscerli attraverso le esperienze e le operazioni che la stessa mente esperisce e compie. Quindi, evidentemente, si tratta in qualche modo di una conoscenza indiretta dei nostri stessi stati mentali. Benissimo, ma allora vi propongo un ragionamento.

Vincere con l’arte della guerra – Imparare a superare i conflitti quotidiani con gli insegnamenti di Sun Tzu

E’ con mio estremo piacere pubblicare questo instant book – Vincere con l’arte della guerra – Imparare a superare i conflitti quotidiani con gli insegnamenti di Sun Tzu – insieme a Le Due Torri – la principale casa editrice di riferimento di Scuola Filosofica e della sua collana! Per soli 2,99 sarete guidati alla comprensione de L’arte della guerra di Sun Tzu, capolavoro della strategia militare cinese apparentemente banale da leggere ma estremamente difficile da capire e affascinante da esplorare. Esso, a mio giudizio, fa parte della triade fondamentale insieme alla strategia dell’approccio indiretto di Basil Liddell Hart e alla concezione generale della guerra di Carl Von Clausewitz. Di tutti questi ho avuto modo di scrivere diverse volte, specialmente nel mio maggior volume Filosofia pura della guerra. Spero davvero che questa versione in linea con i massimi principi scientifici, coniugata alla piacevolezza della scrittura, possa aiutare il lettore verso un processo di miglioramento nella vita e nel business!

Riflessioni sulla Risurrezione

[Nota dell’autore. All’articolo originario è stato incorporato quello che era il mio secondo commento a esso relativo (contenente il collegamento al video musicale). Successivamente, il 2 Aprile 2024, l’articolo è stato corredato di un Post Scriptum e il titolo originario è stato lievemente modificato.]

Il Cristo risorto appare a Santa Maria Maddalena, St Collen’s Parish Church, Llangollen (Galles)

Giuseppe Baldacchini, un fisico che per diverso tempo ha ricoperto il ruolo di dirigente al Centro di Ricerca ENEA di Frascati, è autore dello studio Religioni, Cristianesimo e Sindone (Marzo 2012). In tale studio egli, dopo aver tratteggiato il panorama delle religioni nel mondo riservando la sua preferenza, con adeguata motivazione, al Cristianesimo, affronta in modo approfondito, mostrandone l’infondatezza, la tesi (sostenuta da alcuni studiosi) secondo la quale la Sindone custodita nel Duomo di Torino rappresenterebbe un falso medioevale, risalente a un periodo compreso fra il secolo XIII e il secolo XIV. L’autore riferisce che altri studiosi non mettono sostanzialmente in dubbio, dal punto di vista tecnico, le misure effettuate con il metodo del carbonio-14 (le quali suffragherebbero, secondo i primi, la tesi del falso), ma sostengono che esse non consentirebbero di stabilire la datazione effettiva della Sindone, in quanto il campione utilizzato non rappresenterebbe idoneamente la stessa e/o sarebbe stato contaminato da un fattore fisico estraneo, che avrebbe aumentato la quantità di carbonio-14 presente inizialmente nel lenzuolo di lino, rendendo fallace la datazione effettuata. L’autore esamina successivamente l’ipotesi dell’annichilazione materia-antimateria, precisando che essa costituisce una variante dell’ipotesi dell’esplosione di energia radiante – ritenuta attualmente la più attendibile –, e permette di risolverne alcuni problemi altrimenti non superabili.

A cosa serve la filosofia?

The Adventures of Fallacy Man https://existentialcomics.com/comic/9


Quelle cose che noi desideriamo in vista di qualcos’altro, e senza le quali non è possibile vivere, le chiamiamo necessarie e concause; ciò, invece, che desideriamo per se stesso, anche se non ci procura null’altro, lo chiamiamo bene in senso proprio. (Aristotele, Protreptico) 

Abstract: Domandarsi a cosa serve la filosofia presuppone una risposta filosofica: non si deve filosofare? Allora, ci dice Aristotele, si deve filosofare! Anche questa domanda, come molte altre, trova la sua risposta nella storia del pensiero occidentale, perchè è il pensiero filosofico il luogo entro cui tutte le categorie che hanno caratterizzato l’evolversi della civiltà occidentale sono state elaborate. La filosofia è l’origine del nostro ordinamento politico ed economico, del nostro senso dell’etica e dell’arte, dei nostri scopi e valori. L’avvento della società scientifico-tecnologica ci pone di fronte al problema dell’utilità, proprio perchè essa stessa risulta da un confronto filosofico in cui la certezza viene a coincidere con la prassi, lasciando cadere sullo sfondo la pura ricerca della verità.

Ethics of the intelligence profession – What is the ethical framework of a real intelligence analyst?

Dr Giangiuseppe Pili, Dr Francesco Margoni


 Abstract

The new project on the intelligence studies – “What is the ethical framework of a real intelligence analyst?” has the potential to substantially contribute to one the most debated topics in the intelligence studies literature, that is the ethics of the intelligence profession. Our approach is relatively new according to what we found in the literature. The aim of the project is to explore the research question – what is the analysts’ ethical framework in their own view – from a quantitative rather than purely qualitative perspective.

Your help needed: Research survey on ethics in intelligence studies

Gentili e affezionati lettori di Scuola Filosofica,

in collaborazione con l’Università di Trento stiamo conducendo una ricerca sperimentale il cui scopo è chiarire meglio alcuni aspetti legati all’etica nel campo dell’intelligence e degli studi sull’intelligence.

Abbiamo preparato un questionario che può essere tranquillamente compilato on-line seguendo questo link: https://unitn.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_06g5A7DnBg3bSqF

Stiamo cercando in particolare analisti d’intelligence. Ma il questionario può essere compilato da tutti, dal momento che siamo interessati a comprendere le differenze nelle risposte tra analisti e non analisti.

Attenzione! Il questionario è in inglese, per tanto è necessario avere una buona padronanza della lingua per comprendere gli scenari descritti e le domande poste. Tempo previsto per la compilazione: circa 30 minuti.

Per qualsiasi domanda preliminare o successiva alla compilazione del questionario potete scrivere a:

Francesco Margoni (Università di Trento): francesco.margoni@unitn.it oppure a Giangiuseppe Pili (Università della Calabria)

Grazie mille a chi vorrà aiutarci a realizzare questo progetto!

How COVID-19 impacted Scuola Filosofica?

How COVID-19 impacted to Scuola Filosofica (Philosophical School – www.scuolafilosofica.com) – Philosophical Blog? Before giving you the data, the state of normalcy of SF was 1500/2000 unique visitors per day with peaks in the middle of the week (Monday-Wednesday and Sunday) and down on Friday and Saturday (with a 30/40% of decrease). SF has more than 10 years of existence, 35 authors, +1150 web pages, 10 technicians, and it is active in the main social media (Facebook, Twitter, YouTube and Linkedin – through the Team) but the visitors are heavily based on google researchers (95% of all the traffic). So, above is a daily graph of the last 2 months and a half (26 Jan – Today). It must be said that SF knew a constant increase of its unique visitors since its inception. It increased every year steadily and, sometimes, with impressive jumps ahead as in the last year (300.000 unique visitors). However, along with COVID-19 SF boomed, even though this boom has to be coupled with the speed-up technical arrangement due to the excess of average time of page generation (more that 7 seconds). Interestingly, now that the page generation time felt to slightly less than a second (0,85%) the number of bounces (one page view) jumped from 30% to 80% but the average time of visit is now to 3′ minutes and a half.

Is a chess player and intelligence analyst? – Chess and intelligence

FelixMittermeier – https://pixabay.com/it/photos/scacchi-pezzi-degli-scacchi-2730034/


Pili, Giangiuseppe, (2019) “Is a chess player and intelligence analyst? How to learn from chess how to improve intelligence analysis”, American Intelligence Journal, Vol 36, Issue 2, 74-85


It is with a distinct pleasure and honor that I announce my last publication in the esteemed American Intelligence Journal – The journal for intelligence professionals! AIJ is one of the oldest American journals of intelligence studies and it is one of my favorites. When I read the email today my heart jumped (safely!, safely!). For a young researcher in the field of intelligence grow up with the documentaries of the WWII, and personal appreciation for what US have done during the Cold War, I couldn’t have been more happy to see my name inside that journal. I want personally to thank again many people that helped me in delivering the paper: Michael Landon-Murray (assistant professor), Claudio Selleri (Le Due Torri, Publisher), Herman Grooten (IM, trainer and great chess writer), Uberto Del Prato (CM, and environment intelligence practitioner), Roman Kolodii (intelligent and careful reader), Matteo Canini (neuro-psychologist who provided the psychological literature about chess and intelligence), and last but not least the editor of the journal, professor William Spracher. Thank you all for all your help and support!