Segnalo due bandi di dottorato. Uno all’Università Vita-Salute San Raffaele (4 + 1 posti) più uno alla Statale di Milano. Auguro ai futuri colleghi il…
...all we need is philosophy
Segnalo due bandi di dottorato. Uno all’Università Vita-Salute San Raffaele (4 + 1 posti) più uno alla Statale di Milano. Auguro ai futuri colleghi il…
I modi di approccio alla realtà sono diversi e occorre prender atto dell’esistenza di concezioni, differenti da quelle di matrice occidentale, le quali, spesso, sono caratterizzate dalla frammentazione della realtà in componenti distinte. Oriente e Occidente dovrebbero considerarsi come complementari e familiarizzare con la filosofia zen può essere utile per sedimentare tale convinzione.
“Zen” è la traslitterazione giapponese del termine cinese “cham”, deriva dal sanscrito “dhyåna”, “meditazione”. Si tratta di un approccio orientato alla valorizzazione della vita attimo per attimo, approccio orientato al superamento dei condizionamenti e gli attaccamenti. Appare fuorviante etichettare lo zen come filosofia o religione. Può considerarsi una metodologia per orientare la propria mente, alla quale può aderirsi in qualunque tempo e in qualunque luogo, in quanto non esiste la possibilità di “confinare” siffatta concezione entro un criterio storicamente e geograficamente relativo.
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Colonia, colonialismo, colonizzazione sono termini che nel corso della storia hanno avuto plurime interpretazioni. All’inizio del ventesimo secolo, il termine fu talvolta usata per indicare la condizione di dipendenza di territori politicamente subordinati. Più tardi, esso è stato soppiantato dalla parola ‛imperialismo’ che, a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento, venne usato, dai critici ostili al dominio europeo su altri popoli, quale sostantivo generico indicante sia la condizione di predominio europeo che le sue cause economiche.La parola ‘colonialismo’ ha dunque indicato il dominio esercitato da un popolo su un altro popolo estraneo mediante lo sfruttamento economico: proprio l’aspetto economico è di primaria importanza per poter comprendere al meglio l’aspetto del colonialismo penale in Italia, in Europa e negli altri continenti.
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1. Cenni sull’Arabia pre-islamica
La storia delle popolazioni arabe pre-islamiche è una storia marginale, essendo state ben poco considerate nell’ambito della storia dell’antico Oriente, la quale ha privilegiato i grandi imperi. Tale posizione marginale caratterizza anche l’Antico Testamento nel quale gli arabi sono posti in secondo piano rispetto al racconto biblico. Secondo la Genesi gli arabi discendono da Agar, schiava di Abramo, da cui il nome di Agareni. Il termine Saraceni, per la verità scorretto in quanto indicherebbe una loro discendenza da Sara, moglie di Abramo, si è imposto comunemente per via di un errore interpretativo, mentre, in effetti, la discendenza di Sara sarebbe rappresentata dagli ebrei, per cui è a questi ultimi che ci si dovrebbe riferire col termine Saraceni. Ad ogni modo, sulle popolazioni arabe si sa poco o nulla prima del VII secolo d.C.
La loro regione d’origine è la penisola arabica, un territorio particolarmente ostile, costituito per la maggior parte da un grande deserto con poche zone propizie all’insediamento umano rappresentate da oasi disperse nell’immenso mare di terra e sabbia. Fa eccezione a questo tipo di ambiente la fascia costiera meridionale della penisola, l’attuale Yemen, la quale, grazie all’influenza esercitata dai monsoni provenienti dall’Oceano Indiano, è risultata favorevole allo sviluppo di popolazioni di agricoltori stanziali.
Con mio grande piacere segnalo l’iniziativa del mio vecchio compagno di circolo cagliaritano, Paolo Boi, insieme all’ASD Cagliari Scacchi. Il torneo ha una particolare struttura…
Chi attraverso lo studio e le narrazione di terzi, chi per esperienza diretta, tutti ricordano gli anni della contestazione e quelli del terrorismo politico italiano, sfociati nel clima teso degli anni di Piombo. Dopo 43 anni, Marco Tullio Giordana ha deciso di affrontare nuovamente questo periodo decisivo per la nostra storia inscenando il racconto della più grande e drammatica strage di quegli anni, Piazza Foantana. Romanzo di una strageè un film che ripercorre gli eventi che vanno dall’autunno ‘caldo’ del ’69 alla morte del Commissario Calabresi nel ’72. La ricostruzione storica viene filtrata dalla prospettiva del registra che intende dare un certo taglio alla narrazione dei fatti, alla presentazione dei personaggi e alla indagine storica e giuridica della strage.
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Dal basso medioevo, e per tutta l’età moderna, la civiltà europea ha subito una forte influenza da parte del diritto romano sulla produzione normativa, sulla giurisprudenza e, in generale, su tutto ciò che riguarda il vasto mondo delle leggi. Tale influenza è stata esercitata sostanzialmente da un’opera monumentale, la composizione della quale risale al VI secolo d.C., il Corpus Iuris Civilis.
Per chiarire le motivazioni che furono alla base della genesi di quest’opera è necessario allargare lo sguardo ad un più ampio progetto concepito dal fautore del Corpus: Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano, imperatore bizantino, meglio conosciuto come Giustiniano I.
Giustiniano succede nella carica di imperatore allo zio Giustino nel 527 d.C., dopo un brevissimo periodo di co-reggenza accanto allo stesso, ed eredita un impero in salute, con un’economia florida, per lo meno rispetto alle magre condizioni dell’occidente europeo, un impero dove circolano ancora monete d’oro, dove gli scambi commerciali, imperniati sulle grandi e ricche metropoli del vicino oriente non danno segni di crisi, lontani dai problemi e dall’instabilità che invece caratterizzano l’Europa occidentale.
Burrhus Frederic Skinner (1904-1990) è stato uno psicologo sperimentale, una delle figure di maggiore spicco e risonanza internazionale di quella psicologia comportamentista i cui programmi di ricerca ci sembrano oggi tanto lontani. Il comportamentismo è una prospettiva di studio della psicologia dell’uomo e del comportamento animale consistente in una serie di teorie dell’apprendimento accomunate dal principio per cui l’unico oggetto di studio scientifico deve essere il comportamento osservabile dell’organismo.
Patrizio Tressoldi è ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova. Oltre all’interesse rivolto agli interventi riabilitativi per i disturbi dell’apprendimento, Tressoldi ricerca in ambiti della psicologia ritenuti particolarmente controversi o parascientifici. Tra questi la precognizione, le funzioni mentali non-locali e la telepatia. Un’ulteriore interesse di Tressoldi è la possibilità di estendere ed applicare alcuni principi propri della fisica quantistica allo studio della psicologia cognitiva. Lasciando per un momento da parte lo scetticismo, riconosciamo l’enorme fascino che possiede, ad esempio, un tema come quello della telepatia. Se ognuno avrà un’opinione in merito alla possibilità di comunicare per via telepatica, dobbiamo ringraziare il dott. Tressoldi per i suoi tentativi di rendere scientifica la discussione su questo ed altri temi dalla natura controversa.
Abstract Geopolitica del mondo contemporaneo è uno studio esaustivo sulla geopolitica del mondo globalizzato. L’autore, Carlo Jean, è notoriamente un esperto e fornisce sia gli…