Press "Enter" to skip to content

Mese: Marzo 2013

Capitolo 19. La tragica origine del cosmo e della Parola

Prarthana1830590, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Di Francesco Margoni I veda – Capitolo 1


Con la considerazione dei seguenti passi: Brhadaranyaka-upanisad (I,2,4-6;III,7,17e9,24-25) e Chandogya-upanisad (III,18,3;VII,2,1), intendiamo, in realtà e a dispetto del titolo incompleto, presentare prima un interessante ed eccentrico racconto della nascita della Parola, e poi la particolare concezione delle Upanisad rispetto alla parola (vac), intesa più come linguaggio che Parola o rivelazione.

Storia della geografia antica

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Storia della Geografia Antica e Friederich Ratzel


La prima descrizione del mondo conosciuto fu scritta nel VI-V secolo a.C. da Ecateo di Mileto, il quale suddivise la sua opera in due parti: Europa e Asia. Questa opera andava integrandosi ad una precedente rappresentazione della Terra vista da Anassimandro, oggi andata perduta. Molto probabilmente l’opera di Ecateo fu fonte di ispirazione letteraria e storica per l’opera più nota di Erodoto, vale a dire le Storie. Un grande merito di Ecateo fu quello di aver sfrondato del mito molte delle conoscenze del mondo antico: ad esempio nelle opere di Omero troviamo più volte citato un certo fiume Oceano, pieno frutto della fantasia dell’aedo greco; Ecateo si dilungherà a spiegare la sua inesistenza. Il geografo di Mileto fu il primo ad utilizzare il termine “delta” per indicare la fine di un fiume, citando quello del Nilo, dove era stanziata la popolazione egiziana.

Contro il pregiudizio sull’arte contemporanea

Articolo pubblicato sul numero 35 della rivista NUOVA META (rivista di critica delle arti fondata da Piero Maffessoli e diretta da Claudio Cerritelli) e titolato Contro il pregiudizio sull’arte contemporanea.

Proponiamo al lettore una riflessione sui modi della fruizione e comprensione propri dell’arte contemporanea, tesa ad argomentare la tesi che una certa credenza, ch’andremo a specificare, è pregiudiziale.