Con Michael Faraday, da Linda Bierds, dimensionalmente allo specchio piano basta dimezzarsi rispetto alla figura, per poterla riflettere. Ma rimane un’armonia fra l’azione e la reazione, senza l’idealismo del pensiero che “esaspera” (ad esempio coi concetti). Forse lo scienziato non dovrà neppure declamare la legge, cosicché potrà abbandonare il leggio. C’è un ri-modellamento, dentro la mera riflessione. In fondo anche il getto diretto della luce può partire da una lampada col collo fluttuante del cigno. La creatività supera il razionalismo: forse non solo in poesia! Mara è seduta, mentre parla in pubblico utilizzando un microfono. Le ginocchia si toccano al fine di stringere i fogli cartacei per il discorso, improvvisando un leggio (mancando il tavolo). Pare che la mano sinistra cerchi uno schiocco delle dita. L’oratore deve avere continuamente il polso della situazione, senza che il pubblico s’annoi, o peggio lo contesti. Ma quanto il microfono fluttuerebbe, staccato dall’asta? Il cigno diventa elegantemente “aggressivo”, quando difende il suo territorio. Precisiamo che Mara è avvocato, e scrittrice di saggistica con competenze sulla manipolazione psicologica.
...all we need is philosophy