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Categoria: Letteratura Italiana

Il barocco in Letteratura Italiana

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Inquadramento

Periodo: 1600 d.C.

Autori: Marino, Basile.

Temi: Sentimento di inquietudine, senso del mistero della vita, sfiducia nei soli mezzi dell’individuo, rinnovata spiritualità, esperienza artistica che vede il proliferarsi di metafore e allegorie; predilezione per uno stile ricercato; nascita della prosa scientifica.

Stile: uso dominante di metafore e sofisticate esperienze linguistiche, realismo estremo, amore per i dettagli, gusto del macabro.

Scheda

Dopo il periodo apollineo rinascimentale, caratterizzato da personaggi illustri e centrali per la storia della letteratura, come Niccolò Machiavelli e Pietro Bembo, periodo incentrato su tematiche che accentuavano la centralità dell’individuo nel mondo, la sua forza e la sua possibilità di cambiare la realtà e dominarla, il barocco fu un periodo che sottolinea la forza dei sentimenti cupi e oscuri, nel segno di un rinnovato senso critico delle certezze rinascimentali. Il senso del mistero dell’esistenza sorpassa la consapevolezza della potenza delle capacità umane, così che si giunge ad una diffusa sensazione di inquietudine, che suscita la percezione di rinnovata solitudine e perdita di fiducia nell’individuo.

Gli indifferenti – Un romanzo di Alberto Moravia

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Gli indifferenti è un romanzo che si svolge in una città senza nome, una città qualunque di un paese industrializzato. La vicenda è incentrata su una famiglia, gli Ardengo, i quali sono sull’orlo della miseria e hanno già ipotecato la loro abitazione. Pur essendo vicini al tracollo finanziario, pensano poco ai problemi economici relativi alla loro situazione, a parte Michele Ardengo. La madre dei ragazzi, Michele e Carla, intrattiene una relazione amorosa, ormai al termine, con un individuo abbietto, Leo Merumeci, il quale è a conoscenza dei problemi economici della famiglia Ardengo ma  non per questo, convinto di avere un buon senso per gli affari, vuole rinunciare ad una sua personale speculazione nell’acquisto della grande casa della famiglia. Ogni membro della famiglia ha una sua storia sentimentale relazionata a quella di tutti gli altri e variamente frustrante: la madre, Mariagrazia, ama Leo senza più essere ricambiata né nei sentimenti né nell’attrazione fisica; la figlia, Carla, vuole “cambiare vita” ma non ha bene idea di cosa ciò significhi, di cosa lei desideri per sé stessa e finisce per cedere alle lusinghe di Leo Merumeci; Michele, il figlio, vorrebbe ardentemente desiderare qualcosa, lottare per una buona causa, provare dei sentimenti profondi “come quelli di una volta”, ma non ci riesce, desidera ardentemente l’amore di una donna ma costei non si è ancora presentata alla porta del suo cuore e, così, egli rimane solo con il suo senso di futilità per ogni tentativo.

Niccolò conte d’Arco

Non così poco si conosce di Niccolò da non potersene creare una rappresentazione mentale abbastanza definita verso la quale poter, nel caso, anche prendere posizione di simpatia, d’aperta ostilità o, infine, d’indifferenza.

A me Niccolò sta simpatico. Questo fatto soggettivo è probabilmente dovuto, e, se possibile, anche l’ipotesi (probabilmente vera) che questo fatto sia generalmente diffuso in chi si trovi per caso o per fortuna a conoscere Niccolò, è dovuto all’accidentalità che si conosce il poeta più attraverso l’immagine che di esso ne danno i suoi carmi che attraverso dati biografici di altra (prosaica) provenienza, dunque all’intrinseca poeticità (per non dire probabile distorsione fantastica, ma la questione forse non è così semplice) della figura del Nostro.

Intendo dare prima qualche cenno di biografia, per poi passare ad occuparmi (liberamente e piuttosto) del contesto storico-culturale e della poesia di Niccolò.

Dante Alighieri – Vita e pensiero oltre la Divina Commedia

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…per dare ad intendere che questo amore era quello che in quella nobilissima natura nasce, cioè di verità e di vertude, e per ischiudere ogni falsa oppinione da me, per la quale fosse sospicato lo mio amore essere per sensibile dilettazione.

Dante

I promessi sposi – Alessandro Manzoni


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Lucia Mondella e Lorenzo Tramaglino sono due giovani di un paese vicino al lago di Como, non distante dal monte Resegone. I due si amano, così si dice. Come i pinguini vogliono unirsi in vincolo per covare entrambi lo stesso nido e le stesse uova, così, spinti dalla natura e dal buon costume, Renzo e Lucia vogliono sposarsi.