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Categoria: Storia

1. La colonizzazione agricola tra XVII e nel XVIII secolo

DZankell, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

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Colonia, colonialismo, colonizzazione sono termini che nel corso della storia hanno avuto plurime interpretazioni. All’inizio del ventesimo secolo, il termine fu talvolta usata per indicare la condizione di dipendenza di territori politicamente subordinati. Più tardi, esso è stato soppiantato dalla parola ‛imperialismo’ che, a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento, venne usato, dai critici ostili al dominio europeo su altri popoli, quale sostantivo generico indicante sia la condizione di predominio europeo che le sue cause economiche.La parola ‘colonialismo’ ha dunque indicato il dominio esercitato da un popolo su un altro popolo estraneo mediante lo sfruttamento economico: proprio l’aspetto economico è di primaria importanza per poter comprendere al meglio l’aspetto del colonialismo penale in Italia, in Europa e negli altri continenti.

Breve storia dell’Islam (I) – La nascita dell’Islam

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1. Cenni sull’Arabia pre-islamica

La storia delle popolazioni arabe pre-islamiche è una storia marginale, essendo state ben poco considerate nell’ambito della storia dell’antico Oriente, la quale ha privilegiato i grandi imperi. Tale posizione marginale caratterizza anche l’Antico Testamento nel quale gli arabi sono posti in secondo piano rispetto al racconto biblico. Secondo la Genesi gli arabi discendono da Agar, schiava di Abramo, da cui il nome di Agareni. Il termine Saraceni, per la verità scorretto in quanto indicherebbe una loro discendenza da Sara, moglie di Abramo, si è imposto comunemente per via di un errore interpretativo, mentre, in effetti, la discendenza di Sara sarebbe rappresentata dagli ebrei, per cui è a questi ultimi che ci si dovrebbe riferire col termine Saraceni. Ad ogni modo, sulle popolazioni arabe si sa poco o nulla prima del VII secolo d.C.

La loro regione d’origine è la penisola arabica, un territorio particolarmente ostile, costituito per la maggior parte da un grande deserto con poche zone propizie all’insediamento umano rappresentate da oasi disperse nell’immenso mare di terra e sabbia. Fa eccezione a questo tipo di ambiente la fascia costiera meridionale della penisola, l’attuale Yemen, la quale, grazie all’influenza esercitata dai monsoni provenienti dall’Oceano Indiano, è risultata favorevole allo sviluppo di popolazioni di agricoltori stanziali.

Concezione, genesi e riscoperta tardo-medioevale del Corpus Iuris Civilis

foglio miniato di un codice del Corpus

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Dal basso medioevo, e per tutta l’età moderna, la civiltà europea ha subito una forte influenza da parte del diritto romano sulla produzione normativa, sulla giurisprudenza e, in generale, su tutto ciò che riguarda il vasto mondo delle leggi. Tale influenza è stata esercitata sostanzialmente da un’opera monumentale, la composizione della quale risale al VI secolo d.C., il Corpus Iuris Civilis.

Per chiarire le motivazioni che furono alla base della genesi di quest’opera è necessario allargare lo sguardo ad un più ampio progetto concepito dal fautore del Corpus: Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano, imperatore bizantino, meglio conosciuto come Giustiniano I.

Giustiniano succede nella carica di imperatore allo zio Giustino nel 527 d.C., dopo un brevissimo periodo di co-reggenza accanto allo stesso, ed eredita un impero in salute, con un’economia florida, per lo meno rispetto alle magre condizioni dell’occidente europeo, un impero dove circolano ancora monete d’oro, dove gli scambi commerciali, imperniati sulle grandi e ricche metropoli del vicino oriente non danno segni di crisi, lontani dai problemi e dall’instabilità che invece caratterizzano l’Europa occidentale.

Ordine internazionale per i diritti umani: un progetto possibile?

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Struttura dell’articolo

1. L’idea della Dichiarazione Universale

2. Il progetto di Kant e la teoria liberale nelle relazioni internazionali

3. ‘Guerra giusta’ e difesa dei diritti umani

4. Critiche alla teoria liberale della ‘guerra giusta’ 

5. Una possibile diversa proposta

6. Conclusioni

Bibliografia


Un problema riguardante i diritti umani e il loro rispetto è quello della loro internazionalizzazione, ossia della diffusione ed estensione di politiche coerenti con i principi dei diritti umani nello scenario internazionale. Negli ultimi decenni diverse organizzazioni non governative (ONG) e istituzioni internazionali come l’ONU si sono impegnate affinché più stati possibili adottassero una legislazione e un atteggiamento rispettoso dei diritti dell’uomo come affermati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948. Ma questa volontà di creare una sorta di ordine internazionale in cui gli stati accettino uguali legislazioni interne ed esterne che fondamenti teorici ha? E cosa determina nella pratica politica?

Cyber security e cyber guerra Una chiarificazione concettuale per una valutazione strategica

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Abstract

Il ruolo della cyber security è tutt’ora considerato appannaggio di pochi iniziati. Invece si tratta di una disciplina comprensibile anche ad un pubblico non specialistico alla luce di una analisi razionale e non tecnica. Questo perché la cyber security non è soltanto una questione informatica e forse neppure per lo più. In questo articolo vogliamo indicare diverse ragioni a supporto di questa tesi, in particolare rispetto all’analisi di natura strategica. In fine, si cercherà di dare un inquadramento generale della cyber guerra all’interno della contesto della guerra contemporanea.


Vuoi leggere un libro sulla filosofia della guerra e sul volto della guerra contemporanea? Filosofia pura della guerra!


Struttura dell’articolo

1.Introduzione

2.Cyber security: una disciplina comprensibile

3. Concetti fondamentali della cyber security: condizioni (1-5) e la dualità della natura della cyber security

4. Condizioni di cyber sicurezza

5. Strategia, tattica e ingegneria

6. Considerazioni finali sulla cyber guerra: quanto se ne può trarre dallo stato attuale delle cose

1.1 Letteratura gotica Dalle origini alla contemporaneità

L’intento della mia relazione è quello di analizzare i vari aspetti della letteratura gotica, conscio che il lavoro da me svolto sarà comunque di notevole impegno, visto che il corpus letterario che mi appresto a presentare è alquanto vasto.

Con questa premessa intendo soffermarmi principalmente sui singoli aspetti mostrati dai vari romanzi di ambientazione gotica e come i classici elementi, che hanno reso famoso questo genere, si differenzino, con il passare del tempo, fra un’opera e l’altra. Gli stereotipi, ripresi da ambientazioni medievali e riproposti, spesso in maniera distorta, sono infatti presenti in numerose storie.

La letteratura gotica sarà, appunto, presa in considerazione sotto le caratteristiche che la contraddistinguono, in elementi presenti o quantomeno accennati nella narrazione: castelli infestati dagli spettri, sotterranei che si disperdono in numerose direzioni, cavalieri, eroine in preda a terrore, mostri e licantropi[1]. Questi sono i punti in comune, appartenenti all’insieme dei romanzi di ambientazione gotica, che presenterò e cercherò di analizzare.

L’Isola della Gorgona

L’Italia ha un ricco patrimonio legato al territorio insulare: sul nostro territorio sono presenti 801 isole, isolotti, scogli, faraglioni, nonché isolotti lacustri censiti dall’Italian Island Award ( http://www.aribusto.it/iia_directory.htm ). Nel link segnalato è presente l’elenco di tutte le isole italiane. In questo articolo vi vogliamo parlare di un isolotto in particolare: l’isola della Gorgona. Frazione del comune di Livorno, dista da esso 37 chilometri (circa un’ora e mezzo di navigazione con tempo buono). È un’isola di 2.25 km quadrati (per intenderci cinque volte circa più grande del Vaticano) e si presenta come un isola rocciosa e montagnosa la cui sommità più elevata raggiunge i 255 metri di altezza. La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea, ma sono presenti anche esemplari di ontano e, più rari, di castagno.

La via del samurai: tra Daidòji Yuzàn e Yamamoto Tsunemoto Considerazioni analitiche sul modello del guerriero giapponese

Abstract

In questo saggio ci proponiamo un modello generale del samurai, costruito sull’interpretazione di due autori fondamentali, Daidòji Yuzàn (Introduzione alla Via del samurai) e Yamamoto Tsunemoto (Hagakure). I due testi hanno diversi punti in comune così che è possibile ricostruire un modello assiologico e deontologico comune, tale che può pensarsi come ad un modello unico della via del samurai.


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Come nasce un impero – Condizioni necessarie per un evento non necessario

Abstract

Un impero non nasce nel vuoto o dal vuoto, ma richiede la presenza di più cause concomitanti. La nostra disamina cerca di rintracciare delle condizioni generali senza le quali un impero non potrebbe esistere. Tuttavia, come ogni fatto storico, un impero non è un avvenimento necessario, ma contingente, per cui è possibile solo fornire una disamina generale delle condizioni generali senza scendere nel dettaglio della ricostruzione storica.


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Storia delle bombe atomiche

https://www.flickr.com/photos/x-ray_delta_one/3949898611

Abstract

La storia delle bombe atomiche e dei test nucleari merita di essere considerata a parte rispetto alla guerra fredda, se non altro perché essa continua a proseguire nonostante la fine del conflitto USA-URSS. Inoltre, la storia delle bombe atomiche merita di essere considerata a parte perché è necessario confrontarsi direttamente rispetto al problema della coscienza atomica di bobbiana memoria: comprendere la natura, la storia e i problemi delle armi atomiche dovrebbe essere un impegno civile di ogni singolo responsabile all’interno della nostra incerta contemporaneità. La cui incertezza è determinata almeno in parte proprio dalle armi strategiche.