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Categoria: Uscite in libreria

[Segnalazione] Lettere sugli scritti e il carattere di Jean-Jacques Rousseau Riflessioni sul suicidio

Lettere sugli scritti e il carattere di Jean-Jacques Rousseau Riflessioni sul suicidio 

A cura e con introduzione di Livio Ghersi

Cover_Madame_de_StäelDuecentocinquanta anni or sono, il 22 aprile del 1766, nasceva a Parigi Germaine Necker. Nota al mondo come Madame de Staël.

Era l’unica figlia di un personaggio storico, Jacques Necker (1732-1804) e lei stessa fu testimone di vicende storiche di primaria importanza: la Rivoluzione francese, il Terrore, la sconfitta dei giacobini e l’avvento del Direttorio, l’ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, l’impero napoleonico, la Restaurazione dei Borbone. Ciò che rende veramente interessante il lascito ideale di Madame de Staël è che in lei si siano felicemente congiunti l’espressione del nascente pensiero liberale e la rivendicazione di una ben più antica tradizione di libertà repubblicana. Il suo liberalismo era tutt’altro che un indirizzo di politica economica, ma aveva molto a che vedere con la rule of law, ossia con la concezione dello Stato di diritto, e con la lotta, tipicamente repubblicana, contro la tirannia ed il dispotismo.
Questa edizione della Casa Editrice Bibliosofica ripropone, con una nuova traduzione in lingua italiana, due dei tre saggi che Madame de Staël pubblicò per i tipi dell’Editore Nicolle nel 1814. Quando poté finalmente tornare a Parigi dopo l’abdicazione di Napoleone.

[Segnalazione] Uscita del libro “Filosofia pura della guerra” di Giangiuseppe Pili

FiloGuerraSono lieto di annunciarvi l’uscita del mio ultimo libro, Filosofia pura della guerra. Si tratta di un’opera di ampio respiro, che tratta i problemi della guerra e della pace, per un inquadramento filosofico che mira alla totalità, pur nella piena consapevolezza di non poterla raggiungere. Quest’opera è particolarmente importante per il mio percorso di ricerca e ha richiesto tre anni di lavoro, se si considera soltanto il momento in cui ho iniziato la stesura dell’opera in senso stretto. C’è chi ricorderà le discussioni intrattenute durante l’arco dello sviluppo del libro sin dai primi momenti, come ben sanno Giacomo Carrus e Andrea Corona. Se nel 2014 avevo scritto e pubblicato L’eterna battaglia della mente Scacchi e filosofia della guerra, nel 2015 ho portato finalmente a compimento un progetto di più ampio respiro e che, spero, possa beneficiare il lettore in tanti modi.

[Segnalazione] Uscita del volume della Bibliosofica Editrice: Vivere. Al Ritmo della radicalità nella storia di Giovanni Feliciani

Cover_VivereBisogna sempre saper dubitare di aver raggiunto la certezza. C’è sempre qualcosa che sfugge alla comprensione. Non esiste né esisterà mai una verità o una soluzione assoluta. L’umanità sarà sempre alla ricerca, perché solo così potrà evitare di rassegnarsi di fronte all’ignoto e quindi di fermare l’evoluzione.

Non esistono principi assoluti perché tutto è destinato a cambiare. Nulla è immutabile, tutto si trasforma. La mutazione è valida in ogni settore della vita. Questa concezione si può definire “vivere al ritmo della radicalità nella storia”, come se appunto dovunque esistesse una tensione radicale tesa al mutamento, al cambiamento, alla trasformazione.

L’universo, il mondo, la storia, la vita, ogni essere umano, hanno tutti e tutto un “ritmo”. Ogni cosa ha un suo ciclo di nascita e di morte. Il ritmo è l’armonia del tutto.

Tragedia e Storia Arnold Toynbee: La storia universale nella maschera della classicità

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Tragedia e Storia Arnold Toynbee: La storia universale nella maschera della classicità è un libro di Federico Leonardi, edito per ARACNE nel 2014. Dalla quarta di copertina: “Federico Leonardi svolge attività di ricerca presso la Facoltà di Filosofia dell’Università S. Raffaele di Milano. Ha studiato a Milano e a Londra, svolto un dottorato su Spengler e Toynbee, scritto saggi sul pensiero politico antico e sulla filosofia della storia di A. Toynbee. I suoi interessi si muovono su tre filoni: il senso della civiltà greco-romana e l’eredità che essa ha lasciato all’Occidente, i modelli di ragione che le civiltà non occidentali hanno elaborato, il senso generale della civiltà e della storia universale”. Il libro si articola di un prologo (Prologo: senso della storia e immortalità), cinque capitoli (Capitolo 1: Arnold Toynbee Un profilo, Capitolo 2: Il classicismo europeo: rivoluzione o tramonto dell’Occidente?, Capitolo 3: Toynbee e la storia: dall’analogia alla tragedia, Capitolo 4: Tragedia e storia: la storia universale nella maschera della classicità, Capitolo 5: Dalla tragedia alla trascendenza. Fine del mondo antico e destino dell’Europa)   e un’appendice piuttosto ricca, in cui Leonardi propone due testi inediti di Arnold Toynbee (La tragedia della Grecia e Come la storia greco-romana illumina la storia universale). Il volume ha almeno due intenti principali, considerabili come due nuclei tematici: riportare alla luce almeno una parte di quella monumentale figura che fu Arnold Toynbee, non soltanto all’interno degli studi classici, ma anche rispetto al più ampio panorama degli studi geopolitici, tanto più di grande attualità se si considera il peso sempre maggiore della necessità di inquadrare il mondo all’interno di un panorama concettuale e politico multipolare. In secondo luogo, l’opera di Leonardi fornisce in controluce una riflessione sulla natura e il ruolo della guerra, in cui essa è metafora, analogia e atto tragico concreto. La lettura della guerra come tragedia in tre atti o, più che altro, la lettura delle grandi crisi come momenti tragici dell’opera d’arte della civiltà (così esplicitamente intesa da Arnold Toynbee) è ripresa dall’autore a partire dall’opera di Toynbee stesso, ma sembra andare anche oltre. Impossibile, infatti, non pensare che dietro all’interpretazione stessa dell’autore inglese non ci sia anche uno sguardo verso le inquietudini della nostra contemporaneità o, almeno, questa potrebbe essere una fruttuosa chiave di lettura.

“Piacere, Scacchi!”

Vogliamo segnalare il libro di Sergio Pagano e Francesco Casiello “Piacere, Scacchi!” edito da EDIPRO nel 2013. Il libro è un’introduzione sistematica al gioco degli scacchi, che inizia dalle regole più elementari per considerare alcuni temi tattici importanti o fondamentali (inchiodatura, infilata…) senza trascurare anche gli elementi strategici più salienti (controllo delle case, differenza tra case forti e case deboli…). Nelle ultime sezioni si considerano anche alcuni aspetti culturali legati al gioco (vedi la leggenda di Sissa) piuttosto che alcune utilità piuttosto importanti (dove e come giocare, quali siti considerare etc.).Piacere! Piacere!Si tratta indubbiamente di un libro molto utile per almeno quattro tipologie di giocatori: il principiante assoluto, il neofita, l’istruttore e il giocatore senza tempo. Per il principiante assoluto, infatti, è un libro perfetto perché segue passo passo i dettami più chiari di una buona didattica che non dà nulla per scontato. Il che è particolarmente rimarchevole, dato il fatto che per anni abbiamo avuto sempre manuali insopportabili per la difficoltà, specialmente quelli rivolti ai meno esperti. Per il neofita, invece, il libro risulta prezioso proprio perché non si limita all’essenziale, ma con estrema chiarezza si rivolge agli aspetti tattici e strategici di base che possono seriamente aiutare il giocatore ancora alle prime armi. Inoltre, la presenza di sunti finali e di un uso sapiente di segnali direttamente sui diagrammi della scacchiera riescono particolarmente utili e, soprattutto, riescono nel rimanere impressi nella memoria senza gli abituali sforzi che altri manuali ci avevano abituato. In terzo luogo, gli istruttori possono trovare un utile percorso da seguire con i loro allievi (avendo la capacità di proporre più capitoli nella stessa lezione) e, in più, dispongono anche di un punto di paragone per capire se il loro metodo è comunque centrato (avere pietre di paragone è utile, come sa ogni istruttore). In fine, il giocatore senza tempo è colui che frequenta la letteratura scacchistica solo di sfuggita, ma che è disposto a dedicare cinque minuti alla settimana del suo tempo agli scacchi. Anche per questo tipo di lettore (invero assai molto numerosi) il libro può essere utile proprio per le caratteristiche di alta densità informativa, alta salienza e ottima capacità di sintesi.