Rivista Scacchi 43.
...all we need is philosophy
Rivista Scacchi 43.
The Chess Mind
Ivano E. Pollini
Accademia Scacchi Milano
“The Chess Mind is an important Mind, and important to more than Chess players.
The Chess Mind is of interest not only to Chess players, but to any philosopher or psychologist who is interested in the intellectual background of the present age”1
Gerald Abrahams2
L’attenzione di un giocatore di scacchi, quando applica la mente a un compito specifico, è completamente controllata dalla complessità della posizione sulla scacchiera e dai limiti delle sue capacità. Altri fattori, come il temperamento, l’esperienza e l’ambiente, influenzano indubbiamente il suo progresso nel gioco e lo sviluppo della sua mente verso la maturità, mentre i fattori emotivi – ansie e speranze – influenzano la sua volontà di vincere. Insomma, sapere come funziona la mente quando gioca a scacchi non solo è importante per i giocatori, ma anche per i filosofi e gli psicologi interessati alla comprensione del sostrato intellettuale della propria epoca.
Le scienze cognitive comprendono i campi delle scienze umane, filosofia, psicologia e neuroscienze, che studiano la mente e il cervello umano, assieme ad altre discipline scientifiche, come l’intelligenza artificiale (IA) e la scienza dei computer, che cercano di realizzare una macchina capace di risolvere problemi tipici dell’intelligenza umana [1-4]. Queste scienze si occupano anche di aspetti del gioco degli scacchi, come il gioco alla cieca (blindfold chess), la composizione di problemi e studi e la sfida uomo-computer, per cui gli scacchi sono diventati un modello importante per lo studio della mente e del cervello umano. La psicologia e le neuroscienze sono importanti per la nostra vita, poiché la conoscenza dei meccanismi con cui opera la psiche e il cervello umano possono essere d’aiuto nella soluzione di alcune delle sfide del nostro tempo, dalla lotta alle malattie neurovegetative alla comprensione dei sentimenti, che sono alla base delle nostre passioni e dei nostri gusti. Ormai questi interrogativi non interessano più solo gli specialisti, ma sono divenuti di attualità anche per l’uomo comune.
E’ ora disponibile il numero 42 della Rivista di Scacchi gestita da Lucio Rosario Ragonese. E’ scaricabile da qui. Buona lettura: Rivista42
Rivista di scacchi n. 41: Rivista di scacchi 41
Appunti del seminario tenuto in occasione dell’evento Non solo scacchi!, il giorno 2013-10-06 a Cagliari presso la era campionaria, organizzato da Giangiuseppe Pili. 1 Terminologia…
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Alle prime ore del 30 agosto del 2010 qualcosa è cambiato nel mondo fisico. Il cambiamento è stato, per così dire, impalpabile. Un fatto può sussistere o non sussistere e il resto rimanere uguale. E questo è stato indubbiamente vero per quasi tutto il genere umano. Perché quanto può contare la vita di tre persone rispetto agli altri 7.146.999.997 esseri umani? Per fortuna, ben poco. Per fortuna, perché ogni tre secondi muore un uomo. Che aveva una sua vita, una sua storia e qualcuno che gli voleva bene. Ci dicono che l’entropia dimostra che il mondo va verso una direzione e che non torna indietro. Senza arrivare alle leggi della termodinamica, anche la morte ci dice la stessa cosa. Perché nessuno è tornato indietro per dirci com’è dall’altra parte, sempre ammesso che ci sia questa “altra parte”: questione di gusto, sulla quale non ci vogliamo dilungare.
Rivista di scacchi n.40
Rivista di scacchi n.39; per scaricare clicca qui: Rivista39
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