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Categoria: Libri Recensiti

La signora nel lago – Raymond Chandler

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Consigliamo l’immortale La finestra sul vuoto di Chandler


Philip Marlowe indaga. Tutto inizia con un marito preoccupato, il manager di un’importante industria di profumi, una moglie senza criterio sparita, una segretaria dai capelli corvini dalla bellezza mozzafiato, un dongiovanni presuntuoso e un poliziotto dai modi grezzi quanto un trattore. Il quadro. La California, il luogo dell’azione, dal mare all’entroterra. Una serie di omicidi. Marlowe, tocca a te.

L’agente segreto – Joseph Conrad

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Consigliamo l’immortale Lord Jim


Il fumo di Londra del 1884 ammanta le strade e i palazzi sono circondati da una nebbia crepuscolare e un’epoca, l’epoca dell’Inghilterra vittoriana, con tutti quei ideali razzisti, sessisti, fintamente liberali, qualche volta belli ma fatiscenti, urlati ma non più creduti, non più credibili. “Uomo normale”, l’identikit perfetto per celare qualunque mistero. Verloc ha tutte le carte in regola per apparire una totale nullità, l’uomo più comune per eccellenza. Egli ha una moglie, Winnie, il piccolo cognato, Stivie, e la madre di Winnie, tutti a carico. Sembra che Verloc viva delle magre vendite dell’ambiguo negozio gestito a metà tra lui stesso e Winnie la cui merce proviene da Parigi e annovera nel listino gli articoli più disparati ma tutti non molto ricercati dalla gente “per bene”. Così l’attività di Verloc sembra essere unicamente quella di sussistere grazie ad un negozietto di terzo ordine con una clientela di infimo grado, circoscritta ai peggiori individui che l’umanità sa creare sì in abbondanza. Verloc, però, è anche attivo nel movimento rivoluzionario.

Imperialismi – Erik J. Hobsbawm

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Il grande storico E. J. Hobsbawn, autore di grandi lavori quali Il secolo breve, parte da un’analisi del recente passato della storia del mondo (quella del periodo imperiale inglese, il cui apogeo ruota attorno al secolo 1815-1915) per scandagliare somiglianze e differenze tra la politica imperiale britannica e quella del nuovo “impero”, gli Stati Uniti. Hobsbawn è preoccupato sostanzialmente di razionalizzare tutte le inquietudini che il nuovo tipo di tecnica politica statunitense ha scatenato dalla fine dell’Unione Sovietica: con l’URSS un equilibrio di potere era ancora pensabile mentre, oggi, con l’assenza di un uno Stato potente (sotto un profilo militare) che possa controbilanciare le spinte autoritarie della politica estera degli Stati Uniti, ci troviamo di fronte ad un monopolio delle decisioni politiche.

Illusione di potere – Philip Dick

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Consigliamo La svastica sul sole di Philip Dick


2055. Eric Sweetscent è un chirurgo specializzato in trapianti di organi sintetici. Egli è sposato con Kathy, una bellissima donna con la quale ha un rapporto insoluto e più che mai conflittuale. Le tinte fosche di una guerra interplanetaria, combattuta da tre razze intelligenti diverse e incapaci di comprendersi è lo sfondo dell’intera vicenda.

Il cerchio celtico – Björn Larsson

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Consigliamo – La finestra sul vuoto di Raymond Chandler


Un marinaio provetto, Ulf, conosce per caso un personaggio misterioso, Mcduff seguito da un altro uomo altrettanto avvolto dall’ignoto, un certo Pekka, un finlandese. Pekka ha attraversato il mare del nord in inverno con una donna di nome Mary. Il finlandese era spaventato a morte da Mcduff e decide di fidarsi di Ulf, donandogli il suo diario di bordo. Dopo qualche giorno, Pekka viene ritrovato morto, senza testa. Che sia stata opera di Mcduff?

Il caso delle zampe di velluto – Earle Stanley Gardner

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Consigliamo – Il segno dei quattro di Raymond Chandler


Eva Belter va a trovare Perry Mason per una questione molto delicata. Eva si trovava in compagnia di un noto uomo politico, Harrison Burke. Erano in un locale quando accadde un omicidio. Il giornale scandalistico Citizen, gestito da Frank Locke, vuole pubblicare l’informazione screditando ad un tempo Burke e la Belter: Eva è una donna sposata. La Belter non è una donna sincera: racconta una marea di balle a Perry il quale deve lottare prima di tutto con la sua cliente. Paul Drake, fido alleato e investigatore privato al servizio di Perry, scopre che Eva sta con George Belter il quale è un uomo tutto d’un pezzo, come non se ne vedono più. Il signor Belter, che vive in una grande casa con tanto di tre servi di cui una bellissima donna, è il vero proprietario del Citizen e non compare come titolare solo per poter meglio manovrare i ricatti dietro le quinte. George Belter viene ucciso, la moglie giura di aver sentito Perry Mason parlare a suo marito durante la notte dell’omicidio. Come se la caverà il più celebre avvocato del mondo?

I paradossi dalla A alla Z – Michael Clark

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Consigliamo – Tutti pazzi per Gödel di Francesco Berto e Il paradosso dell’asino di Buridano di Giangiuseppe Pili


Siamo di fronte ad un’esaustiva raccolta di paradossi nella quale figura almeno un paradossi per ogni lettera dell’alfabeto. Ci sono tutti i “classici”, dal mentitore ai ragionamenti di Zenone, compresi i problemi di Buridano. Ma Clark riporta anche paradossi più recenti molto importanti, come il paradosso dei Corvi o quello di Nelson Goodman. Alla presentazione del problema segue sempre la sua trattazione, spesso breve che non richiede grandi competenze filosofiche, logiche o matematiche per essere comprese. Le trattazioni sono sempre orientate: Clark riporta sempre la sua soluzione ma, se non univoca, illustra anche le valide concorrenti alternative.

Giro di vite – Carteggio Aspern – Henry James

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Consigliamo la guida a William James di Francesco Margoni


Due racconti di Henry James, Giro di vite narra la vicenda di un’educatrice di due fratelli, Miles e Flora, un bambino e una bambina. Come unica compagnia la protagonista ha Grose, la domestica, un’anima semplice ma capace di assistere l’educatrice nel fitto mistero in cui piomba. La bambinaia era stata chiamata dal ricco zio dei fanciulli affinché li accudisse ma non lo importunasse mai e per nessuna ragione. Viene spedita in una grande casa quando, parlando con Grose, viene a sapere che la precedente educatrice era sparita, incapace di continuare, e poi morì in circostanze misteriose. Sorte simile toccò al signor Quint, un uomo dai capelli rossi e dalla perversione inaudita. La protagonista inizia la sua ascesi in un mondo in cui l’immaginazione e la realtà si mesciano insieme a tal punto che non è più possibile distinguere l’una dall’altra.

Gioventù – Joseph Conrad

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Consigliamo l’immortale Lord Jim


Gioventù è un racconto breve che si inserisce all’interno di quel ciclo ideale (e, forse, non solo) di racconti in cui Conrad condensa tutta la sua poetica e la sua più incisiva vena artistica: Linea d’ombra, Tifone, Cuore di tenebra.

Il titolo è il succo stesso del racconto nel quale l’autore trasfigura l’immagine e la sensazione di pienezza della giovinezza stessa, quell’apparentemente breve periodo della vita in cui le circostanze più impensabili nascondono in sé tutta la pienezza dell’esistenza. La trama del racconto, l’avventura di un giovane secondo ufficiale in una vecchia barca diretta a Bangkok alle prese con incidenti di ogni tipo, è una magnifica allegoria in cui ogni simbolo è celato all’interno della trama ma il cui chiaro e immaginifico significato è, allo stesso tempo, evidente per ciascuno. Come nella vita, le pure sensazioni portano con sé qualcosa di più alto e grande.

Fare un film – Federico Fellini, Italo Calvino

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Consigliamo Non ho risposte semplici di Stanley Kubrick e Anche Kant amava Arancia Meccanica di Giangiuseppe Pili


Dopo il bel racconto autobiografico di Calvino, Autobiografia di uno spettatore, in cui si possono trovare scritti tutti quei sentimenti che ruotavano attorno al cinema, quando aveva ancora senso parlare di “Cinema”, espressi in film come Amarcord e Nuovo cinema paradiso che, pur nella sua presunta nostalgia, ci riporta i ricordi di chi aveva legato alla visione dei film qualcosa di profondamente diverso da ciò che lo spettatore attuale può provare. L’evoluzione dai primordi all’attualità delle multisale, sempre più simili a maxitelevisioni quanto al concetto, è ripercorsa dallo stesso Fellini. Tra racconti autobiografici e immagini pure e potenti il regista racconta più che i suoi film, il suo modo di pensare al cinema e il cinema, durante i diversi atti creativi che una pellicola richiede per la sua creazione