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Categoria: Libri Recensiti

Politica e diritto in Michel Foucault. Russo V.

 A cura di Russo V.

 www.scuolafilosofica.com             www.vincenzorusso.sitiwebs.com

Politica e diritto sono i concetti che fondano la vita sociale dell’individuo; essi incarnano problematiche senza tempo, infinitamente aperte alla trattazione.

Tra gli approcci più radicali a questi temi spicca quello di Michel Foucault che, attraverso un’innovativa analisi microfisica, mette in luce un cambiamento di strategia nei modi di manifestazione e di esercizio del potere il quale, da un certo punto in poi della storia, può essere studiato come un fascio fluttuante di relazioni in grado di assoggettare anche la vita biologica dell’individuo. In tal modo, da produttore e gestore del potere, il soggetto ne diviene il mero prodotto.

La scienza di Talete. Bonet A.

A cura di Aldo Bonet.

www.scuolafilosofica.com                         e          www.storiadellamatermatica.it

La Scienza di Talete è un’opera nata nel 1977 quando ancora ero uno studente tra i banchi di scuola per geometri A.Capitini di Ivrea (TO), non deve stupire che uno studente geometra abbia compiuto un’opera ineccepibile che ha incuriosito le menti matematiche dei maggiori storici attuali, recenti e del passato, poiché la storia del pensiero scientifico prepitagorico è più materia per geometri, artigiani, che per matematici aventi una cultura di impostazione universitaria fatta di un nozionismo astratto in senso moderno.

Veracruz – Valerio Evangelisti

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Consigliamo – Tortuga di Valerio Evangelisti


Dopo lo spettacolare romanzo “Tortuga” Valerio Evangelisti, scrive un altro romanzo, un seguito, che non vien difficile da definire capolavoro. I pirati più temuti di tutte le Antille tornano a saccheggiare i mari contesi fra Spagna e Francia, ma questa volta osano di più; in barba ai trattati diplomatici che vigevano fra Spagna e Francia, gli avventurieri, capitanati da Michael De Grammont, decidono di attaccare la capitale nel nuovo mondo dei francesi: Veracruz. Nel precedente romanzo, attaccarono l’isola di Tortuga, questa volta invece sferrano un attacco al centro di potere, al centro del monopolio dei commerci francesi, che all’epoca (notazione storica dell’Evangelisti), commerciavano beni di lusso, i più richiesti curiosamente, i pitali, vasi da notte. E non mancano giustamente le ironia da parte dell’autore sulla società ricca e su quella borghese dell’epoca, e perché no, magari cercava anche agganci al presente: basti pensare al governatore di Veracruz, più intento alle donne e alle ricchezze che a difendere la città.

Tensione. Anselmetti G.

A cura di Wolfgang F. Pili                               www.scuolafilosofica.com

In un’isola del Mediterraneo, un’isola piccola, molto piccola, sono posti gli ex stabilimenti della tonnara, vicino ai più noti, stabilimenti della tonnara di La punta di Carloforte, il paese dell’isola di San Pietro.

Un marchese scienziato, inquietanti e misteriosi oggetti, un villaggio turistico sorto proprio sugli ex capannoni della tonnara, un omicidio, personaggi snob, gente locale con strane caratteristiche, poliziotti paciocconi.  Potrebbe sembrare la location di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, e, invece, è la location del romanzo di Gim Anselmetti intitolato Tensione, autore anche de Il ritratto di madama.

Hinterland Sei – Enrico Pili

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Consigliamo – Il borgomastro di Furnes di Georges Simenon


Sullo sfondo una Sardegna sfuggita a tutte le cartoline, in primo piano una comunità scossa dal conflitto tra memoria storica, aspirazione al progresso e predazione del futuro. Una cittadina uguale ormai a tante altre si prepara alle elezioni amministrative tra inciuci e battaglie invisibili, ma a pochi giorni dal voto, confuso nel Carnevale, per le strade di Hinterland Sei impazza qualcosa di inatteso.

Martin Eden – Jack London

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Consigliamo l’immortale Zanna bianca di London


Ogni uomo ha un’aspirazione. Ogni uomo deve credere in qualcosa fino alla fine: dovesse morire per farla. Chi vuole girare il pianeta su una vecchia Moto Guzzi con l’amore della sua vita, chi diventare un astronauta e colonizzare Marte, chi addirittura cambiare il mondo.

Martin Eden è un giovane di belle speranze, facile identificarlo nello stesso scrittore Jack London. Abita a San Francisco dove paga un discreto affitto al signor Higginbotham, suo cognato, per una stanza, come tanti all’epoca e oggigiorno. E’ un marinaio e ne ha il fascino: non ha problemi di relazione con l’altro sesso; per lui il detto “in ogni porta una donna” vale bene. Si fa amare, ma non ama. Un giorno salva la vita a un collega imbarcato con lui, e la famiglia sente il dovere di ringraziarlo.

La peste scarlatta – Jack London

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Consigliamo l’immortale Martin Eden di London


La polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo.. la stessa vecchia storia si ripeterà. L’uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. La polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. E a che pro? Come la vecchia civiltà si è estinta, così si estinguerà la nuova. Ci vorranno forse cinquantamila anni per costruirla, ma finirà per estinguersi. Tutto si estingue.

London

E’ il 2013 quando nel mondo scoppia una terribile epidemia di peste, chiamata peste scarlatta, proprio per le conseguenze che si hanno dal contagio del virus letale: piano piano si perde la sensibilità dei piedi, passando per gli arti superiori, la pelle che diventa scarlatta e, infine, il gelo che prende al cuore; la morte.

John Barleycorn – Ricordi alcolici – Jack London

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Consigliamo l’immortale Martin Eden di London


Tre mesi di lettura. Questo è il tempo che mi ci è voluto per portare a termine la lettura di John Barleycorn. Non per questo è stata una lettura spiacevole, anzi tutt’altro. Ma ho trovato doveroso, cercare una lettura approfondita, a volte con un’analisi dei capitoli degna di Martin Eden; ne è valsa la pensa aspettare tre mesi, una stagione intera, per scoprire il lato oscuro di Jack London, quel lato oscuro di cui tanto si vergognava, ma che non poteva mascherare e manifestare solo all’interno del suo corpo, ma che ha avuto bisogno di esternare al mondo, con un romanzo di avventura, o meglio, di avventure: le Dis-Avventure di Jack London che si ritrova a lottare contro un brutto vizio.

Il richiamo della foresta – Jack London

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Consigliamo l’immortale Zanna bianca


Immaginiamoci di trovarci in una magione, una grandissima fattoria agli inizi del novecento negli Stati Uniti orientali e immaginiamoci un giovane cane, un sanbernardo, che fa la vita del cane-pastore ricco e borghese, con tutti i vizi e lussi che sono propri alla borghesia. Buck, così si chiama il cane, vive felice, ma lui stesso, nelle considerazioni del suo inconscio, capisce che quella non è la sua vera identità: capisce che i suoi antenati erano avvezzi a ben altre faccende. Sente dentro di sé il selvaggio. Rapito, il cane viene venduto a dei corrieri del nord che trainano con le possenti e pesanti slitte, la posta dalle città principali, fino ai villaggi e alle città in cui sorgono gli apparati minerari dediti alla ricerca dell’oro: quelli sono gli anni della cosiddetta corsa all’oro, unico e inimitabile oro giallo, di cui gli uomini assetati di ricchezze vanno alla ricerca con un’intrepidità degna di Napoleone nella campagna di Russia. A volte fallimentari, altre volte di gran successo. Buck viene addestrato per essere un buon cane da slitta e si distingue da subito, seppur con un piccolo periodo di disorientamento. D’altronde le sue abitudini precedenti e il clima erano ben diverse; scopre il “rovente di freddo” con temperature fino ai quarantacinque gradi sotto zero. Verrà fuori la sua indole da leader di un gruppo di cani, fino a diventare una leggenda nella lande del nord: un cane orgoglioso, forte, che si affeziona al suo padrone fino ad amarlo e che intraprende un processo di empatia che, fra gli stessi essere umani è difficile trovare.

I ragazzi della via Pàl – Ferenc Molnàr

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Consigliamo il Don Chisciotte della Mancia di Cervantes


Nella capitale ungherese, Budapaest, una via, quella nota via Pàl, è sede di una delle più importanti e forti bande di ragazzini. Al comando di questa un fanciullo noto come Boka, attorniato da altri bambini, qualcuno coraggioso, qualche altro un po’ meno, tutti rispettosi delle regole della banda. Nessuno si cura di Nemecsek, il protagonista, soldato semplice destinato a un immeritevole derisione generale. Non lontano dalla via Pàl c’è l’orto botanico, tanto amato dai cittadini della città del Danubio, sede di un’altra temuta banda: quella delle Camice rosse, capitanata dal grosso e cattivo Pastzor, ma che, come i migliori e più saggi cattivi, dimostrerà di avere qualità umane ben più fini di quanto potrebbe non apparire. La storia si impernia sulla guerra di queste due bande. Le Camice rosse, gelose del fatto di non possedere un campo dove giocare a pallone, cercano in tutti i modi di accaparrarsi quello dei ragazzi della Via Paal, che invece con le unghie e con i denti tentano in tutti i modi di difendere la loro roccaforte, protetta dalla vecchia falegnameria. Fra sortite di strada, sguardi malefici, bagni in laghi gelati, corse che lasciano senza fiato negli infiniti viali di Budapest, avventure mirabolanti con un finale emozionante, non privo della potenza della verosimiglianza, questo romanzo è capace di lasciare al lettore le lacrime sul viso.