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Categoria: Libri Recensiti

Longevità – Perché invecchiamo e perché non dovremmo farlo – David Sinclair

Sinclair, D., (2019), Lifespan, London: Harper Collins


Longevità è un saggio introduttivo ai principi chimico-biologici della durata nell’esistenza, per dirla filosoficamente. Sinclair si prefigge come obiettivo quello di spiegare le ultime ricerche sulla longevità (ovvero, sulla prolungazione della vita indefinitamente). Egli enuncia cause ed effetti di quella che lui ha chiamato “teoria informazionale della longevità”. Inoltre, Sinclair cerca di trarre utili conseguenze dai dati ricavati per avere immediatamente un impatto sulla propria (e altrui) qualità e quantità della vita. Probabilmente futuro premio Nobel, Sinclair delinea le principali tesi che possono riassumersi in poco, ovvero nello spazio di questa recensione.

Prima di tutto le cause. La vecchiaia, secondo Sinclair, dovrebbe essere equiparabile ad una malattia. Non esiste un limite fissato ex ante per la morte, o la vecchiaia stessa. Per quanto ne sappiamo sulla codifica del genoma umano, non esiste una combinazione meccanica di geni che porti alla morte. La vecchiaia, secondo Sinclair, è causata essenzialmente dalla moltiplicazione di errori nella codifica del DNA, e altri processi cellulari, a seguito di cause esterne.

Leggere i Nobel alla letteratura – Camilo José Cela

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Non tutte le stelle del firmamento appaiono all’occhio dell’osservatore uguali.

Nello sfondo scuro della notte se ne possono vedere di tremolanti e di fisse, di rossicce, giallognole, bianche e di azzurrine. Alcune sembrano partecipare perfettamente ad un disegno, ma è un inganno, perché è la proiezione che arriva a chi sta con il naso all’insù a farle apparire sapientemente integrate in una costellazione. Alcuni pensano che si muovano, ma quel moto è talmente lento da essere irrilevante. Si potrebbe pensare che talune brillino meno di talaltre, ma si cade nell’ennesimo imbroglio di questi corpi celesti, poiché quella che pare brillare meno, in realtà, è solo più distante, e il suo scintillio è sempre proprio, come un piccolo sole, non è mai uno scintillio riflesso.

Leggere i Nobel alla letteratura – Imre Kertész

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Oggi più di ieri e domani più di oggi, l’artista contemporaneo deve fare i conti con l’originalità della sua opera, come impone, infatti, l’ingombrante produzione dei suoi predecessori. Provo a spiegarmi meglio con un estremo. Immaginiamo come doveva essere nell’antichità, agli albori di una qualsiasi forma d’arte, quando l’uomo, che con essa andava cimentandosi, proprio perché agli albori, poteva esplorare ampie praterie di novità. Quello che nasceva dalla sua creatività per tutti era originale, certo poteva non piacere, ma non gli si poteva negare l’innovazione.

Leggere i Nobel alla letteratura – Gabriel García Márquez

Il capolavoro di Gabo

 

All’inizio della mia carriera di lettore, ero un ragazzetto imberbe, con la testa piena di ideali, che veniva affascinato solo dal realismo. Proprio quest’ultima corrente, il realismo, era ciò che mi guidava nella vita come nella lettura. Le storie che si potevano trovare nei libri, meno aderivano alla realtà della vita terrena, meno suscitavano in me interesse.

Leggere i Nobel alla letteratura – L’inizio di tutto con Patrick Modiano

Nel 2013, il puledro scalciante della narrazione che era in me, divelse il recinto della prematurità, nel quale a lungo lo aveva costretto il giogo del mio essere, per far fumare il proprio fiato all’aria esterna che, finalmente, iniziava ad avvolgerlo. Trovava così vita una raccolta auto-pubblicata di trentatré poesie racchiuse sotto il titolo di Corrispondenze.

Tuttavia, pure all’aria aperta, il puledro continuò a scalciare, a causa del carattere riottoso che gli aveva dato il recinto in oltre tre decenni di limitazioni. Allora più che mai, l’animale-narrazione cercava di capire come muoversi e dove correre, scrollando la testa in ogni direzione cardinale. Il lungo e tortuoso percorso fatto per prendersi la tanto agognata libertà aveva poi stabilito nella ragione un’irremovibile certezza: non si sarebbe più tollerata alcuna limitazione.

Questo è il Marketing – Seth Godin

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Consigliamo – Vincere con l’Arte della Guerra – di Giangiuseppe Pili


Godin, Seth; (2018), This is Marketing, Penguin


Dopo Raise the Bar di Jon Taffer, Never Split the Difference di Chris Voss, un altro libro che può anche essere utile. Se Taffer e Voss sono decisamente al di sopra di questo testo, essi comunque sono parte di quel team di professionisti internazionali invitati dagli stessi podcast & video-promoter. Seth Godin è tra questi.

Raise the Bar – Jon Taffer

Taffer, Jon; (2013), Raise the Bar, New Harvest


The decision to become an enterpreneur is almost irrational

Jon Taffer – Raise the Bar

Jon Taffer è una celebrità americana del mondo della ristorazione e dei nightclub – che in effetti non saprei come definire in italiano, vista la difficoltà tipica di categorizzare luoghi di ritrovo principalmente interessanti per giovani e magari single – specie in vie di estinzione secondo le statistiche ISTAT. Raise the Bar è un testo di eccezionale interesse per chiunque sia interessato a comprendere le dinamiche del mercato – in generale – e della ristorazione – nello specifico.

L’assunto implicito è che la ristorazione fa parte del mondo del business e, come tale, lo scopo è massimizzare il profitto. Infatti, meraviglia delle meraviglie, una qualsiasi attività di questo tipo è un’azienda e, come tale, secondo la costituzione delle normative in tal senso, il suo scopo dichiarato è la produzione di utili. La questione, naturalmente, è il prodotto, ovvero che tipo di servizio si vuole proporre all’utente.

Il giorno del giudizio – Salvatore Satta

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Satta, Salvatore; (1979), Il giorno del giudizio, Ilisso: Nuoro


Il giorno del giudizio è una possibile prova della resistenza e della grandezza dell’italiano come lingua. Essa può ancora avere un senso e potrà ancora averlo. Questa resilienza della lingua italiana non è un caso. Essa viene da autori che italiani lo sono stati per adozione linguistica o per scelta volontaria. Salvatore Satta è incidentalmente un sardo e, come tale, egli ha imparato l’italiano dopo o, al massimo contemporaneamente, la lingua del luogo. Come Joseph Conrad, Satta ha una lingua italiana di seconda pelle, indipendentemente dal momento in cui la deve aver imparata come egli stesso dice, tra letture, scuola e ricopiatura di atti notarili ovvero: in modo del tutto artificiale. Egli infatti è un vero italiano, ovvero un acquisito, un traslitterato dalla regione alla penisola.

Sicurezza e Intelligence – Stefano Bonino – A review for the international reader –

Bonino, Stefano; (2020), Sicurezza e Intelligence nel Regno Unito del novecento, Soveria Mannelli: Rubbettino


Sicurezza e Intelligence nel Regno unito del Novecento is a recent book published by Rubbettino, the leading Italian publisher in the field of intelligence studies and security. Stefano Bonino is an accomplished author nationally and internationally, and he proved all his scholarly ability in this fascinating book. The topic has been explored in the international intelligence studies literature, especially looking at Christopher Andrews, Richard J. Aldrich, Rory Cormac, and Michael Goodman’s work – just to name a few. However, this is the first time that the topic is fully covered by an Italian author for the Italian public. Even though this is the most important aspect of the book, which is already a remarkable achievement worthy of being underlined, it would be a good reading also for the international scholar and reader as I will argue.

Utopia andata e ritorno – Philip K.Dick (1964)

Introduzione

The subinfo computers owned by Lies, Incorporated had been caught in an unnatural act by a service mechanic. Subinfo computer Five had transmitted information which was not a lie. […] but the computer, being programmed to lie, would of course lie – even to Lies, Incorporated itself.

Philip Dick

“Lies, Inc.” (Utopia andata e ritorno in italiano) è una delle opere più complesse di Philip K. Dick (PKD), sicuramente non una delle più leggibili (per i motivi che vedremo), e non è mai stata pubblicata durante la vita dell’autore, probabilmente per buoni motivi.