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Categoria: Libri Recensiti

Guerra rivoluzionaria La controinsurrezione nel pensiero strategico francese. Gagliano G..

Dopo Deception. Disinformazione e propaganda nelle moderne società di massa (2014), Stato, potenza e guerra economica (2014), Guerra economica e intelligence (2013) e tanti altri volumi su vari settori della guerra contemporanea e dell’intelligence, in particolare dell’intelligence economica, Giuseppe Gagliano, direttore del CESTUDEC, dedica il suo nuovo lavoro alla contro-insurrezione, inquadrata all’interno del pensiero strategico francese, di cui Gagliano è un frequentatore attento. In particolare, in questo senso specifico, il lavoro è particolarmente prezioso proprio perché il pensiero strategico francese (in particolare di David Galula e Jacques Hogard) si è fondato sull’esperienza sul campo (le guerre nell’Indocina tra Cambogia e Vietnam, e la guerra d’Algeria) ed è maturato proprio sulla base di ufficiali estremamente competenti e dotati da un punto di vista intellettuale. Guerra rivoluzionariaCome tutte le opere di Gagliano, anche questa ha un importante risvolto concreto, dato l’ambito scelto: il combattimento degli eserciti occidentali contro avversari di forza asimmetrica sembra incontestabilmente la principale forma di guerra del nuovo secolo. Ne è una testimonianza proprio il fatto che il generale Petraeus ha ripreso la teoria sulla controinsurrezione del pensiero francese, soprattutto di David Galula, in Afghanistan e in Iraq, come segnala appunto lo stesso Gagliano.

La logica a fumetti. Cryan D., Shatil S., MayBlin B..

Fumetti

Logica a fumetti è un libro di introduzione alla logica formale. La logica formale è una disciplina di dimensioni ampie, in cui rientrano tutti gli studi dei sistemi di deduzione di proposizioni. Le differenze tra i sistemi di logica dipende dal numero di connettivi considerati, dagli elementi semplici che costituiscono le proposizioni. La logica classica proposizionale ha come elementi semplici le proposizioni atomiche indicate con lettere minuscole e ha come connettivi gli operatori classici (e, o, non…). La logica predicativa considera anche predicati (indicati in genere con lettera maiuscola), termini singolari che stanno per entità di un dominio di interpretazione, gli operatori classici della logica proposizionale e i quantificatori (universale ed esistenziale). La logica modale include operatori modali di necessità e possibilità. E così via. Logica a fumetti introduce a molti tipi di logica mediante uno stile, appunto, fumettistico.

Breve trattato sulla sottile arte del go. Perec G., Lusson P., Roubaud J..

Breve trattato sulla sottile arte del go è un libro sul gioco millenario cinese, conosciuto anche come Wei-Chi (in Cina) e Baduk (in Corea). Si tratta di uno dei giochi più antichi, ma al contempo più profondi, da un punto di vista storico e strategico. Il gioco del go si gioca su una tavola di 19×19 incroci (goban), con pietre bianche e nere. Vince chi controlla più territorio. Le pietre possono essere catturate. Le regole sono poche e un campione ed esperto quale il dott. Marigo, nostro collaboratore, è riuscito a formularle in numero pari a otto. Non di più.copertina-perec-go-b Il gioco del go ha appassionato milioni di giocatori soprattutto nell’area estremorientale, ma sta lentamente penetrando anche in occidente, in cui il gioco degli scacchi continua a regnare quasi incontrastato tra i giochi di strategia da tavolo a due giocatori e in generale tra i “giochi della mente”.

Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien – Antonio Testi

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Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien è un saggio filosofico di Claudio Antonio Testi, autore di numerosi studi di filosofia (metafisica tomista e logica formale), co-fondatore dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici ed esperto di Tolkien e della letteratura critica relativa: ha pubblicato sulla rivista internazionale “Tolkien Studies”. Abbiamo sopra definito il saggio come un lavoro di natura filosofica, ma in realtà non è del tutto preciso nella misura in cui Testi tratta argomenti di natura squisitamente teologica (il tema stesso del libro è quello di comprendere la natura pagana o cristiana del Legendarium tolkeniano) o letteraria (numerosi i riferimenti testuali all’opera complessiva di Tolkien e alla relativa critica).

Il libro parte da una domanda definibile con pochi termini: “Questo libro nasce da una domanda molto semplice: l’opera di Tolkien è pagana o cristiana? Mi sono posto seriamente il problema nel 2011, quando l’ho scelto come tema di una mia conferenza per il meeting internazionale The return of the Ring, organizzato a Loughborough (in Inghilterra) dalla Tolkien Society.”[1] In alcuni casi domande che possono formularsi in poche parole richiedono poi molto spazio per le risposte. Ed è questo il caso, visto che Claudio Testi spiega che sin da subito si era reso conto che la risposta poteva richiedere un intero libro. E, di fatti, sono le domande più semplici, apparentemente banali, che poi fanno fiorire le teorie più importanti.[2]

Le isole degli schiavi – Torkild Hansen

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Consigliamo – il capolavoro di Hansen Arabia Felix


Le isole degli schiavi è un reportage storico di Thorkild Hansen. Esso si inserisce come terzo volume nella trilogia degli schiavi che l’autore ha dedicato alla storia della tratta degli schiavi della civile Danimarca (Le coste degli schiavi e Le navi degli schiavi sono gli altri due volumi dedicati alla ʽpeculiare istituzioneʼ). Nel primo libro, Hansen considera la storia della tratta in Africa, nel secondo analizza il trasporto mentre nel terzo si concentra nella storia delle tre isole danesi: Saint John, Saint Croix e Saint Thomas.

Più che di un romanzo storico si tratta di un reportage storico. Ammesso che tale categorizzazione abbia un senso. Infatti, a parte qualche raro inciso in cui Hansen parla dell’attualità e del suo viaggio nelle isole (in cui egli accidentalmente dice di effettuare rilievi e misurazioni), di cui riporta alcuni disegni di ottima qualità; a parte queste considerazioni quasi accidentali tutto il libro ricorda molto più un lavoro di storia che non un romanzo storico.

Mind Wars – Jonathan D. Moreno

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Mind Wars Brain Science and the Military in the 21th Century è un saggio di Jonathan D. Moreno, professore di etica all’Università della Pennsylvania ed editore capo della testata Science Progress. Egli è stato membro dello staff di tre commissioni del consiglio presidenziale ed ha partecipato a diverse riunioni del Pentagono. Il volume si propone di fornire una panoramica generale dello stato dell’arte delle neuroscienze finanziate o applicate alle attività militari. Il volume è reperibile solo in inglese e si può acquistare via Amazon. Sia detto per inciso che un simile lavoro dovrebbe venire pubblicato in lingua italiana perché riguarda l’interesse generale della comunità, laddove si toccano temi caldi per la sicurezza e per la scienza.

Il libro è assai denso e l’indice per capitoli illustra bene i contenuti del lavoro: 1. DARPA in Your Mind, 2. Of Machines and Men, 3. Mind Games, 4. How to Think about the Brain, 5. Brain Reading, 6. Building better Soldiers, 7. Enter the Nonlethals, 8. Toward Ethics of Neurosecurity. Senza entrare nello specifico dei singoli capitoli, è sufficiente riportare le varie tematiche investigate da Moreno. Sia detto e specificato che non si tratta di un lavoro analitico o per tecnici, al contrario è un’opera piuttosto divulgativa che non richiede particolari conoscenze né di etica, né di metaetica e tanto meno di neuroscienze o di warfare. E’ evidente, però, che se non ci si interessa di nessuno di questi campi il libro può risultare analogo ad un libro di fantascienza piuttosto che di etica o scienza.

1984 – George Orwell


Oltre 1984 e altro articolo su Orwell?: “La fattoria degli animali“!

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1984 è un romanzo di fantascienza distopica dell’autore inglese George Orwell, edito nel 1948. Si tratta di uno dei romanzi più celebri della seconda metà del XX secolo, tra quelli che ha senz’altro segnato l’immaginario percettivo collettivo, per quanto oggi sembra portare un messaggio inattuale. Ma ciò solo apparentemente e vedremo il motivo. Erroneamente accostato a Fahrenheit 451 e La svastica sul sole1984  rimane a sé nel panorama della storia della fantascienza.

1984 è ambientato nell’Inghilterra urbana post-guerra atomica, a Londra. Il protagonista Winston Smith vive in Oceania, superpotenza che non va scambiata con la nostra “Oceania”: la superpotenza mondiale è costituita dall’unione di una parte dell’Europa con l’America e parte dell’Africa. Ma esistono anche altri due stati: l’Eurasia (tutto l’ex blocco Sovietico e altre parti asiatiche) e l’Estasia (Cina, Indocina e Giappone). Le tre superpotenze sono in continua guerra tra loro e i civili sanno solamente di essere continuamente in guerra con una delle due e alleati della terza. Data la struttura sociale della società (gestita dal ministero della verità, cioè il ministero della propaganda), i cittadini di una delle superpotenze sono sempre capaci di indicare il loro nemico e alleato, anche se, in realtà, hanno cambiato nemico e cambiato alleato.

Il signore delle mosche – William Golding

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Il signore delle mosche è un romanzo di William Golding edito nel 1954, nobel per la letteratura nel 1983. Il romanzo si incentra sulla storia di un gruppo di bambini (dai sei ai dodici anni), finiti in un’isola deserta nel mezzo del mare, a causa dell’abbattimento del loro aereo. Anche se questo non viene sostenuto esplicitamente, il romanzo è ambientato durante la seconda guerra mondiale (durante la prima, infatti, non si disponevano ancora di aerei capaci di trasportare molte persone).

Il romanzo inizia con Ralph, sostanzialmente il protagonista principale del romanzo, che scopre di non essere rimasto solo: fa la conoscenza di Piggy, un bambino grassoccio, con degli occhiali spessi e asmatico. Ralph trova nel mare una conchiglia di grandi dimensioni e Piggy, dimostrandosi subito dotato di un acume fuori dalla media, gli consiglia di usarla come un corno per richiamare tutti i bambini superstiti. Appurano subito, infatti, che non è rimasto vivo alcun adulto.

Novella degli scacchi – Stephan Zweig

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Ti interessa la filosofia degli scacchi? Un mistero in bianco e nero – La filosofia degli scacchi!


La Novella degli scacchi è un’opera dello scrittore austriaco Stefan Zweig. Si tratta di un racconto in cui l’elemento centrale è lo scontro tra due personalità antitetiche: un rozzo campione di scacchi totalmente privo di immaginazione contro un avvocato di buona educazione il cui gioco è fondato sulla sua capacità visionaria.

La vicenda è ambientata durante un viaggio in transatlantico, in cui il narratore in prima persona, semplice spettatore degli eventi, incontra il campione del mondo, Mirko Czentović. La novella può essere partizionata idealmente in quattro parti: (1) viene considerata la personalità del campione del mondo incarica, Czentović; (2) dopo un intermezzo in cui alcuni giocatori si confrontano con il campione, giunge l’antagonista di Czentović; (3) l’antagonista (il cui nome non è presentato se non come B.) racconta la sua storia e in fine (4) si svolge la partita tra il dott. B. e Czentović.

Plank La rivoluzione dell’infinitamente piccolo. Izquierdo A.T.P.

Plank La rivoluzione dell’infinitamente piccolo è un libro di divulgazione scientifica su una delle figure principali della fisica del secolo XX, Max Plank. Il libro è strutturato in modo da considerare la figura storica, oltre che scientifica, del grande fisico tedesco. In questo senso, la figura e la biografia di Plank è particolarmente feconda per tante ragioni. Da un punto di vista scientifico, egli formulò la celebre equazione (nota appunto come equazione di Plank), considerata uno dei risultati chiave per l’elaborazione della fisica quantistica.

Da un punto di vista storico, Plank fu uno dei più grandi scienziati prima della Germania guglielmina prima della prima guerra mondiale, fu a capo di importantissimi istituti scientifici e rimase in Germania anche durante il periodo nazista e anche successivamente.