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Categoria: Libri Recensiti

L’arte della diplomazia – Henry Kissinger

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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!


Il libro Diplomacy di Henry Kissinger, tradotto in italiano come L’arte della diplomazia, è un saggio edito dalla Sperling & Kupfer. Si tratta indubbiamente di un saggio di eccezionale ampiezza e profondità sulla diplomazia, sulla sua teoria e prassi. Ma in particolare esso è un saggio di storia della diplomazia, che parte da Richelieu e dalla sua nozione di ʽragion di statoʼ, passando per l’elaborazione della concezione dell’equilibrio di potenza imposto nelle relazioni internazionali dalla politica europea dei secoli XVII-XIX, per arrivare alla rivoluzione wilsioniana in cui la politica internazionale e le relazioni internazionali vengono impostate sulla base di un’ideale democratico e di autodeterminazione dei popoli. Il libro termina con un’analisi generale geopolitica sulla fine del mondo bipolare a seguito della vittoria del blocco occidentale-liberale-democratico sull’ Unione Sovietica e i suoi satelliti e alleati.

Piombo e Sangue – Dashiell Hammett

RedHarvest

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Consigliamo La finestra sul vuoto di Chandler


Piombo e Sangue è un libro edito nel 1929 da uno dei massimi scrittori del genere, Dashiell Hammett. Si tratta di un classico del genere, sia per la sua data di uscita sia per la qualità del romanzo. La trama, in realtà, è quasi inessenziale e già abbastanza contorta da ricordare i romanzi di Raymond Chandler, ammiratore di Hammett, suo continuatore e innovatore del genere noir.

La storia è incentrata su un investigatore privato privo di nome che viene inviato, non si sa bene perché, nella desolata cittadina di Personville (città per persone ordinarie?), anche nota come Poisonville (città avvelenata). In questa viene chiamato da un giornalista, tale Donald Willsson, giusto il tempo prima che questi venga fatto fuori. L’investigatore viene assoldato poi dal padre di Donald, Elihu, il quale è il barone e sovrano della cittadina. Costui assolda l’investigatore perché riporti l’ordine nella cittadina, presa ormai sotto il controllo di mafiosi, faccendieri, biscazzieri e ordinari truffatori. Il vecchio rivuole la sua vecchia città sotto le sue vecchie mani di iracondo e sclerotico anziano. L’investigatore farà la conoscenza di tutto lo spettro del marciume di una cittadina di provincia americana ai confini tra la normalità e la malavita perpetua. Perché infondo questo è il punto: che normalità e illegalità, violenza e desiderio vanno sempre inseparabilmente uniti. La strategia dell’investigatore consiste nel conoscere gli interessi dei vari attori di Poisonville per poterli mettere gli uni contro gli altri, compreso il grasso capo della polizia, Noonan. Farà anche la conoscenza di una giovane donna a cui tutti gli uomini cascano ai piedi, Dinah Brand. Costei è la femme fatale del romanzo, piena di risorse, forte e al contempo tragica, manipolatrice di destini e contemporaneamente incapace di salvare il proprio. Alla fine l’investigatore metterà davvero tutti contro tutti, determinando la caduta delle tessere del domino. Di tutte? E lui riuscirà a salvarsi dalla malattia che invade tutti coloro che entrano in Poisonville? Ovvero la smania per l’omicidio e il delitto?

Supplying War Logistics from Wallenstein to Patton – Martin Van Creveld

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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!


Il libro Supplying War di Martin Van Creveld è una analisi della logistica dalla guerra dei trent’anni (XVIII secolo) alla seconda guerra mondiale (XX secolo). La seconda edizione del libro del grande storico israeliano Martin Van Creveld contiene anche una postfazione in cui l’autore aggiunge alcune considerazioni interessanti sulle guerre successive al secondo conflitto mondiale.

Vale la pena di scorrere i titoli dei capitoli: 1. The background of two centuries: questo è quasi un capitolo introduttivo, in cui si pongono le basi per capire l’evoluzione della logistica successiva. Come si evince sin da subito, fu fondamentale nel periodo sia la dipendenza degli eserciti dai bottini – cioè dai saccheggi – sia l’introduzione del sistema dei magazzini. Inoltre considera la storia della logistica del XVIII secolo, in cui le principali vie di comunicazione erano quelle acquatiche – fiumi e vari canali navigabili – grazie ai quali era possibile spostare i pesanti pezzi di artiglieria.

I centurioni – Jean Larteguy

Centurioni

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Consigliamo I duellanti di Joseph Conrad


I centurioni è un romanzo di Jean Larteguy edito in lingua francese nel 1963. Si tratta di un romanzo incentrato sulla storia dei paracadutisti francesi, prima sconfitti nella guerra in Indocina a Dien Bien Phu nel 1954, poi mandati in Algeria. Il romanzo si divide in tre parti. La prima è il racconto della prigionia dei soldati francesi nei campi Vietminh, costretti a lunghe marce forzate in mezzo alla giungla per raggiungere il campo di prigionia in cui avrebbero dovuto attendere la fine dei negoziati a Ginevra. La seconda parte narra il ritorno dei soldati in Francia, in cui ciascuno di essi ritrova la propria patria senza però poterne ritrovare la condizione consolatoria della pace. Perché la pace non era più qualcosa di tangibile, ma solamente una scusa per l’inazione, l’inattività e, in definitiva, per il nulla. La terza parte riporta l’esperienza dei soldati nella tragica guerra d’Algeria, in cui essi si resero complici di torture e azioni di dubbia legittimità giuridica e, allo stesso tempo, si ergono ad ultimo baluardo contro una forma di società antioccidentale.

Il libro I centurioni non è un libro privo di controversie, sotto diverse angolature. Il principale pregio del libro consiste nell’essere quasi un romanzo storico, nel senso che esso è una rappresentazione piuttosto verosimile degli avvenimenti così fondamentali per la Francia tra il 1950 e il 1960, vale a dire le due guerre di controllo dei territori dell’Indocina e dell’Algeria. E, considerato il peso della Francia nel contesto geopolitico mondiale, si tratta di un periodo e di due guerre assai importanti per comprendere la successiva successione dei fatti sia in Europa che nel mondo. Il fatto di essere stato pubblicato nel 1963 fa del libro una preziosa testimonianza storico-cronistica degli avvenimenti, nella misura in cui la battaglia di Dien Bien Phu era solo di nove anni precedente all’uscita del libro (e quindi ancora più vicina al momento della stesura).

La Storia Infinita – Michael Ende

Storia Infinita

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La Storia Infinita di Michael Ende è un capolavoro della letteratura fantastica. Non si tratta di un fantasy propriamente inteso perché sebbene abbia diverse caratteristiche proprie del genere (ci sono molte razze non umane, le storie del mondo alternativo sono più importanti di quelle del mondo attuale, cioè del “mondo normale”) non può considerarsi di questa categoria. Non fosse altro perché il mondo di Fantasia, il mondo del fantastico in cui si svolge principalmente la narrativa di Ende (e non il romanzo), è legato a doppio filo, per la sua stessa esistenza al mondo attuale (considerato il “nostro” mondo usuale): senza gli umani e il mondo stesso degli umani Fantasia non potrebbe esistere, mentre forse sarebbe possibile il viceversa, non senza un pericoloso contraccolpo. In fine, La storia infinita non è neppure del genere gotico e tanto meno un romanzo storico, per quanto abbia alcuni tratti del gotico (si pensi alla fortezza di Xayde o agli strani esseri  Acharai). Si tratta, in realtà, di un romanzo sostanzialmente unico nel suo genere o, per lo meno, non mi risultano lavori affini per tipologia e profondità.

I duellanti – Joseph Conrad

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Consigliamo l’immortale Lord Jim


I duellanti è un racconto di Joseph Conrad, di cui esiste una trasposizione cinematografica ad opera di Ridley Scott. Il racconto di per sé non è molto lungo e non particolarmente articolato. Esso narra la storia di due figure in antitesi, Feraud e D’Hubert. La vicenda è ambientata durante le guerre napoleoniche e Feraud e D’Hubert sono due giovani ufficiali dell’esercito francese. D’Hubert deve comunicare a Feraud di dover presenziare di fronte al superiore, per via dell’uccisione di un borghese in duello. Sebbene i duelli fossero vietati dalla legge, di fatto la regola dell’onore vinceva ogni altra forma di norma. D’Hubert, dunque, si reca da Feraud, in quel momento in una casa di una gentil donna, per comunicargli la notizia. Feraud, da principio, non accetta di recarsi dal superiore, ma poi, resosi conto di aver fatto la figura dell’imbelle di fronte alla gentil donna e alla società bene della città, si anima a tal punto da sfidare a duello lo stesso D’Hubert, il quale, da principio, non capisce le serie intenzioni di Feraud. E’ questo l’inizio di una turbolenta serie di duelli, senza vincitori né vinti. Nel frattempo la guerra prosegue e i due, da ufficiali di basso rango, arrivano sino ad essere generali. E i duelli non terminano neppure con la fine dell’Imperatore. L’ultimo duello, il più importante, il più decisivo, si svolgerà nelle tranquille campagne francesi proprio quando tutto sembrava finito. Ma D’Hubert e Feraud sapevano entrambi che nella legge dell’onore niente è finito, se non quando uno dei due veniva definitivamente sconfitto.

Guerra rivoluzionaria La controinsurrezione nel pensiero strategico francese. Gagliano G..

Dopo Deception. Disinformazione e propaganda nelle moderne società di massa (2014), Stato, potenza e guerra economica (2014), Guerra economica e intelligence (2013) e tanti altri volumi su vari settori della guerra contemporanea e dell’intelligence, in particolare dell’intelligence economica, Giuseppe Gagliano, direttore del CESTUDEC, dedica il suo nuovo lavoro alla contro-insurrezione, inquadrata all’interno del pensiero strategico francese, di cui Gagliano è un frequentatore attento. In particolare, in questo senso specifico, il lavoro è particolarmente prezioso proprio perché il pensiero strategico francese (in particolare di David Galula e Jacques Hogard) si è fondato sull’esperienza sul campo (le guerre nell’Indocina tra Cambogia e Vietnam, e la guerra d’Algeria) ed è maturato proprio sulla base di ufficiali estremamente competenti e dotati da un punto di vista intellettuale. Guerra rivoluzionariaCome tutte le opere di Gagliano, anche questa ha un importante risvolto concreto, dato l’ambito scelto: il combattimento degli eserciti occidentali contro avversari di forza asimmetrica sembra incontestabilmente la principale forma di guerra del nuovo secolo. Ne è una testimonianza proprio il fatto che il generale Petraeus ha ripreso la teoria sulla controinsurrezione del pensiero francese, soprattutto di David Galula, in Afghanistan e in Iraq, come segnala appunto lo stesso Gagliano.

La logica a fumetti. Cryan D., Shatil S., MayBlin B..

Fumetti

Logica a fumetti è un libro di introduzione alla logica formale. La logica formale è una disciplina di dimensioni ampie, in cui rientrano tutti gli studi dei sistemi di deduzione di proposizioni. Le differenze tra i sistemi di logica dipende dal numero di connettivi considerati, dagli elementi semplici che costituiscono le proposizioni. La logica classica proposizionale ha come elementi semplici le proposizioni atomiche indicate con lettere minuscole e ha come connettivi gli operatori classici (e, o, non…). La logica predicativa considera anche predicati (indicati in genere con lettera maiuscola), termini singolari che stanno per entità di un dominio di interpretazione, gli operatori classici della logica proposizionale e i quantificatori (universale ed esistenziale). La logica modale include operatori modali di necessità e possibilità. E così via. Logica a fumetti introduce a molti tipi di logica mediante uno stile, appunto, fumettistico.

Breve trattato sulla sottile arte del go. Perec G., Lusson P., Roubaud J..

Breve trattato sulla sottile arte del go è un libro sul gioco millenario cinese, conosciuto anche come Wei-Chi (in Cina) e Baduk (in Corea). Si tratta di uno dei giochi più antichi, ma al contempo più profondi, da un punto di vista storico e strategico. Il gioco del go si gioca su una tavola di 19×19 incroci (goban), con pietre bianche e nere. Vince chi controlla più territorio. Le pietre possono essere catturate. Le regole sono poche e un campione ed esperto quale il dott. Marigo, nostro collaboratore, è riuscito a formularle in numero pari a otto. Non di più.copertina-perec-go-b Il gioco del go ha appassionato milioni di giocatori soprattutto nell’area estremorientale, ma sta lentamente penetrando anche in occidente, in cui il gioco degli scacchi continua a regnare quasi incontrastato tra i giochi di strategia da tavolo a due giocatori e in generale tra i “giochi della mente”.

Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien – Antonio Testi

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Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien è un saggio filosofico di Claudio Antonio Testi, autore di numerosi studi di filosofia (metafisica tomista e logica formale), co-fondatore dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici ed esperto di Tolkien e della letteratura critica relativa: ha pubblicato sulla rivista internazionale “Tolkien Studies”. Abbiamo sopra definito il saggio come un lavoro di natura filosofica, ma in realtà non è del tutto preciso nella misura in cui Testi tratta argomenti di natura squisitamente teologica (il tema stesso del libro è quello di comprendere la natura pagana o cristiana del Legendarium tolkeniano) o letteraria (numerosi i riferimenti testuali all’opera complessiva di Tolkien e alla relativa critica).

Il libro parte da una domanda definibile con pochi termini: “Questo libro nasce da una domanda molto semplice: l’opera di Tolkien è pagana o cristiana? Mi sono posto seriamente il problema nel 2011, quando l’ho scelto come tema di una mia conferenza per il meeting internazionale The return of the Ring, organizzato a Loughborough (in Inghilterra) dalla Tolkien Society.”[1] In alcuni casi domande che possono formularsi in poche parole richiedono poi molto spazio per le risposte. Ed è questo il caso, visto che Claudio Testi spiega che sin da subito si era reso conto che la risposta poteva richiedere un intero libro. E, di fatti, sono le domande più semplici, apparentemente banali, che poi fanno fiorire le teorie più importanti.[2]