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Categoria: Libri Recensiti

Macbeth – William Shakespeare

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Consigliamo Re Lear di William Shakespeare


Macbeth è una delle più famose tragedie di William Shakespeare. E’ la storia di Macbeth, nobile scozzese, che tramite un omicidio diventa re di Scozia. Macbeth era un suddito fedele del re Duncan. Da coraggioso uomo d’arme Macbeth non pensa di tradire il suo re, fino a quando incontra tre streghe, le quali predicono il futuro di Macbeth, un futuro di ascesa e discesa, fosco e tragico. Tuttavia all’altro comandante, Banquo, le streghe predicono che la sua progenie sarà di re. Macbeth non è sicuro di ciò che bisogna fare e si consiglia con la moglie, lady Macbeth. Costei lo spingerà a prendere possesso di quel futuro che così sicuramente gli è proprio, ovvero assecondare la profezia delle tre streghe. Per tale ragione Macbeth uccide il re Duncan, dopo aver organizzato un banchetto in casa sua in suo onore, avendo così avuto premura di mettere il sonnifero alle guardie del re e al re stesso. Macbeth uccide le guardie in un simulato attacco di rabbia, così da non lasciare testimoni o altre possibili spiegazioni sull’accaduto. I figli di Duncan intuiscono il pericolo e fuggono. Ma Macbeth non può fermarsi al regicidio. Egli deve anche eliminare Banquo e suo figlio, per via della profezia. Assolda due sicari per questo compito, sicché uccidono Banquo al banchetto organizzato appositamente per eliminare il nobile uomo, ma falliscono nell’assassinare il figlio. A questo punto Macbeth è re di Scozia e sembra non avere più nemici. Eppure il destino è segnato, come lo era fin da principio.

Gente di Dublino – James Joyce

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Consigliamo Dedalus di Joyce


Poi ci mettemmo a passeggiare lungo il canale; faceva la donna di servizio in una casa di Baggot Street, mi disse. Le passai un braccio attorno alla vita e per quella sera non andai oltre qualche stretta. Le diedi un appuntamento per la domenica dopo, e questa volta ci recammo a Donnybrook dove la porta in un campo. Mi disse di avere una relazione con un lattaio… Ne valeva la pena, te lo garantisco. Tutte le sere mi porta sigarette e mi paga il biglietto del tram di andata e ritorno. Una volta mi ha portato due sigari proprio di lusso e della stessa marca, sai, di quelli che fumava l’altro… Avevo paura che restasse in cinta, ma sa il trucco.

Gente di Dublino

Gente di Dublino è una raccolta di racconti di James Joyce. Si tratta di un’opera che ritrae la città di Dublino, metaforicamente considerabile come la condizione umana della miseria. Si tratta, infatti, di una serie di quadri verosimili, in cui lo stile è principalmente realista in senso classico (a differenza, per certi aspetti, delle opere successive, come dell’Ulisse e Dedalus): il linguaggio restituisce principalmente le cose così come appaiono e descrive i contorni psicologici dei personaggi da un punto di vista esterno ed imparziale. Non soltanto lo stile è realista, ma l’oggetto stesso del ritratto porta con sé una carica di forte vividezza e verosimiglianza. L’oggetto principale di Gente di Dublino è la miseria umana nelle sue varie forme, sia essa nata dall’indigenza, dal degrado morale piuttosto che dall’inesistenza di carattere.

Sexus – Henry Miller

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Consigliamo Tropico del cancro di Henry Miller


Sexus è un libro di Henry Miller, il primo della trilogia in cui compaiono Nexus e Plexus. Si tratta di un romanzo a metà strada tra l’autobiografia, il resoconto onirico e le meditazioni filosofiche. La trama è totalmente subordinata ad una ricostruzione della vita dell’Io più interiore, nel quale le pulsioni sessuali diventano ora ragionamento ora divagazione onirica. Impossibile, dunque, distinguere chiaramente sia il genere letterario dell’opera sia i principali nuclei tematici di cui la sessualità è solo uno dei tanti.

La trama è, invero, molto semplice. Si tratta della ricostruzione autobiografica della storia d’amore di Henry Miller (così nel testo) e una donna dal passato mai pienamente compreso e dalla sentimentalità accesa quanto misteriosa. Il mistero stesso della donna è accentuato dal suo continuo mutare di nome (al principio Mara, alla fine Mona passando per June…), che è soltanto il sintomo di un mutare della relazione. Infatti nessuna relazione sentimentale è sempre identica a se stessa, come testimonia il matrimonio fallimentare di Miller. Se c’è un tema continuo nel romanzo è appunto la variazione sul tema della relazione sentimentale, che include sempre e necessariamente la sessualità, nelle sue varie e mutevoli forme.

Robert Capa Tracce di una leggenda – Lebrun & Lefebvre

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Robert Capa Tracce di una leggenda è un saggio-reportage fotografico sulla vita e sulle opere di uno dei più grandi fotografi della storia: Robert Capa. Robert Capa, pseudonimo e nome d’arte di Endre Friedman, è un emigrante a Parigi (1933). Costretto a lasciare la sua casa per via del nazismo, egli si reca a nella città libera per trovare fortuna: “Atei, attivisti antifascisti, Endre e Cziki sono d’origine ebrea e sanno perfettamente che per loro non c’è futuro nella Germania di Hitler”.[1] A parte la morte, non c’è altro per loro. Ha con sé poche cose, tra cui una Laica I modello base, con cui aveva iniziato a dilettarsi di fotografia.

A Parigi in quel tempo si trovano non soltanto intellettuali di ogni luogo d’Europa, ma occasioni irripetibili appunto perché centro generale di smistamento dell’intellighenzia in fuga e città-simbolo dell’Europa tra le due guerre.

Beyond freedom and dignity – B. F. Skinner

Burrhus Frederic Skinner (1904-1990) è stato uno psicologo sperimentale, una delle figure di maggiore spicco e risonanza internazionale di quella psicologia comportamentista i cui programmi di ricerca ci sembrano oggi tanto lontani. Il comportamentismo è una prospettiva di studio della psicologia dell’uomo e del comportamento animale consistente in una serie di teorie dell’apprendimento accomunate dal principio per cui l’unico oggetto di studio scientifico deve essere il comportamento osservabile dell’organismo.

Alice nel paese delle meraviglie – Lewis Carroll

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Consigliamo Il libro della giungla di Rudyard Kipling


Alice nel paese delle meraviglie è un classico della narrativa anglosassone ed europea edito nel 1865, scritto da Lewis Carroll, autore celebre noto sia al grande pubblico, sia ai filosofi per i suoi giochi linguistici con feconde implicazioni filosofiche. In particolare i logici hanno sempre trovato molte ragioni di soddisfazione nei libri di Carroll e, in particolare, in Alice. Va detto che tutti i più grandi logici erano amanti delle fiabe, da Turing a Gödel. Mentre su Russell non ho informazioni precise a riguardo. Lo stesso Lewis Carroll ha elaborato un celebre paradosso logico.

Detto questo, nonostante tutto, va detto che tutte le connessioni che passano normalmente sotto il cielo delle meraviglie, tra il romanzo e la logica, potrebbero non apparire al lettore ordinario. Né potrebbero apparire a qualunque genere di lettore. D’altra parte, si tratta di una fiaba. Lewis Carroll, infatti, amava il mondo dell’infanzia ed è certo che Alice fosse un racconto fiabesco ad uso e consumo dei più giovani. Ma è proprio così?

Geopolitica, Sicurezza e Strategia – Carlo Jean

Sicurezza

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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!


Geopolitica, Sicurezza e Strategia è un libro del gen. Carlo Jean, edito da Franco Angeli nel 2007. Il volume è diviso in quattro sezioni. La prima La sicurezza nel XXI secolo considera lo scenario geopolitico post undici settembre sotto varie angolature. In particolare vengono considerati i nuovi problemi legati al terrorismo di matrice islamica. Tuttavia non si tratta esclusivamente di una dinamica applicativa al contesto geopolitico post-11/9 ma si trovano diverse considerazioni di natura propriamente teorica. In particolare Carlo Jean riparte da Clausewitz e da Raymond Aron per formulare una visione della sicurezza, in linea con un approccio neoclausewitziano, che considera la guerra sotto un approccio neorealista e che rifiuta ogni forma di riduzionismo eziologico e teleologico della guerra. Questa è senz’altro una delle principali chiavi di lettura dei problemi della guerra e della sicurezza proposti nel volume.

Ivanhoe – Walter Scott

Ivanhoe

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Consigliamo Oliver Twist di Dickens


Ivanhoe di sir Walter Scott è uno dei primi romanzi storici. Edito nel 1823 si situa nella narrativa classica europea del XIX secolo. Si tratta di una lettura piuttosto agevole, per quanto non priva di suoi apici e limiti.

La trama è piuttosto articolata, per quanto concentrata in pochi spazi e in poco tempo. Per forma ricorda una mandorla nel senso che inizia in un punto, le strade si diramano in lunghezza e larghezza prima di chiudersi tutte in un unico punto finale. In questo senso il romanzo è assai compatto e segue un filo logico che conduce l’autore a riprendere, sommare e chiudere tutte le vicende aperte insieme nel punto focale. Infatti, in una simile architettura narrativa non si può dare né un centro di gravità né un unico protagonista. Non può non balzare agli occhi della mente del lettore il fatto che Ivanhoe abbia non soltanto poco spazio (una trentina di pagine dedicate nell’intero romanzo) ma pure una relativa poca importanza. Egli è solamente un insieme di piccoli segmenti all’interno della trama, neppure principali per potenza narrativa o di importanza negli snodi nella trama. Riccardo Cuor di Leone, Locksley, Cedric, Rebecca e Isaac, persino Wamba, il buffone, e il porcaro sono tutti personaggi a cui viene dato ben maggiore rilievo.

Mind Wars

È sicuramente crescente la consapevolezza generale del ruolo che le trovate neuroscientifiche coprono e copriranno nel formare la conoscenza sull’animale che, forse, più ci sta a cuore, l’uomo. Studiare cosa avviene nel cervello e come avviene apre una finestra importante sul pensiero, sul sentire e sulla prassi. Su questo, mi pare, non ci sia bisogno di fornire argomentazioni particolari.