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Categoria: Intelligence & Interview – Italian Version

G. Pili, R. Kolodii – Intelligence & Interviews. Il mondo dell’intelligence in Ventotto interviste (2024)

Copyright: Società Italiana di Storia Militare, 2024; Nadir Media Srl

L’approccio al mondo dell’intelligence, composto di pluralità tecniche e terminologiche, richiede una base di partenza per acquisire nozioni applicabili a un’indagine proficua tanto in sincronia quanto verso il futuro. In un mondo continuamente in evoluzione, teatro di avvenimenti dall’intrinseca complicazione, come i conflitti in atto, comprendere i fenomeni e padroneggiare conoscenze del mondo dell’intelligence, utili anche a ragionare su quanto attendersi dal futuro, diventa fondamentale. È indubbio che la miglior conoscenza sia da ricercare negli esperti del settore, coloro che quotidianamente si interfacciano con il carattere plurivoco degli eventi, operando in un settore in continuo mutamento e trasferendo nella praticità nozioni teoriche, tra cui la conoscenza delle strutture di interconnessione globale, il modus operandi degli attori e la natura di conflitti, passati e presenti. Ipso facto, i principali esponenti dell’attività d’intelligence diventano la fonte principale da interrogare per ottenere risposte complete.

Magda Long | Covert Actions Today | Intelligence & Interview N.21 | Dr Giangiuseppe Pili

The intelligence world has its grievances everywhere in the world. This is particularly true in the Western democracies precisely because… they are democracies. In theory, democracies are the land of human rights, transparency, and ultimately openness. After all, any other form of government is not so engaged with those values. However, the reality is always more complex, and history teaches us that even the most established and oldest democracies in the world, comparatively speaking, have their covert activities. But is this only history? Are covert actions simply dead, a “relic of the Cold War”? This is exactly the right introductory question for this insightful interview. After twenty interviews now, in which we covered less controversial topics (but are there any in the intelligence studies?), I thought to tackle one of the most fascinating, complicated, and complex topics of intelligence studies. It wasn’t possible to find a better person than Magda Long, Ph.D. candidate at King’s College – London, whose passion for intelligence and research is so completely transparent. Her in-depth knowledge and passion will be apparent to all our readers once they go through the interview. And I’m always glad to bring different opinions on my research topics and ideas. Indeed, I argued elsewhere that covert actions are not part of intelligence in theory; but they are for historical reasons. And it is cool to put it after the interview on intelligence ethics! Ok, I hope I persuaded you that if you are interested in covert actions, especially in the current geopolitical competition, this is definitely the interview you were searching for. Then, it is with my distinct pleasure to publish the interview on Scuola Filosofica – for those who don’t know it yet; it is one of the leading cultural blogs in Italy. In the name of Scuola Filosofica Team, our readers, and myself, Giangiuseppe Pili, Magda: thank you!

Philani Dhlamini| Intelligence & Interview #10| Intelligence in Africa – Versione Italiana

Questa è la traduzione dell’intervista “Intelligence & Interview #10“, quando ancora non aveva il titolo ufficiale della serie! Sembrano passati pochi mesi, ma la serie ha avuto un clamoroso successo e ha proseguito la sua storia con ricercatori e professionisti nazionali e internazionali. Philani Dhlamini è un esperto di intelligence, specialmente nel ramo OSINT e Social Media. Tuttavia, egli è anche un ricercatore e una delle sue missioni è quella di portare gli studi sull’intelligence in Africa all’attenzione della comunità internazionale degli studi sull’intelligence. In tal senso, egli mi ha invitato a presentare la mia opinione sulla necessità di allargare il dibattito a livello internazionale sia sull’Africa sia oltre. In questa circostanza (qui il podcast) ho avuto modo di specificare i motivi per cui gli intelligence studies sono ancora così influenzati dal pensiero anglo-americano, circostanza comprensibile ma da superare. Ho parlato lentamente e sembra quasi balbettante. Ma la causa era la difficoltà del tema, che andava ponderato con molta attenzione. Proseguire verso una maggiore integrazione significa lavorare in un contesto internazionale in cui le singole comunità di studi sull’intelligence nazionali portano il loro caso all’attenzione della comunità scientifica. Mi pare di poter dire che questo obiettivo sia ancora molto lontano, come il caso europeo – e italiano – dimostrano. Infatti, le pubblicazioni disponibili in lingua inglese sulle singole esperienze nazionali europee  – e il nostro caso non è affatto un’eccezione in tal senso – sono assai poche e comunque principalmente francesi o tedesche (dove gli UK fanno già parte integrante e costitutiva degli intelligence studies come si può intendere dal recente libro scritto insieme al professor Mario Caligiuri – Intelligence Studies in cui tracciamo proprio il paragone tra il caso italiano e quello internazionale). Per tale ragione, una delle prime dieci interviste è stata proprio con il dott. Dhlamini, per iniziare a congiungere i diversi fili dispersi della storia e cultura dell’intelligence. Senza ulteriori indugi, pur consigliando la versione originale scritta in un inglese denso e ricco, vi lasciamo alla scoperta dell’intelligence nella storia e cultura africana.