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Categoria: Filosofia

Manifestare il dissenso con gli atti linguistici

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Mussolini marcia su Roma e vuole prendere il potere. Un’immensa folla lo segue. Prima domanda: la folla che segue Mussolini sta compiendo un atto linguistico favorevole alla presa del potere da parte del Duce oppure no? Invece, coloro che guardano Mussolini sfilare senza dire una parola, stanno sostenendo il Duce o no?

Entropy in a World of Causes

 Abstract

In this short paper will present ideas taken from some recent crossings between philosophy of causation, philosophy of time and speculative physics[G1]  (especially Albert 2000, Loewer 2007, Frisch 2007, Kutasch 2007) investigating on a way to reconcile counterfactual asymmetry and thermodynamic asymmetric features such as entropy. I will consider those proposals from their theoretical point of view and then present criticism taken from the authors above and some personal thoughts.

Language between Evolutionism and the Code Model. A criticalanalisys of Ferretti’s work: “Perché non siamo speciali” (2007).

 Abstract.

Providing an hypothetical synthesis between contemporary evolutionary theories and the main chomskian paradigm, and starting from a comparison among a Code Model of Language (tailored around an integration of Fodor’s L.O.T. view) and an ongoing original prospective about human language, Ferretti (2007) introduces many theoretical concepts. In this paper I will propose acritics of thosesolutions, underlining some uneasy consequences of his theoretical assumptions (with special regards over the notion of “intelligence”) trying, in the end, to sketch a personal proposal.

1.Introduction

Human Language is not totally social driven and conventional, rather its basis is structured beyond a strictly generative process that take part from given set of principles and parameters. With this simple[G1]  idea in mind, Noam Chomsky (1959) wiped away most of the behaviorist approach ambitions[1], changing the rules concerning not only research programs in linguistics but also giving an important impetus to cognitive science in its childhood.

L’orrore: che cosa è

Apocalypse Now - Kurtz

L’orrore è il dolore di un male intenzionale cosciente. L’orrore è prima di tutto dolore, un dolore ampio, capace di ottundere i sensi e ottenebrare la ragione. Ma è un dolore ben diverso da quello di una ferita. Esso è il dolore del bambino innocente che guarda il mondo con l’ingenuità del bene che viene sovrastato dal male. Così, l’orrore è un dolore che si subisce fino in fondo perché si radica direttamente nella natura dell’essere umano: essere uomini significa essere esseri capaci di provare orrore. L’orrore, infatti, sgorga come da una fonte dall’animo inquieto, doloroso e contratto, prostrato dalla sofferenza per la vita.

Breve chiarificazione: ‘Cos’è l’Experimental Philosophy?’

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Obbiettivo dello scritto è chiarire cosa si intende per “filosofia sperimentale”.

La filosofia sperimentale (anche detta x-phi, abbreviando la denominazione inglese) è una nuova tendenza d’indagine filosofica che integra l’ormai tradizionale metodologia d’indagine della filosofia analitica con il metodo scientifico della scienza cognitiva. La filosofia sperimentale è diffusa soprattutto negli Usa (Yale, Arizona, Buffalo), mentre in Italia viene sostanzialmente ignorata.

Il punto centrale è questo: il filosofo è detto sperimentale quando si occupa di indagare attraverso la ricerca e il metodo empirico, ovvero attraverso uno studio sistematico, rigoroso e scientifico, il pensiero e le intuizioni dell’uomo comune sulle questioni che stanno a fondamento della discussione filosofica.

John Austin – Filosofia degli atti linguistici

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Vita

John L. Austin nasce a Lancaster il 26 marzo del 1911 e muore a Oxford nel 1960. Egli fu uno studioso di Aristotele, di cui tradusse opere in inglese. Fu traduttore di testi filosofici importanti, come I fondamenti dell’aritmetica di Frege. Tenne diversi cicli di conferenze, di cui uno ad Harward e da cui fu tratto il libro Come fare cose con le parole.

Opere

Are there a priori concepts? (1959)

Other minds (1946).

Truth (1950).

La posta di Pascal – Ovvero la sua scommessa

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Consigliamo – Percorso di filosofia moderna


Se Dio non esiste, non perderemo nulla nel credere in Lui, mentre se Lui esiste, avremmo molto da perdere dal non crederci.

Una buona strada per evidenziare la distinzione tra la credenza razionale e una particolare credenza epistemicamente razionale è considerare la posta di Pascal, chiamata così dopo il filosofo Francese, Blaise Pascal (1623-1662). Il devoto Pascal voleva mostrare che la credenza in Dio fosse razionale. Per questo fine, lui propose l’argomento che nessuno ha niente da perdere, ma solo da guadagnare, dalla credenza in Dio, così che la credenza in Dio è la cosa giusta in cui credere.

Il paradosso dell’asino di Buridano – Soluzione e Buridano’s revenge

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Consigliamo – Percorso di filosofia moderna


Un asino affamato e assetato è accovacciato esattamente tra due mucchi di fieno con, vicino ad ognuno, un secchio d’acqua, ma non c’è niente che lo determini ad andare da una parte piuttosto che dall’altra. Perciò, resta fermo, e muore! Ma immaginiamo che uno di noi si trovi in una situazione analoga, tra due tavoli pieni di cibo e bevande[1]. Non ci dirigeremo forse subito verso uno dei due tavoli?”[2]

Per comprendere questo paradosso, è molto bene esplicitarne le premesse di fondo, cosa che non fa l’autore del libro da cui abbiamo tratto la seguente formulazione dell’antico rovello.

Lo scialle giallo – Storia della prostituzione – Braun Lasse

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La storia della prostituzione è una delle vicende più interessanti e meno studiate dalla storiografia professionale. Ciò, per diversi motivi. In primo luogo, sebbene essa sia la testimonianza di una parte importante della componente sociale, attraverso la quale si può capire meglio la natura umana nella relazione con il sesso, essa non compare in primo piano nelle vicende storiche rilevanti. Ammesso e non concesso che i grandi personaggi storici si siano mai avvalsi di prostitute, come personaggi di mediazione o come persone capaci di aver su di loro una certa influenza, ciò non sarebbe notato volentieri da nessuno. Infatti, è un fatto recente l’ammissione di certi politici alla loro attiva partecipazione a certi menage.

Zenone di Elea – Vita e opere

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Consigliamo – Percorso di filosofia antica


Vita

Se di qualche presocratico si ha qualche cenno biografico, così non è per Zenone di Elea del quale si sa solo che fu amico e discepolo di Parmenide, rispetto al quale era di venticinque anni più giovane. In base a ciò la sua vita si può datare tra il V secolo a.C., si può supporre che nacque attorno al 490-480, date sino ad un certo punto indicative.

Scrisse un’opera di cui abbiamo cinque frammenti e questa, a differenza che il trattato di Parmenide, era in prosa.