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Categoria: Filosofia Medioevale

Pasquale Vitale – Filosofia Medievale

Filosofia Medievale. Storie, opere e concetti. I saperi fondamentali che hanno plasmato la società occidentale (Diarkos)

Al fine di rivelare i fondamenti della società occidentale moderna, sviscerandone le basi di pensiero per comprenderne a pieno l’essenza, è buona norma far poggiare i propri sforzi di studio sui grandi nomi della trattatistica filosofica medievale. Una prospettiva compendiale del settore della medievalistica, puramente filosofica, richiede di concentrare le principali teorizzazioni di pensatori diversi, anche piuttosto distanti nel tempo e nello spazio, al fine di rivelare una soggiacente base comune concorrente alla formazione, in diacronia, del pensiero occidentale.

Alcune riflessioni sui Tarocchi

È opinione diffusa che, nel migliore dei casi, i Tarocchi non siano che una curiosità, e, nel peggiore dei casi, un sistema divinatorio sfruttato dai furbetti a discapito dell’incolto o del credulone. Come suggerisce lo stesso significato che al termine ‘tarocco’ è stato assegnato nel tempo (falso, contraffatto), la pratica della lettura delle carte non sarebbe che una procedura permeata da un’aurea di mistero per raccontare, impunemente e sotto compenso, menzogne belle e buone.

L’apogeo della cultura cristiana: la patristica

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Gli anni che vanno dalla metà del secolo IV d.C. fino al sacco di Roma da parte di Odoacre (476 d.C.) sono gli anni di massima fioritura del pensiero cristiano delle origini: è il cosiddetto secolo d’oro per la produzione di testi sacri, che distanziano gli altri sia per la qualità formale dell’opera sia per la loro ricchezza contenutistica. Oltretutto si faranno carico di un grande compito: divulgare con semplicità il messaggio religioso cristiano. I Padri della Chiesa, così chiamati gli scrittori cristiani di questo periodo, furono in diversi ma Ambrogio, Girolamo, Agostino furono gli autori maggiormente significativi. Ci sono poi due minori (Rufino e Sulpicio Severo).

Ambrogio nacque fra il 339 e il 340 d.C. a Treviri, una delle principali città della regione germanica, nella quale il padre risiedeva per occupare la carica di prefetto del pretorio della Gallia.

Dante Alighieri – Vita e pensiero oltre la Divina Commedia

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…per dare ad intendere che questo amore era quello che in quella nobilissima natura nasce, cioè di verità e di vertude, e per ischiudere ogni falsa oppinione da me, per la quale fosse sospicato lo mio amore essere per sensibile dilettazione.

Dante

Bonaventura – Vita e pensiero

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Vita

Bonaventura nacque a Bagnoreggio, vicino a Viterbo, nel 1217. Studiò con Alessandro di Hales. Si trasferì a Parigi e lì studiò e divenne bacelliere biblico, carica che mantenne dal 1248 al 1250. Nel 1257 divenne ministro generale dell’ordine francescano, del quale era membro dall’età di diciotto anni. Divenne, in seguito, maestro di teologia nel 1259. Compì numerosi viaggi in Europa e nel 1265 riprese i contatti con il mondo universitario parigino dopo un lungo allontanamento. Diventa cardinale nel 1273 e muore nel 1274 a Viterbo, dove ancora si trovano le sue spoglie.

Ruggero Bacone – Vita e Opere

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Vita

Come per altri filosofi medioevali, le informazioni biografiche su Ruggero Bacone sono scarse ed inattendibili. Pare che Ruggero Bacone sia nato nel 1214, studiò a Parigi e si recò ad Oxford solo in un momento successivo. Tra il 1240 e il 1247 insegna a Parigi. Nel 1250 entra nell’oridne francescano ma presto si trova in condizioni a lui non soddisfacenti. La vita monastica gli si presenta come un ostacolo allo studio.

Nel 1256 il papa Innocente VI gli chiedere di stendere un programma di riforma degli studi ma il pontefice massimo morì quando l’opera non era ancora conclusa e per ciò la riforma non fu portata a termine. Scrive le sue opere più importanti anche riprendendo il pensiero di Grossatesta: Opus maior, opus minor, opus tertior.

Morì in prigione nel 1292, segregato per l’anticonformismo alle dottrine canoniche. Continuò a scrivere vino alla morte.

Averroè – Vita e Opere

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Vita

Averroè nacque nel 1126 a Cordova, lì studiò diritto, medicina, filosofia e astronomia. Era un membro di una delle famiglie più ricche ed importanti della città, venne chiamato dalla corte a Marrakech e professò l’attività di medico. Nel 1196 i suoi scritti, in contrasto con alcune correnti teologiche e per aperte dichiarazioni di predilezione e autonomia della filosofia, vennero bruciate e Averroè fu rinchiuso in carcere. Solo nel 1198 venne scarcerato ma sfortunatamente per lui, quello fu anche l’anno della sua morte.

Anselmo d’Aosta – Vita e Opere

https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:A_Chronicle_of_England_-_Page_118_-_Anselm_Made_Archbishop_of_Canterbury.jpg

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Vita di Anselmo d’Aosta

Durante il medioevo alcuni chierici andavano di città in città per diffondere la parola di Dio oppure erano dei letterati, teologi o filosofi costretti a dirigersi in centri diversi dalla loro città natale per potersi confrontare apertamente su temi di difficile fruizione. Questo ruolo dell’intellettuale vagabondo è ricoperto da moltissimi filosofi nel medioevo, tra cui Anselmo d’Aosta. Con Anselmo non ci troviamo di fronte a un teologo come oggi s’è soliti indicare, infatti, la teologia razionale sarà materia di “riflessione rigorosa” a partire dalla canonizzazione della riflessione da parte di Tommaso d’Aquino. Anselmo nacque ad Aosta nel 1033, fu discepolo di Lanfranco di Pavia e si trasferì nell’abbazia benedettina di Beck in Normandia. Qui compose le sue opere più importanti. Strinse amicizia con l’allora arcivescovo di Canterbury al quale successe nel 1091. In questo ultimo periodo ebbe difficili rapporti con il Potere inglese sull’argomento centrale in quel tempo: la lotta per le investiture. Morì nel 1109 a Canterbury.

Alberto Magno – Vita e opere

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Vita

Alberto Magno nacque nel 1206 a Laningen, studiò a Bologna e a Padova. Nel 1228 divenne lettore a Colonia; nel 1240 fino al 1248 lo fu a Parigi. Nel 1223 entrò a far parte dell’ordine domenicano. Nel 1248 fondò a Colonia uno studio generale. Nel 1256 viene invitato dal papa Alessandro VI ad Anagni per una disputa sull’intelletto. Tra il 1257 e il 1260 insegnò a Colonia. Fu forse a Roma nel 1260 con Tommaso d’Aquino. Scrisse un gran numero di opere su di diversi argomenti: fisica, logica, e metafisica peripatetica, sulla morale, sull’etica, commento alle sentenze e una summa teologica.