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Autore: Wolfgang Francesco Pili

Sono nato a Cagliari nell’aprile del 1991. Ho da sempre avuto nelle mie passioni, la vita all'aria aperta, al mare o in montagna. Non disdegno fare bei trekking e belle pagaiate in kayak. Nel 2010 mi diplomo in un liceo classico di Cagliari, per poi laurearmi in Lettere Moderne con indirizzo storico sardo all'Università degli studi di Cagliari con un'avvincente tesi sulle colonie penali in Sardegna. Nel bimestre Ottobre-Dicembre 2014 ho svolto un Master in TourismQuality Management presso la Uninform di Milano, che mi ha aperto le porte del lavoro nel mondo del turismo e dell'accoglienza. Ho lavorato in hotel di città, come Genova e Cagliari, e in villaggi turistici di montagna e di mare. Oggi la mia vita è decisamente cambiata: sono un piccolo imprenditore che cerca di portare lavoro in questo paese. Sono proprietario, fondatore e titolare della pizzeria l'Ancora di Carloforte. Spero di poter sviluppare un brand, con filiali in tutto il mondo, in stile Subway. Sono stato scout, giocatore di rugby, teatrante e sono sopratutto collaboratore e social media manager di questo blog dal 2009... non poca roba! Buona lettura

Situazione politica in Europa nei decenni precedenti alla prima guerra mondiale

GoShow, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

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FRANCIA

La Francia, lo stato con più democratico del tempo, era alle prese con un gruppi di nazionalisti esasperati. I focolai di rivolta nazionalistica, così costanti nella storia francese, si tramutarono presto in rivolte antisemite, ad iniziare con il famoso caso Dreyfus. Nel 1899 l’esito delle elezioni fu favore alla coalizione dei repubblicani. Questi ebbero modo di prendersi le loro rivincite sui nazionalisti e sui filoclericali, consolidando una Francia laica. Sempre nel 1899 nasce il movimento dei radicali e si ebbe la separazione fra stato e chiesa. Poco prima dello scoppio della guerra ci fu la ripresa dei moderati di destra con il loro esponente Raymond Poincarè.

La base della biblioteconomia – Le cinque leggi di Ranganathan

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Consigliamo Biblioteconomia – Le cinque leggi di Ranganathan e Le biblioteche in Italia


La biblioteconomia è una scienza che studia l’organizzazione e il funzionamento di un determinato tipo di biblioteca in tutti i suoi contesti, dall’amministrazione di essa, alla catalogazione di ogni volume e documento presente, dalla conservazione al restauro dei libri, ecc. All’interno della biblioteconomia troviamo delle sotto aree che possiamo raggruppare nella bibliografia e nella bibliologia.

Il caso Dreyfus, Raymond Poincarè, la politica francese durante la fase della Terza repubblica. Cenni sul trattato di Versailles del 1919

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Negli ultimi decenni dell’800 la Francia aveva compiuto progressi sostanziali sulla strada della democrazia. Tuttavia le istituzioni repubblicane continuavano ad essere oggetto di contestazioni che spesso prendevano la forma di un esasperato nazionalismo tendente al bonapartismo: Napoleone non verrà mai dimenticato da nessuno, i francesi gli tributeranno sempre un posto importante nella loro memoria storica. Un esempio di questo forte nazionalismo fu evidente qualche anno prima con il cosiddetto caso Boulanger, in cui un generale in fama di repubblicano, Georges Boulanger, si mise a capo di un vasto ed eterogeneo movimento che invocava una riforma delle istituzioni in senso autoritario e antiparlamentare. Isolati episodi come questo furono frequenti, ma tutti venivano comunque ridimensionati nell’importanza. Altre volte le contestazioni arrivavano dal movimento clericale contro il laicismo della classe dirigente: fu proprio in Francia che nacque l’idea dello stato laico. Altre volte ci furono rivolte antisemite.

Storia, struttura e organizzazione delle biblioteche italiane dall’unità ad oggi

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Consigliamo Biblioteconomia – Le cinque leggi di Ranganathan


La storia delle biblioteche in Italia rimane un argomento abbastanza complesso per via delle enormi diversità e tipologie che sussistono fra esse e che si sono susseguite nei decenni: per affrontare al meglio il percorso storico di queste è necessario prima fissare una catalogazione di tutte le varie tipologie presenti oggi in Italia, per poi arrivare ad analizzare come erano precedentemente strutturati i sistemi bibliotecari nazionali.

Oggi in Italia sono presenti sul territorio sei tipi di biblioteche, diverse per genere, suddivise a loro volta in biblioteche nazionali e in biblioteche di ente locale.

Breve contestualizzazione storica su Karl Marx e “Il Capitale”

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Consigliamo Marx il comunismo e il totalitarismo di sinistra


Quando all’inizio del 1848 Marx ed Engels pubblicarono il Manifesto dei comunisti non solo gettarono le basi per una nuova concezione del socialismo, ma stilarono di fatto un programma rivoluzionario a breve scadenza per i proletari di tutta l’Europa. Gli stessi fallimenti dei moti del ’48 portarono Marx all’esilio a Londra e ad una riprogrammazione dei suoi punti rivoluzionari.

La biblioteca – Definizione e storia

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Consigliamo Biblioteconomia – Le cinque leggi di Ranganathan e Le biblioteche in Italia


Il termine biblioteca deriva dal greco “βιβλιο- ϑήκη”, βιβλιο è infatti il termine greco che indica “libro”, mentre ϑήκη indica “un luogo di deposito”. I βιβλιοϑήκαι erano per gli autori classici i mobili in cui libri venivano collegati. Nei secoli questi luoghi di raccolta sono divenuti sempre più grandi fino a divenire delle vere biblioteche moderne. Quindi in ultima analisi la biblioteca è un luogo dove si custodiscono, in maniera diversa, come vedremo, tomi e libri di tutti i generi per una consultazione al piccolo, al medio o al vasto pubblico, com’è stato nelle varie epoche in modi diversi. Importante sottolineare la differenza fra libreria e biblioteca: il primo è un luogo di “mercato” dove comprare i libri per poter sviluppare una biblioteca privata, il secondo invece come detto è un luogo di conservazione. In quest’epoca di digitalizzazione del libro il ruolo delle librerie e delle biblioteche è sempre più importante: il rischio di perdere nozioni attraverso la digitalizzazione della carta è sempre più forte, tanto che, aumentano via via di numero le biblioteche digitali, autorizzate e non, dove poter consultare libri direttamente online, scoraggiando la nascita e lo sviluppo di nuove case editrici e di conseguenza di librerie.

Stalin e il cinema: pratiche e memorie dello stalinismo nella cinematografia sovietica e post sovietica, attraverso l’analisi dei film La caduta di Berlino (1949) e Quando volano le cicogne (1957).

Per poter affrontare una sincera analisi di questi due film targati URSS, è prima doveroso e necessario fare una scheda accurata di entrambi per poi trovarne somiglianze e divergenze critiche, accennando ai due registi che hanno firmato queste importanti pellicole cinematografiche che ci tramandano quale fosse la visione, distorta dalla propaganda dittatoriale nel primo film, oppure contorta e rivisitata dalla visione chrusceviana nel secondo film, dello stalinismo stretto e delle vicende che caratterizzarono la seconda guerra mondiale, con le sue atroci sofferenze, vissute specialmente dalle donne, come avremo modo di analizzare nelle schede dei due film.

Storia della geografia medievale e moderna

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Consigliamo Storia della Geografia Antica e Friederich Ratzel


Come abbiamo avuto modo di leggere nell’articolo sulla geografia antica, le numerose conoscenze apprese nell’epoca di maggiore fioritura dell’ellenismo, nei floridi circoli alessandrini, andarono perse con l’inizio dell’epoca altomedievale: cosa succedette di preciso?

Con la fine dell’impero romano, nel 476 d.C., tutte le grandi opere che erano state partorite dal genio di scienziati e stimati pensatori, andarono in gran parte perdute per via del fatto che all’epoca non era ancora stata istituita la figura importante dell’amanuense che, infatti, comparirà proprio in epoca medievale per sanare quella lacuna che era stata propria dei secoli precedenti. Un esempio per tutti: nelle conoscenze geografiche e negli scritti di Tolomeo veniva riscontrata la conoscenza dell’arcipelago delle Canarie che verrà del tutto persa fino al 1336 quando Nicoloso da Recco e Lancelotto Malocello, i due scopritori “ufficiali” dell’arcipelago, non avranno modo di comunicare al mondo la loro esistenza. Ancora più emblematico è il caso di Costantino di Antiochia: egli era un mercante bizantino, noto con il nome di Cosma Indicopleuste, “navigatore indiano”, aveva effettuato un lungo viaggio che lo portò a scoprire l’India nel 520 d.C.; egli rifiutava apertamente le idee tolomaiche e andava predicando il fatto che la terra fosse una enorme isola piana rettangolare. Decisamente un passo indietro rispetto alle prestigiose scoperte dell’epoca ellenistica di Tolomeo  e prima ancora del centro di studio dei pitagorici. Ma si possono fare anche tanti altri di questi simili esempi.

Storia della geografia antica

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Consigliamo Storia della Geografia Antica e Friederich Ratzel


La prima descrizione del mondo conosciuto fu scritta nel VI-V secolo a.C. da Ecateo di Mileto, il quale suddivise la sua opera in due parti: Europa e Asia. Questa opera andava integrandosi ad una precedente rappresentazione della Terra vista da Anassimandro, oggi andata perduta. Molto probabilmente l’opera di Ecateo fu fonte di ispirazione letteraria e storica per l’opera più nota di Erodoto, vale a dire le Storie. Un grande merito di Ecateo fu quello di aver sfrondato del mito molte delle conoscenze del mondo antico: ad esempio nelle opere di Omero troviamo più volte citato un certo fiume Oceano, pieno frutto della fantasia dell’aedo greco; Ecateo si dilungherà a spiegare la sua inesistenza. Il geografo di Mileto fu il primo ad utilizzare il termine “delta” per indicare la fine di un fiume, citando quello del Nilo, dove era stanziata la popolazione egiziana.

Il paradiso non è più qui. Pugliese A..

Non un Georges Simenon, non un Ellery Queen, non un Stanley Gardner, né un S.S. Van Dine. Più semplicemente, senza dover richiamare i grandi “giallisti”, un Andrea Pugliese, scrittore genovese, già pubblicato dalla FBE edizione in Persone smarrite (2005), Mangia! (2006), Neo-Conf ritratto del nuovo conformista (2006) e 100 pizzini di Bernardo P. prima di andare a letto (2007).

Andrea Pugliese sulla scia di diversi scrittori italiani come Sandrone Dazieri, Andrea Camilleri o Massimo Carlotto, scrive un romanzo in stile noir cercando di colpire l’attenzione dei lettori, con una lettura rapida, scorrevole e oserei dire scontata. Le ultime pubblicazioni, non solo della editoria italiana, ma anche di quella estera, ci hanno insegnato che il lettore (e di conseguenza lo scrittore per il perseguire dei propri interessi), preferisce leggere/scrivere un romanzo in cui ci siano le indicazioni base, con una trama non troppo complicata, protagonisti senza una grande identità e possibilmente privi di morale, il tutto condito da tre elementi imprescindibili: il sesso, la droga e la violenza… a quando l’alcol e la pedofilia?