Press "Enter" to skip to content

Autore: Giangiuseppe Pili

Giangiuseppe Pili è Ph.D. in filosofia e scienze della mente (2017). E' il fondatore di Scuola Filosofica in cui è editore, redatore e autore. Dalla data di fondazione del portale nel 2009, per SF ha scritto oltre 800 post. Egli è autore di numerosi saggi e articoli in riviste internazionali su tematiche legate all'intelligence, sicurezza e guerra. In lingua italiana ha pubblicato numerosi libri. Scacchista per passione. ---- ENGLISH PRESENTATION ------------------------------------------------- Giangiuseppe Pili - PhD philosophy and sciences of the mind (2017). He is an expert in intelligence and international security, war and philosophy. He is the founder of Scuola Filosofica (Philosophical School). He is a prolific author nationally and internationally. He is a passionate chess player and (back in the days!) amateurish movie maker.

Neoclassicismo in letteratura italiana

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Percorso di Letteratura Italiana 


Inquadramento

Periodo: 1750-1820.

Temi generali: ricerca della semplicità, naturalismo, rivisitazione dell’ideale del mito dell’origine della storia occidentale, ideale del bello apollineo proprio della Grecia classica in contrasto con i modelli “disarmonici” e “inquieti” del barocco; arte priva dell’eccesso passionale proprio dei sentimenti estremi.

Temi del Neoclassicismo letterario: scrittura misurata, descrizioni ben definite; ideali propri del mondo mito-ellenico concepito come mondo ideale.

Artisti Italiani: Parini, Monti, Cerretti, Savioli, Manzoni dell’età giovanile, Foscolo, Leopardi.

Scheda

Il movimento neoclassico fu una tendenza globale della ricerca artistica tra l’illuminismo e il romanticismo europeo. La sua influenza si avverte dalle arti letterarie (Foscolo, Manzoni) alle arti musicali (Mendelssohn), comprendendo tutto lo spettro dell’arte dell’epoca. In generale, non si tratta di un movimento a sfondo ideologico programmatico, come l’Arcadia o come le avanguardie degli inizi del XX secolo; esso è più un’ispirazione globale, una ricerca estetica generale. In tutta l’Europa nel periodo tardo illuministico si assiste alla riscoperta e rivitazione del bello apollineo della Grecia antica, una delle tendenze della cultura occidentale radicata sin dagli albori del nostro patrimonio culturale consapevole, come avrebbe detto Nietzsche nel sul La nascita della tragedia.

Un paradosso per lo storicismo – Il futuro è imprevedibile

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Popper e le fonti della conoscenza di Francesco Margoni


Argomento storicista

Tesi – Storicismo 1 (T1): l’evoluzione sociale è prevedibile (ogni evento sociale E vale la proprietà essere prevedibile per un soggetto S, P(E,S)).

Tesi – Storicismo 2 (T2): posto T1, allora il futuro sociale al tempo t2 è prevedibile al soggetto S sulla base delle conoscenze sociali disponibili a S al tempo t1, dove il tempo t1 è precedente al tempo t2.

Tesi – Storicismo 3 (T3): per generalizzazione della T2, ogni evento sociale E al tempo t2 è prevedibile per ogni S solo se S al tempo t1 possiede le conoscenze necessarie e sufficienti per prevedere lo sviluppo degli eventi sociali.

Tesi – Storicismo 4 (T4): per (T2) e (T3), il futuro sociale è prevedibile per il soggetto S al momento presente.

Giuseppe Parini

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Percorso di Letteratura Italiana 


Vita

Parini nasce a Como nel 1729 e muore a Milano nel 1799. Egli appartiene ad una famiglia del ceto più basso, ma che si operò in ogni modo per finanziare i suoi studi a Milano, allora centro dell’illuminismo italiano, insieme a Napoli. Nel 1754 prende gli ordini sacerdotali per poter usufruire di una rendita, la cui condizione di eredità era proprio quella di prendere gli ordini. Parini guadagna la vita lavorando come precettore di famiglie nobiliari. Frequentando i caffè milanesi, circoli culturali di allora frequentati dagli intellettuali, discute e fa proprie le idee dell’illuminismo italiano. Nel 1768 ottiene la direzione del giornale La gazzetta di Milano, e nel frattempo lavora nelle scuole. Nel 1752 esordisce con poesie, strutturate su modelli cinquecenteschi, con chiaro riferimento al gusto arcadico. Nel 1796 è costretto a interrompere diverse sue attività, per via dell’invasione napoleonica.

Carlo Goldoni – Poetica e Tematiche

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Percorso di Letteratura Italiana 


Vita

Carlo Goldoni nasce a Venezia nel 1707 e muore a Parigi nel 1783. Studia a Perugia e poi a Rimini. Nel 1721 fugge su una barca di teatranti attratto dalla loro vita avventurosa. Nel 1723 si iscrive in giurisprudenza ma viene espulso per aver scritto una satira. Segue il padre in varie città italiane. Alla morte del padre si laurea in legge nel 1731. Si sposa con Nicoletta Connio nel 1736. Inizia la professione di avvocato a Venezia, prima che si trasferisse a Milano, costretto a ripararvi per via di un intrigo amoroso. Lavora come scrittore per una compagnia teatrale a Venezia fino al 1743. Si esercita in composizioni eterogenee ma i lavori più riusciti risultano quelli comici. Per debiti contratti dal fratello è costretto a riparare a Pisa e lì vi rimane per quattro anni, dal 1744 al 1748 e, per sopravvivere, esercita la professione di avvocato. Nel 1748 torna a Venezia e firma un contratto quadriennale per lavorare al teatro sant’Angelo. Dal 1748 al 1753 le commedie di Goldoni impongono la “riforma del teatro”, così chiamata dai libri di testo. Nel 1762 Goldoni si reca a Parigi, stanco delle continue critiche sollevategli dai suoi conterranei.

La nave degli schiavi – Torkild Hansen

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – il capolavoro di Hansen Arabia Felix


Vivere è incontrarsi e tornare a dividersi

Hansen

La nave degli schiavi è il secondo libro della trilogia sulla schiavitù scritto da Thorkild Hansen. Non si tratta di un libro di storia ma di un libro sulla storia, su una delle vicende più inumane di tutta l’umanità. L’opera ha una struttura bipartita, che alterna ai resoconti narrativi storicamente antecedenti alla contemporaneità, il reportage sul viaggio compiuto dall’autore sulla stessa linea che veniva compiuta dalle navi negriere danesi. Come l’autore ripercorre ogni singolo miglio, viene narrato ogni avvenimento di quanto capitava nelle navi-galere danesi, in tutto simili alle altre, che trasportavano il “carico vivo”, come veniva chiamato allora, dalle coste dell’Africa centro-occidentale alle Indie Occidentali, cioè l’America.

Illuminismo nella letteratura italiana

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – L’illuminismo secondo Immanuel Kant


Inquadramento

Periodo: 1688-1789.

Autori: Voltaire, Diderot, Kant, Herder, Lessing, Condillac, Swift, Johnson, Fielding, Gavani, Pagano, Verri, Beccaria.

Opere: Articoli di giornali, saggi, trattati, romanzi filosofici.

Temi: Cosmopolitismo, centrilità della ragione, interesse scientifico, esotismo, fiducia nella forza dell’uomo, gusto per il piacere, estetica relativa al piacere.

Stile: Lineare, amore per la chiarezza e la precisione ed essenzialità stilistica.

Scheda

L’illuminismo è il periodo culturale che investe gran parte dell’Europa dal 1688, data della rivoluzione inglese, al 1789, anno della rivoluzione francese, di cui l’illuminismo fu l’anticipazione culturale, politica e filosofica. Il movimento illuminista fu irradiato in tutta Europa dalla Francia, il Paese europeo nel quale la corrente culturale in questione viene esplicitata e maggiormente promossa dall’elite culturale. Tuttavia, il movimento illuminista è grandemente debitore al pensiero empirista-liberale inglese, i cui massimi esponenti furono John Locke e David Hume. In particolare quest’ultimo fu in contatto con i suoi colleghi d’oltremare.

Arcadia – Letteratura e Teoria

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Percorso di Letteratura Italiana


Inquadramento

Periodo: 1690-1700.

Temi: opposizione programmatica al barocco, esigenza di spontaneità e naturalezza, classicismo, riferimento ideale alla Grecia antica e alla poesia di Dante, petrarchismo, moderato realismo.

Scheda

L’arcadia fu la prima accademia di rilievo in tutto il territorio italiano, allora ancora diviso in molti staterelli. Essa venne fondata da un insieme di letterati eterogenei per formazione, tutti, però, accomunati dalla volontà di rottura col gusto barocco. In questa necessità di cesura col recente passato risiede la motivazione della scelta del nome. che si richiama esplicitamente alla classicità. Per le stesse ragioni, l’organizzazione peculiare dell’accademia si riallaccia, indirettamente, all’intento programmatico di rottura col barocco: ogni membro dell’Arcadia aveva un nome di un pastore greco, ogni nome ufficiale, infatti, rimandava alla grecità, patria del pensiero “classico” per antonomasia.

Commedia dell’arte

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Carlo Goldoni


Inquadramento

Periodo: 1600-1700.

Temi: Gusto dell’avventuroso, improvvisazioni su canovacci, maschere.

Scheda

La commedia dell’arte è il raccordo tra la commedia rinascimentale la cui forma è debitrice della commedia classica plautina. Il nome “commedia dell’arte” è dovuto agli attori che la inscenavano: questi erano attori professionisti e si specializzavano nella rappresentazione di un particolare carattere, strutturato su una “maschera”, la quale era un particolare personaggio dotato di particolari peculiarità caratteriali specifiche. Gli attori, salvo alcuni, recitavano vestiti in modo peculiare, col volto coperto dalla loro maschera. Ogni maschera aveva una serie di qualità morali del tutto specifiche, che lo spettatore era capace di intuire immediatamente vedendola. In questo senso, la commedia dell’arte sarebbe una struttura scenica e scritturale decisamente rigida , se non fosse che ogni attore aveva un certo margine di libertà per improvvisare.

Scacchi e Psicologia – Stefano Vezzani

Iscriviti alla Newsletter!


Il libro Scacchi e Psicologia di Stefano Vezzani tratta i diversi aspetti che caratterizzano la mente degli scacchisti da un punto di vista psicologico, in particolare, dal punto di vista della psicologia cognitiva, una disciplina che intende investigare sui fondamenti della cognizione dei soggetti umani. Il lavoro in questione non intende essere di genere prescrittivo, ma solo di tipo descrittivo: in altre parole, non compaiono delle analisi volte a mostrarci come gestire la nostra mente durante l’attività agonistica e il nostro sforzo fisico nel momento in cui ci battiamo contro il nostro avversario. D’altra parte, come un buon lavoro scientifico deve essere, Scacchi e psicologia non considera neanche i problemi di tipo normativo, cioè fornire definizioni a priori esaurienti su una particolare sfera del gioco e del giocatore, ma intende analizzare i fenomeni psicologici inerenti agli scacchi attraverso un preciso metodo scientifico, metodo che vienelasciato intravedere da Vezzani dal numero e dalla conoscenza di articoli di psicologia (e non solo), citati sempre in modo molto pertinente, in modo tale che molti problemi importanti del mondo scacchistico in senso lato, vengono, se non risolti, quanto meno ben chiariti e le tesi vengono sempre supportate da dati scientifici non controversi.