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Fui subito colpito dalla quantità di giovani inglesi sparpagliati in giro; tutti ben vestiti, tutti con l’aria un po’ affamata e tutti intenti a parlare con voce bassa e seria ad americani solidi e prosperosi. Ero certo che stavano vendendo qualcosa: azioni o assicurazioni o automobili. Per lo meno erano consapevoli fino all’angoscia dello scialo di denaro lì attorno e persuasi che quel denaro sarebbe diventato loro in cambio di qualche parola pronunciata nel tono giusto.
Scott Fitzgerald
Il grande Gatsby è un romanzo di Scott Fitzgerald pubblicato per la prima volta negli USA nel 1925, divenne rapidamente un fenomeno di massa e si impose alla critica quasi unanimemente. Il romanzo narra la storia di un oscuro ricco americano, Jay Gatsby, e di vari intrecci amorosi che vedono coinvolti i personaggi principali del romanzo, Nick Carraway, Daisy e Tom Buchanan e Jordan Baker.
Nick Carraway conosce Jay Gatsby come la maggioranza: ad una festa della società bene disposta dallo stesso Gatsby, il quale aveva come abitudine e prerogativa quella di organizzare simili eventi mondani. Nick scopre assai presto che tutti i partecipanti delle feste di Gatsby non soltanto non conoscevano l’organizzatore, ma assai spesso non si conoscevano tra loro. Nessuno conosceva nessuno e così le feste diventavano l’occasione per affogare la solitudine dei singoli in grandi baldorie a base di alcol e flirt più o meno inconcludenti. In simili circostanze molto spesso gli avvenimenti premiavano i partecipanti con momenti assai poco edificanti: “Mi guardai attorno. Quasi tutte le donne rimaste stavano litigando con uomini che si diceva fossero i loro mariti. Perfino il gruppo di Jordan, il quartetto di East Egg, si scisse per dissensi. Uno degli uomini parlava con strana intensità a una giovane attrice, e la moglie di lui dopo aver tentato di affrontare la situazione con un sorriso dignitoso e indifferente ebbe un collasso e decise di ricorrere ad attacchi laterali: gli compariva improvvisamente accanto a intervalli come un diamante sprizzante collera e gli sibilava all’orecchio: “L’hai giurato”.[1] Le feste erano principalmente frequentate da donne, più o meno allegre, più o meno forzatamente felici.
La luna è tramontata – John Steinbeck
22 Giugno, 2014
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La luna è tramontata è un romanzo breve (o racconto lungo) del premio nobel John Steinbeck nel 1962. Il libro è ambientato in un piccolo villaggio della Norvegia invaso da una forza di occupazione tedesca, aiutata dall’attività di un traditore, Corell. Il comandante delle forze di occupazione è il colonnello Lanser, il quale è subito consapevole del fatto che la conquista del piccolo villaggio, villaggio in cui si estrae carbone e che deve essere estratto, è lungi dall’essere ultimata. La natura della guerra è sempre la stessa e Lanser ne è ben consapevole. Egli ha combattuto la grande guerra e conosce assai bene i problemi della guerra e la natura della pace. Il sindaco della piccola città, Orden, è un uomo di saldi principi, unito in amicizia al dottor Winter. Lanser ha uno staff di uomini diversi: