La conferenza sarà tenuta in ALDAI in via Larga 31 – Milano nella sala Viscontea in ore 17.30-19.30. Il tema della discussione consiste nel mettere…
...all we need is philosophy
La conferenza sarà tenuta in ALDAI in via Larga 31 – Milano nella sala Viscontea in ore 17.30-19.30. Il tema della discussione consiste nel mettere…

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Ti interessa la filosofia degli scacchi? Un mistero in bianco e nero – La filosofia degli scacchi!
La Novella degli scacchi è un’opera dello scrittore austriaco Stefan Zweig. Si tratta di un racconto in cui l’elemento centrale è lo scontro tra due personalità antitetiche: un rozzo campione di scacchi totalmente privo di immaginazione contro un avvocato di buona educazione il cui gioco è fondato sulla sua capacità visionaria.
La vicenda è ambientata durante un viaggio in transatlantico, in cui il narratore in prima persona, semplice spettatore degli eventi, incontra il campione del mondo, Mirko Czentović. La novella può essere partizionata idealmente in quattro parti: (1) viene considerata la personalità del campione del mondo incarica, Czentović; (2) dopo un intermezzo in cui alcuni giocatori si confrontano con il campione, giunge l’antagonista di Czentović; (3) l’antagonista (il cui nome non è presentato se non come B.) racconta la sua storia e in fine (4) si svolge la partita tra il dott. B. e Czentović.
15.11.2014
Ore 19:00. Presentazione del libro Piacere, Scacchi! da parte dell’autore Sergio Pagano.
Ore 19:35. Discussione Scacchi e pugilato, un binomio azzeccato? tenuta da Volfango Rizzi.
Philosophia perennis. Platone e l’aporetica linguistica: Federico Croci: “Il nome della cosa. Il problema del linguaggio nella filosofia di Platone” – Giangiuseppe Pili: “I problemi…

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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!
Abstract
A philosophy of war del filosofo inglese Alexander Moseley, autore di alcuni articoli sulla influente Internet Encyclopedia of Philosophy, è una delle poche opere filosofiche dedicate esclusivamente alla guerra. L’opera è edita nel 2002 e rimane ancora uno dei pochi esemplari di filosofia applicata alla guerra. Nonostante Moseley cerchi di rimanere fedele al suo proprio imperativo di non tratteggiare la guerra da un punto di vista morale, egli, come vedremo, in realtà è profondamente impegnato nella difesa di una peculiare prospettiva antropologica, capace di fondare una forma radicale di pacifismo. Tale visione antropologica difende l’idea che l’uomo sia libero di scegliere in base alle sue proprie idee, le quali sono determinate dal contesto storico-ambientale, ma non sono tali da annullare la sua volontà, il cui libero arbitrio è il baluardo che garantisce la libertà stessa. Moseley, poi, cerca di portare argomenti economici e sociali a favore della pace, la cui razionalità si impernia attorno al riconoscimento della superiorità della cooperazione, collaborazione e integrazione sia tra singoli esseri umani che tra gruppi sociali.
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Struttura dell’articolo
Bibliografia citata
E’ online il terzo numero (Vol.2, Num.2, 2014) della Rivista Italiana di Costruttivismo, interamente dedicato alla figura di Silvio Ceccato, nel centenario della sua nascita. La…
Plank La rivoluzione dell’infinitamente piccolo è un libro di divulgazione scientifica su una delle figure principali della fisica del secolo XX, Max Plank. Il libro è strutturato in modo da considerare la figura storica, oltre che scientifica, del grande fisico tedesco. In questo senso, la figura e la biografia di Plank è particolarmente feconda per tante ragioni. Da un punto di vista scientifico, egli formulò la celebre equazione (nota appunto come equazione di Plank), considerata uno dei risultati chiave per l’elaborazione della fisica quantistica.
Da un punto di vista storico, Plank fu uno dei più grandi scienziati prima della Germania guglielmina prima della prima guerra mondiale, fu a capo di importantissimi istituti scientifici e rimase in Germania anche durante il periodo nazista e anche successivamente.
E’ uscita la nuova rivista di scacchi di Lucio Rosario Ragonese, scaricabile gratuitamente anche in SF2.0!: Rivista Scacchi 44. Una buona lettura e sempre ottimi temi…
Il vecchio e il mare – Ernest Heminway
2 Novembre, 2014
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Il vecchio e il mare è un romanzo breve di Ernest Heminway apparso per la prima volta nel 1952 e vincitore del premio Pulitzer. La trama è piuttosto semplice: un vecchio pescatore ormai perseguitato dalla sfortuna (non pescava un pesce da ottanta giorni) è assistito da un giovane allievo, il quale imparò a pescare dall’anziano. Al principio, il giovane non solo sfama e aiuta il vecchio, ma gli procura delle buone esche. Il vecchio rifiuta l’aiuto del giovane, il quale deve continuare la sua strada da solo: dotato di una sua peculiare fortuna, il giovane viene sconsigliato dalla famiglia di seguire ancora il vecchio, ormai improduttivo per il benessere economico del giovane e del suo nucleo familiare.
Il vecchio così parte in solitario in una barca a remi ma dotata di una vela. Egli sa che la fortuna va e viene. Infatti dopo poco tempo abbocca un pesce le cui dimensioni sono importanti. Inizia così una sfida in cui preda e predatore saranno legate indissolubilmente e il cui termine non potrà lasciare identiche entrambe le parti.