Philosophia perennis. Platone e l’aporetica linguistica: Federico Croci: “Il nome della cosa. Il problema del linguaggio nella filosofia di Platone” – Giangiuseppe Pili: “I problemi…
...all we need is philosophy
Philosophia perennis. Platone e l’aporetica linguistica: Federico Croci: “Il nome della cosa. Il problema del linguaggio nella filosofia di Platone” – Giangiuseppe Pili: “I problemi…
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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!
Abstract
A philosophy of war del filosofo inglese Alexander Moseley, autore di alcuni articoli sulla influente Internet Encyclopedia of Philosophy, è una delle poche opere filosofiche dedicate esclusivamente alla guerra. L’opera è edita nel 2002 e rimane ancora uno dei pochi esemplari di filosofia applicata alla guerra. Nonostante Moseley cerchi di rimanere fedele al suo proprio imperativo di non tratteggiare la guerra da un punto di vista morale, egli, come vedremo, in realtà è profondamente impegnato nella difesa di una peculiare prospettiva antropologica, capace di fondare una forma radicale di pacifismo. Tale visione antropologica difende l’idea che l’uomo sia libero di scegliere in base alle sue proprie idee, le quali sono determinate dal contesto storico-ambientale, ma non sono tali da annullare la sua volontà, il cui libero arbitrio è il baluardo che garantisce la libertà stessa. Moseley, poi, cerca di portare argomenti economici e sociali a favore della pace, la cui razionalità si impernia attorno al riconoscimento della superiorità della cooperazione, collaborazione e integrazione sia tra singoli esseri umani che tra gruppi sociali.
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Struttura dell’articolo
Bibliografia citata
E’ online il terzo numero (Vol.2, Num.2, 2014) della Rivista Italiana di Costruttivismo, interamente dedicato alla figura di Silvio Ceccato, nel centenario della sua nascita. La…
Plank La rivoluzione dell’infinitamente piccolo è un libro di divulgazione scientifica su una delle figure principali della fisica del secolo XX, Max Plank. Il libro è strutturato in modo da considerare la figura storica, oltre che scientifica, del grande fisico tedesco. In questo senso, la figura e la biografia di Plank è particolarmente feconda per tante ragioni. Da un punto di vista scientifico, egli formulò la celebre equazione (nota appunto come equazione di Plank), considerata uno dei risultati chiave per l’elaborazione della fisica quantistica.
Da un punto di vista storico, Plank fu uno dei più grandi scienziati prima della Germania guglielmina prima della prima guerra mondiale, fu a capo di importantissimi istituti scientifici e rimase in Germania anche durante il periodo nazista e anche successivamente.
E’ uscita la nuova rivista di scacchi di Lucio Rosario Ragonese, scaricabile gratuitamente anche in SF2.0!: Rivista Scacchi 44. Una buona lettura e sempre ottimi temi…
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Il binomio scacchi e matematica ha molto fascino, specialmente in questi ultimi tempi recenti, per ragioni eterogenee. E’ possibile considerare la relazione tra gli scacchi e la matematica da punti di vista anche molto diversi: gli scacchi applicati alla matematica, la matematica applicata agli scacchi, prospettive e problemi di scacchi e matematica uniti insieme, comunanze astratte ma importanti tra i due regni. Da un punto di vista filosofico, è indubbiamente l’ultimo punto ad essere maggiormente interessante. Ma due parole meritano di essere spese anche per le altre possibili prospettive.
Prima di procedere, non sarà fuori luogo notare che tanto gli scacchi che la matematica sono, a mio modesto avviso, due nomi per due categorie troppo vaste per riuscire a discriminare a sufficienza tutto ciò che con “scacchi” e “matematica” intendiamo, sia a livello tecnico che a livello intuitivo. Se, infatti, intendiamo la matematica come la teoria dei numeri, cioè qualcosa di abbastanza specifico, allora forse non coglieremo molte somiglianze con i finali degli scacchi. Viceversa, se con “scacchi” intendiamo esclusivamente l’insieme delle partite giocate nella storia, piuttosto che le regole del gioco catalogate dalla FIDE, allora sarà ben difficile trovare delle comunanze con “la matematica”. E’ evidente, allora, che dobbiamo approcciarci con il giusto spirito al problema, rilassare i termini e i concetti fino ad ammettere molto di quanto tecnicamente andrebbe sostanzialmente escluso.
Si dice spesso che gli scacchi e la matematica hanno molti punti di contatto. Eppure sembra che esistano anche molte differenze. Cosa si può dire, da un punto di vista filosofico? Gli scacchi sono o non sono un gioco matematico? Gli scacchi hanno qualcosa in comune con la matematica?
Scacchi e Matematica
Sabato 18 Ottobre 2014 – ore 19:15 – 21:00
Presso Circolo Culturale “I Navigli”
Via De Amicis 17 – M2 S. Ambrogio
Relatore: Giangiuseppe Pili
Locandina: Discussioni di scacchi
Abstract
La storia delle bombe atomiche e dei test nucleari merita di essere considerata a parte rispetto alla guerra fredda, se non altro perché essa continua a proseguire nonostante la fine del conflitto USA-URSS. Inoltre, la storia delle bombe atomiche merita di essere considerata a parte perché è necessario confrontarsi direttamente rispetto al problema della coscienza atomica di bobbiana memoria: comprendere la natura, la storia e i problemi delle armi atomiche dovrebbe essere un impegno civile di ogni singolo responsabile all’interno della nostra incerta contemporaneità. La cui incertezza è determinata almeno in parte proprio dalle armi strategiche.
Il vecchio e il mare – Ernest Heminway
2 Novembre, 2014
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Il vecchio e il mare è un romanzo breve di Ernest Heminway apparso per la prima volta nel 1952 e vincitore del premio Pulitzer. La trama è piuttosto semplice: un vecchio pescatore ormai perseguitato dalla sfortuna (non pescava un pesce da ottanta giorni) è assistito da un giovane allievo, il quale imparò a pescare dall’anziano. Al principio, il giovane non solo sfama e aiuta il vecchio, ma gli procura delle buone esche. Il vecchio rifiuta l’aiuto del giovane, il quale deve continuare la sua strada da solo: dotato di una sua peculiare fortuna, il giovane viene sconsigliato dalla famiglia di seguire ancora il vecchio, ormai improduttivo per il benessere economico del giovane e del suo nucleo familiare.
Il vecchio così parte in solitario in una barca a remi ma dotata di una vela. Egli sa che la fortuna va e viene. Infatti dopo poco tempo abbocca un pesce le cui dimensioni sono importanti. Inizia così una sfida in cui preda e predatore saranno legate indissolubilmente e il cui termine non potrà lasciare identiche entrambe le parti.