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Autore: Giangiuseppe Pili

Giangiuseppe Pili è Ph.D. in filosofia e scienze della mente (2017). E' il fondatore di Scuola Filosofica in cui è editore, redatore e autore. Dalla data di fondazione del portale nel 2009, per SF ha scritto oltre 800 post. Egli è autore di numerosi saggi e articoli in riviste internazionali su tematiche legate all'intelligence, sicurezza e guerra. In lingua italiana ha pubblicato numerosi libri. Scacchista per passione. ---- ENGLISH PRESENTATION ------------------------------------------------- Giangiuseppe Pili - PhD philosophy and sciences of the mind (2017). He is an expert in intelligence and international security, war and philosophy. He is the founder of Scuola Filosofica (Philosophical School). He is a prolific author nationally and internationally. He is a passionate chess player and (back in the days!) amateurish movie maker.

Il piccolo Cavaliere del Re degli Scacchi – Carlo Alberto Cavazzoni

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Considerando la mia esperienza, ti consiglio di non smettere di sognare, perché i sogni indicano la strada da percorrere, ma di accettare pur sempre la realtà.

Carlo Alberto Cavazzoni

Il piccolo cavaliere del Re degli scacchi è un libro di Carlo Alberto Cavazzoni, edito nel 2016. Si potrebbe dire che si tratti di un libro per ragazzi o, anche per più giovani. In fondo, la storia è quella di un bambino, Dario, che sogna di diventare un cavaliere. Egli è orfano di entrambi i genitori e vive con la nonna, Pina, semplice, arguta e cuoca. Tuttavia, la nonna è molto preoccupata per il futuro del piccolo, perché sogna sin troppo. Soprattutto sembra avere i sogni sbagliati: essere cavalieri costa e i soldi non ci sono. Inoltre, il cavaliere è pur sempre un uomo d’arme, cioè segue gli eserciti, asseconda i regnanti e deve sacrificare anche la vita per questo. E oltre a sacrificare la sua, estrema ratio non desiderata, la toglie agli altri.

Ma Dario non demorde. Non demorde neppure quando alla casa della nonna Pina giunge un viaggiatore stremato, uno scultore importante che andava verso Firenze. Costui sarebbe morto di freddo, se nonna Pina non l’avesse ospitato. Giorgio, così si chiamava, in cambio dell’ospitalità impartisce importanti lezioni a Dario, gli insegna a scrivere e, soprattutto, gli mostra il gioco degli scacchi.

Un sito ovvero come l’abbiamo fatto noi! La storia di Scuola Filosofica

Struttura dell’articolo

1 Introduzione

2 I prodromi e la nascita di SF1.0 (2007-2009)

3 Ascesa e caduta di SF1.0 (2010-2011)

4 Il decollo e l’assestamento (2012-2013)

5 La grande razionalizzazione: tra studi, modifiche e revisioni, l’ascesa di SF (2014-2015)

6 Uno sguardo al futuro

7 Disamina delle fonti


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Introduzione

20160708_095329“I have a dream” o per meglio dire “I have two, three or four dreams”: uno sarebbe quello di pubblicare qualcosa, ma è un “trip” più che un “dream”, almeno per il momento. Però un altro sogno potrebbe essere molto meno “sogno” di quanto non sia: fare un bel sito di filosofia.

Giangiuseppe Pili, da Lettera a Stefano Sabatini – 25.01.2008 –

Scrivere la storia di un sito internet è qualcosa di estremamente difficile, se non addirittura impossibile. Un sito internet non è solamente un fatto disincarnato, che vive di vita propria, in una sorta di mondo platonico delle idee. Un sito internet è il risultato dell’utilizzo di software che agiscono sul web e che hanno una natura materiale, come tutte le altre cose. Inoltre, un sito internet ha moltissime proprietà distinte che non attengono esclusivamente al web. Esso è come una mano: può essere usata per toccare, per provare piacere, per scrivere etc.. Non c’è scritto nel manuale di istruzioni cosa un sito è perché un sito internet è una cosa con infinite possibilità di interpretazione, lettura ed utilizzo. Inoltre, proprio per questo, come insegnano tutti i manuali di cyber security, ogni piattaforma sul web prevede e richiede una equivalente trasposizione nel mondo: un insieme di persone organizzate per produrre uno scopo comune.

[Segnalazione] Pace e guerra giusta nella riflessione di Erasmo da Rotterdam

bsu14rSono felice di segnalare l’uscita del nuovo libro di Giuseppe Gagliano: Pace e guerra giusta nella riflessione di Erasmo da Rotterdam.

Autore: Giuseppe Gagliano

ISBN 978-88-6542-496-4

Pagine: 96

 


Un’Europa divisa da lotte e guerre interne, lontana dalla pace e dalla fratellanza tra i popoli, è il contesto storico che ispirò la Querela pacis di Erasmo da Rotterdam. Il saggio di Giuseppe Gagliano, attraverso un’analisi storica delle strategie politiche ed economiche che hanno portato a un’apparente stabilità dei Paesi europei, liberi dalle frontiere e lontani dalla violenza, vuol essere una riflessione e un confronto sul concetto di pace e di guerra giusta. Leggendo le pagine di Erasmo, il Gagliano cerca una risposta alla profonda crisi che sta attraversando oggi l’Europa.

Brexit: il 51% della storia!

Il Brexit, così chiamata con un acronimo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, è un risultato inaspettato anche per il promotore del referendum, Farage. In diretta da Londra ore 2.00 della notte del 23.06.2016, il politico inglese riconosceva la sconfitta del suo movimento (sic!), giacché era sotto di ben 6 punti rispetto al fronte contrario. Neppure lui ci credeva, allora, visto che non ha neppure detto una volta: “aspettiamo, vediamo come va a finire”. Insomma, si tratta dell’ennesimo caso in cui un politico fonda tutta la sua aspettativa su un rifiuto di uno stato di cose senza avere neppure idea di cosa fare nel caso migliore.

Nell’intelligence strategica si parla di sorpresa strategica in due casi. Per inciso, l’intelligence strategica si occupa di comprendere i comportamenti attesi e non attesi degli avversari della scena internazionale: forse sarà il caso di elaborare una qualche forma di “x-strategica” anche in altri campi… Dunque, si diceva della sorpresa nel campo dell’intelligence strategica. Ebbene, qualcuno sarà sorpreso (a sua volta) di scoprire che i danni più grandi dall’elemento sorpresa prevedono il caso peggiore e il caso migliore. Supponiamo che voi siate un giovane di belle speranze. Vedete una bella ragazza. Non siete i tipi irriflessivi, di quelli che non sicurano minimamente del futuro (e quindi non possono avere sorprese, da notare). Sicché pensate: forse forse ci parlo. Alla fine, andate dalla ragazza. Due scenari opposti: nel primo caso, arriva subito come un falco il possente compagno della giovane che vi minaccia di percosse e voi, assai sorpresi, ve ne andate intimoriti. Infondo, non ci avevate pensato, non avevate pensato ad una storia da raccontare per fargli credere che davvero volevate soltanto una sigaretta. Ma può capitare anche l’opposto. Andate a parlarci e lei è molto più disponibile di voi. Siete a tal punto disorientati che non sapete più cosa dire e finite per balbettare qualche sciocchezza che suona talmente ridicola da non sapere più cosa fare. Il risultato è sostanzialmente lo stesso.

[Segnalazione] Mostra d’arte contemporanea Dalla lente all’occhio

Locandina per Bonamigo, Meneghetti, Niero, Riva al CIRCOLO SCACCHISTICO BASSANESESabato 25 Giugno, alle ore 18.30 presso il Circolo Scacchistico Bassanese, sito in Via “Da Ponte” n°37 a Bassano del Grappa (VI) sarà ufficialmente aperta la mostra d’arte contemporanea Dalla lente all’occhio, coi dipinti di Arianna Niero e le fotografie di Brenno Bonamigo.

Esteticamente, i due artisti hanno lavorato sul concetto della volontà. Nei dipinti di Arianna Niero, pare che l’esplosione dei toni si smorzi, coagulandone il pallore. Qualcosa che si faccia ispezionare, forse al microscopio, da uno spirito di volontà, e positivamente. Le fotografie di Brenno Bonamigo giocano sugli incastri degli oggetti materiali, sul corpo umano. Per lui,l’arte può assicurare un < Ti tengo d’occhio! > sui problemi del mondo, ma fortunatamente senza alcuna struttura di comando.

Prima dell’esposizione, e precisamente alle ore 17.30, il critico d’estetica contemporanea Paolo Meneghetti ed il matematico Umberto Riva terranno una conferenza, dal titolo La volontà d’un sospetto. Loro parleranno per circa mezz’ora a testa.

Il cinema western americano – Ovvero, la nascita di una nazione


Interessato alla filosofia del cinema?

Pili G., (2019), Anche Kant amava Arancia Meccanica – La filosofia di Stanley Kubrick, Pistoia: Petite Plasiance

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In questo saggio breve cercheremo di ricostruire le tappe fondamentali del cinema western americano. Esso può essere partizionato in tre grandi momenti: il periodo classico (1900-1969), il periodo critico (1969-1992) e il periodo revisionista ovvero il cinema della complessità (1992-oggi). Ci premureremo di spiegare dopo le date scelte come cesura. In generale, lo scopo di questo articolo non è certamente esaurire il genere western, un genere talmente vasto anche nelle sottocategorie da essere infinito, rispetto alle tempistiche e alle capacità umane. Quello che è lo scopo di una analisi filosofica è comprendere e capire un fenomeno complesso nelle sue linee fondamentali. Ed è quanto ci proponiamo qui.

Gli Stati Uniti d’America hanno avuto una nascita tumultuosa ma scandita da relativamente pochi eventi. Dopo l’arrivo dei padri pellegrini e la nascita delle colonie, gli Stati Uniti conseguono l’indipendenza dopo la rivoluzione riuscita del 1770, rivoluzione i cui fondamenti e i cui ideali rimarranno i fari dell’ideologia politica e della filosofia politica americana (si pensi, anche soltanto a John Rawls).