Cari lettori e lettrici di Scuola Filosofica, oggi vi proponiamo una nuova intervista condotta dal Team Cultural Promoting a Claudio Selleri, editore con la casa LE DUE TORRI di Bologna. LE DUE TORRI è nata negli anni ’90 nel campo dell’editoria specializzata nell’ambito dei giochi diventando in breve tempo l’editore di scacchi più tradotto all’estero. Nel corso della sua attività ha inoltre inaugurato la collana ‘Spiritualità’, in ambito di ricerca del sé, psicologia ed esoterismo, e la collana ‘Filosofia’, nata con il contributo di Scuola Filosofica. Vi auguriamo una buona lettura!
Benvenuto su Scuola Filosofica a Claudio Selleri che ringraziamo per la sua gentile disponibilità a questa intervista.
Ci può raccontare la sua storia? Quando ha deciso di iniziare la sua attività di editore, cosa l’ha spinta, quali sfide ha dovuto affrontare…
Abbiamo cominciato negli anni ‘90 occupandoci di editoria specializzata nell’ambito dei giochi e diventando in breve tempo l’editore di scacchi più tradotto all’estero, con edizioni di successo in inglese e russo. Il nome LE DUE TORRI si ispira sia a Le due Torri del gioco degli scacchi, sia a Le due Torri medioevali simbolo della città dove abbiamo sede. In seguito con uno sguardo su più livelli è nata la collana Spiritualità, che accoglie sia volumi di psicologia e ricerca del sé sia di spiritualità ed esoterismo. Poi, insieme a www.scuolafilosofica.com, uno dei siti più popolari in materia, abbiamo inaugurato la collana Filosofia. Abbiamo prima aperto una libreria specializzata negli scacchi nel 1986 e poi siamo diventati editori. All’inizio i passanti ci guardavano come se avessimo aperto un luogo per extraterrestri, essendo pieni di scacchiere ovunque. Poi lo scetticismo si è dissolto e ora anzi, la specializzazione è una delle qualità più apprezzate da clienti che ricercano la competenza verticale che manca nel grande supermercato globale online, dove i giudizi sono dati solo da recensori di cui non si conosce la competenza, e che spesso danno 5 stelle perché il libro è arrivato in tempo e ben impacchettato e non per la sua qualità.
Quali passioni e/o hobby coltiva nel tempo libero?
Le rispondo con una frase di Confucio: Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita. Fare libri è impegnativo ma mi diverte e mi arricchisce interiormente tantissimo: c’è qualcosa di pensato, che dal mondo delle idee (l’idea originale del libro) si compone in una materia tangibile e prende la forma del libro. In mezzo vi sono tanti passaggi, la lettura del testo, la scelta della grafica, i confronti con gli autori che spesso attraversano e trasformano il mio modo di vedere le cose, dandomi un punto di vista aggiuntivo sulla visione del mondo. E non ultimo questo prodotto poi sopravviverà a me e all’autore.
Com’è cambiata la figura dell’editore in un’epoca in cui la tecnologia rende sempre più obsolete determinate forme di prodotti culturali?
Se manca la flessibilità in generale, si fa fatica a stare al mondo. Non c’è un solo mestiere che sia uguale a 10 anni fa e che sarà uguale tra 10 anni: il contadino ha tecnologie maggiori su cui contare ma nuove sfide sul biologico e nella distribuzione, l’insegnante con la didattica online che consente una fruizione senza pari ma non l’empatia con lo studente, punto importante nella funzione di ogni tutor e così anche l’editore ha le sue sfide. Una casa editrice deve scegliere se stampare vecchio stile o fare un ebook (e non è la stessa cosa leggere un libro o un libro elettronico, tanto che gli ebook sono solo il 15% del mercato), inoltre si trova davanti ad una serie di titoli di argomento simile a quello che deve pubblicare, di qualità molto bassa. Pare che gli italiani siano diventati tutti scrittori, escono circa 160 titoli nuovi ogni giorno (62mila all’anno, un numero esorbitante, di cui molti sono libri a pagamento, dove cioè l’autore paga per pubblicare, e che dopo qualche mese escono di produzione) per cui il nome dell’editore deve essere simbolo di garanzia di qualità e originalità.
Quali sono i prodotti editoriali su cui si concentra la sua casa editrice?
Che siano libri su carta o ebook, l’importante è trovare autori che abbiano da dire qualcosa di nuovo al mondo e non siano dei copia e incolla altrui. Il vero autore al giorno d’oggi è quello che ci mette la faccia, non quello che fa un libro (spesso a pagamento come dicevamo per sola vanità personale) e poi sta a casa senza mettersi in azione per far conoscere il suo libro, le motivazioni che l’hanno spinto a farlo e quale contributo personale vorrebbe dare al mondo.
Fantasticando, se avesse la possibilità di avere in esclusiva nella sua scuderia di autori qualcuno dei grandi nomi della letteratura del passato e/o del presente, chi vorrebbe e perché?
Non si fa una domanda così ad un editore. È come lanciare un calcolo impossibile dentro ad Hal 9000 di Odissea nello Spazio, lo si fa andare in tilt. Adesso potrei risponderle Victor Hugo che ha scritto 150 anni fa “L’uomo che ride” denunciando come venivano trattati i bambini a quel tempo (e mi fa pensare a chi dice “eran meglio i tempi che furono”) ma tra 5 minuti potrei dirle le poesie del premio Nobel Wisława Szymborska, tra 10 Stefano Benni, tra 15 Platone, tra 20 Emilio Salgari…
Quale libro tiene sempre accanto a sé e perché?
Uno, Nessuno, Centomila. Ma non è il titolo del volume di Pirandello, è proprio la risposta: sarebbe nostalgico e non fa parte del mio modo di essere, legarmi ad un libro. Vi sono tanti testi che ho amato tantissimo per cui farei un torto a me e a loro, citandone uno solo.
Si descriva con 5 parole che la rappresentano.
Le scrivo un acronimo V.I.T.R.I.O.L. che in Alchimia significa «Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem», che significa «Visita l’interno della (tua) Terra e, compiendo opportune modifiche, troverai la pietra nascosta».
Termina qui l’intervista al gentile Claudio Selleri che ringraziamo ancora una volta per la cortese disponibilità a nome del Team Cultural Promoting e di Scuola Filosofica!
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