A cura di Russo V.
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Politica e diritto sono i concetti che fondano la vita sociale dell’individuo; essi incarnano problematiche senza tempo, infinitamente aperte alla trattazione.
Tra gli approcci più radicali a questi temi spicca quello di Michel Foucault che, attraverso un’innovativa analisi microfisica, mette in luce un cambiamento di strategia nei modi di manifestazione e di esercizio del potere il quale, da un certo punto in poi della storia, può essere studiato come un fascio fluttuante di relazioni in grado di assoggettare anche la vita biologica dell’individuo. In tal modo, da produttore e gestore del potere, il soggetto ne diviene il mero prodotto.
In tutto ciò il diritto, anziché proporsi come un dispositivo di produzione del potere, potrebbe viceversa rappresentare l’ultima spiaggia per un processo di “disassoggettamento” per certi versi ancora oggi necessario e possibile.
Ed infatti, cos’è il potere? E’ l’uomo che lo gestisce, o è il potere che gestisce l’uomo fino al punto di generare il soggetto stesso? Da quando e perchè il potere muta la sua strategia avvolgendo morbosamente la vita? Nelle strategie di potere, che ruolo svolge il diritto?
Ripercorrendo le tappe foucaultiane, a queste e a molte altre interessanti domande cerca di rispondere un saggio a metà strada tra un opera accademica ed una riflessione “ad alta voce” che l’autore, mentre scrive, condivide con un lettore non necessariamente addentrato nell’argomento.
Questo stile svincola l’opera da un pubblico di nicchia, rendendola fruibile a tutti coloro che si mostrano sensibili ad interrogativi chiave dell’esistenza umana.
Sul sito www.vincenzorusso.sitiwebs.com è possibile visionare anche il booktrailer!
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