Carlo Monterlanti ci descrive due fotografie in salotto, col ritratto della stessa donna: la prima da bambina, con la faccia imbronciata dondolandosi sull’altalena; la seconda da ragazza, al giorno della laurea, col volume della tesi in braccio ed un sorriso smagliante. Diciamo che possiamo raggiungere una maturazione pure nel divertimento… Valentina ha posato all’aperto, curiosamente inginocchiata, su una pedana forse da ginnastica. La sua fotografia è in bianconero. Soprattutto, trattasi del giorno in cui Valentina consegue la laurea. Lei tiene in mano il bouquet di fiori. Valentina è anche una sportiva, ed oggi gestisce una scuola di danza. Così, diviene interessante che lei abbia posato “abbassandosi” all’altezza d’una bambina, per il loro abbraccio. E’ la dialettica del maestro – allievo. Oltre la pedana, in alto, quasi immagineremmo la caratteristica struttura d’un parco avventura, con un ponte tibetano (dai sostegni “ad altalena”). Valentina sorride; questo le permette di “distrarre” il volto più “crucciato” della bambina, nonostante il paradosso della mascherina contro il COVID-19 (facoltativa al di sotto dei sei anni d’età, ed obbligatoria per tutti gli altri).
Carlo Monterlanti describes for us two photographs in the sitting room, with a portrait of the same woman: the first as a child, with the sulky face swinging on the seesaw; the second as a girl, on the day of the degree, with the volume of the thesis in her arms and a dazzling smile. Let’s say that we can reach a maturation also about the fun… Valentina posed outdoors, curiously kneeled, on a platform maybe for gymnastics. Her photography is in black and white. Principally, that is about the day when Valentina graduated. She holds in her hand the bouquet of flowers. Valentina is also a sportswoman, and today she manages a dance school. So, we find it interesting that she posed “lowering” at the height of a little girl, for their embrace. This is the dialectic of teacher – pupil. Beyond the platform, above, we almost would imagine the typical structure of an adventure park, with a Tibetan bridge (with the supports “in a seesaw”). Valentina smiles; that situation allows her to “distract” the face more “concerned” of the little girl, in spite of the paradox of the face mask against the COVID-19 (that was facultative under the age of six, and mandatory for everyone else).
(courtesy to Valentina Rossini)
Per David Benioff, dobbiamo invidiare chi sa prendere sonno all’istante, magari avendo la testa più ordinata, fra le pareti ben pulite del cranio ed i “mostriciattoli” del pensiero “teso” chiusi in un baule, ai piedi del letto. Arianna posa accovacciata. Soprattutto, pare che lei esteticamente s’abbandoni all’iperrealismo d’un vissuto più da bohemien che da cosplayer. Da un lato ci stanno il top e gli shorts in lattice giallo, insieme al caschetto viola dei capelli. Questo risulta un abbinamento anche da cheerleader, pensando alla società dei Los Angeles Lakers, nel basket. Dall’altro lato, il braccio destro ha la mano che regge una lattina di Coca Cola, mentre il gomito s’appoggia ad un baule. Quest’ultimo è tinto di verde scuro, percependosi al “freno” terreno d’ogni “viaggio” in natura. Forse simbolicamente il cosplayer avrà un bagaglio troppo pesante per i suoi travestimenti, necessitando di “riposare” almeno contro il consumismo nelle fiere. Lo sguardo qui è un po’ “riflessivo”.
According to David Benioff, we have to envy who is able to fall asleep immediately, maybe having the head more orderly, between the walls well cleaned of the cranium and the “little monsters”, of the “tensed” thought, closed in a steamer trunk, at the foot of the bed. Arianna poses crouched. Principally, it seems that she aesthetically abandons herself to the hyperrealism of a living more for a bohemian than for a cosplayer. On the one hand there are the top and the shorts in yellow latex, together with a violet bob of the hair. This one results an outfit also for a cheerleader, thinking about the club of Los Angeles Lakers, in basketball. On the other hand, the right arm has the hand which holds a can of Coca-Cola, while the elbow leans against a steamer trunk. This one has a dark green colour, for its perception at the ground level “brake” of every “travel” in nature. Perhaps symbolically the cosplayer will have a luggage too much heavy for his disguises, in need of a “rest” at least against the consumerism in the fairs. Here the gaze is a bit “reflective”.
(courtesy to Luca Perego)
Per Fabrizio Caramagna, se noi lanciassimo un boomerang ricoperto di zucchero, allora esso ci tornerebbe indietro come… zucchero filato! Di certo i meteorologi non hanno ancora capito se si può prevedere un tornado. Laurine, campionessa internazionale di pattinaggio su ghiaccio, era stata inquadrata durante una gara ufficiale. Immaginiamo che la sua figura riproduca quella d’un boomerang in volo, alla rotazione, per un looping fra la gamba destra e le braccia. Laurine ha un abito bianchissimo, quasi dai filamenti in “arpeggio”. Sarà qualcosa che “leccherà” la “nuvola” per il fuori fuoco su un cartellone, nello sfondo. Lo sguardo di Laurine esprime una dolce gioia di pattinare. I loghi del cartellone rientrano alla simmetria col corpo inarcato: rispetto sia al braccio destro, sia alla cintura centrale dell’abito (a “cirri” più grossi).
According to Fabrizio Caramagna, if we threw a boomerang covered with sugar, so it would come back to as… candy floss! Surely the meteorologists still have not understood if we can predict a tornado. Laurine, an international champion of ice skating, was framed during an official competition. We imagine that her figure reproduces the same of a boomerang in flight, in a rotation, looping the loop between the right leg and the arms. Laurine has a dress very white, almost with the filaments “in arpeggio”. That will be something which “will lick” a “cloud” for the out of focus on a poster, on the background. The Laurine’s gaze reveals a sweet joy of skating. The logos on the poster reenter in a symmetry with the arched body: in relation both to the right arm, and to the central belt of the dress (as larger “cirrus clouds”).
(courtesy to Luciano Movio)
Cristina Ali Farah immagina liricamente che un’adolescente “snodata” cada in spaccata, sulla sabbia. Fenomenologicamente, la “sportività” (disinteressata) del gioco dovrebbe garantire un “ponte” fra le culture, sconfiggendo i pregiudizi sociali. Giulia è stata inquadrata mentre esegue perfettamente una spaccata. Lei veste interamente il rosso, che contrasta col nero del fondale (in via “caravaggesca”). L’accenno ad un sorriso proverà a stemperare la fatica di mantenersi in forma. Il vestito avrebbe una rete “di squame snodate”, per evitare la disidratazione addirittura del… “sangue”, se la passione rappresenta un marchio di fabbrica. Ricordiamoci che Giulia è una personal trainer di professione. Contro il fondale “spaziale”, il corpo non potrà cadere, ma fluttuerà come una “zattera”, avente prua e poppa (dai piedi). Giulia è proprio specializzata nelle discipline aeree. Immaginiamo che la sabbia della pedana, per l’atletica leggera, si troverà una materia oscura, in questo scatto.
Cristina Ali Farah imagines lyrically that a “relaxed” teenager falls doing the splits, on the beach. Phenomenologically, the “fair play” (disinterested) should guarantee a “bridge” between the cultures, defeating the social prejudices. Giulia was framed while she is doing perfectly the splits. She wears completely the red, which contrasts with the black of the backcloth (in Caravaggio’s way). The hint at a smile will try to temper the effort of keeping fit. The dress would have a net of “relaxed scales”, to avoid a dehydration even of the… “blood”, if the passion represents a trademark. We remember that Giulia is a professional personal trainer. Against the “space” backcloth, the body will not be able to fall, but it will fluctuate like a “raft”, having the bow and the stern (from the feet). Giulia is exactly specialized in the aerial disciplines. We imagine that the sand of the pit, for the track and field, will find a dark matter, in this shot.
(courtesy to Michele Alberto Sereni)
Bibliografia – Bibliography
BENIOFF D., La città dei ladri, Neri Pozza, Vicenza 2008
CARAMAGNA F., Contagocce: 69 aforismi, Genesi Editrice, Torino 2009
LECOMTE M., Ai confini del verso: poesia della migrazione in italiano, Le Lettere, Bagno a Ripoli 2006, p. 30
MONTERLANTI C., Pandora e le altre: memorie di un antiseduttore, Gruppo Albatros Il Filo, Roma 2020
Biografia – Biography
La modella italiana Valentina Rossini nasce a Badia Polesine (RO). Laureata in Lingue per il commercio internazionale, e ballerina, lei oggi dirige la scuola Kledi Dance Verona. Secondo Valentina, non è necessario menzionare il fotografo amatoriale del suo scatto.
The Italian model Valentina Rossini was born in Badia Polesine (Province of Rovigo). Graduated in Language for the international commerce, and dancer, today she manages the school Kledi Dance Verona. Valentina thinks that it is not necessary to mention the amateur photographer of her shot.
www.kledidanceverona.it
La modella italiana Arianna Paltrinieri viene da Vimercate (MB). Lei è un’attiva cosplayer.
The Italian model Arianna Paltrinieri comes from Vimercate (Province of Monza and Brianza). She is an active cosplayer.
Il fotografo italiano Luca Perego viene da Biassono (MB). Egli ama molto la ritrattistica.
The Italian photographer Luca Perego comes from Biassono (Province of Monza and Brianza). He loves very much the portraiture.
La modella Laurine Lecavelier, nata ad Enghien-les-Bains (Francia) nel 1996, in realtà è una campionessa internazionale di pattinaggio su ghiaccio. Lei ha studiato sociologia.
The model Laurine Lecavelier, born in Enghien-les-Bains (France) in 1996, in truth is an international champion of ice skating. She studied sociology.
Il fotografo professionista Luciano Movio nasce a Torino (Italia). Egli ha lavorato per riviste nazionali od internazionali (Espresso, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Repubblica, Tuttosport, The Guardian, La Stampa etc…). Da sempre, le passioni di Luciano sono la fotografia e l’informatica. Egli scatta anche molto per gli eventi sportivi.
The professional photographer Luciano Movio was born in Turin (Italy). He worked for national or international magazines (Espresso, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Repubblica, Tuttosport, The Guardian, La Stampa ecc…). Always, Luciano is fond of photography and computer science. He also shoots many times for the sport events.
La modella Giulia Sereni nasce a Pesaro (Italia). Lei ha studiato Astrofisica, e poi s’è specializzata in Ottica biomedica. Giulia lavora anche da personal trainer nel fitness.
The model Giulia Sereni was born in Pesaro (Italy). She studied Astrophysics, and then she became specialized in Biomedical optics. Giulia also works as personal trainer in fitness.
www.giuliaonair.com
Il fotografo professionista italiano Michele Alberto Sereni (padre di Giulia) nasce nel 1958 a Pesaro. Egli ha partecipato a mostre d’arte contemporanea di livello internazionale, ed è seguito dai galleristi. Esteticamente, gli interessa visualizzare l’allacciamento delle sagome umane ad una “tensione” col paesaggio circostante, per una stampa sia analogica sia digitale.
The Italian professional photographer Michele Alberto Sereni (father of Giulia) was born in 1958 in Pesaro. He took part in contemporary art exhibitions of international level, and he is followed by the gallerists. Aesthetically, he is interested in visualizing the link of the human silhouette to a “tension” with the surrounding landscape, for a printing both analogue and digital.
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