Per Nabokov, Lolita è il fuoco del lombo. Anche la robustezza dovrà cedere… Il passo del lombo sarebbe scandito come per la lingua sul palato, sillabando il < Lo-li-ta >. Monika ha posato al mezzobusto, e per uno scatto del genere fashion. Lei porta una giacchetta a quadri in bianconero. Il colletto è lungamente aperto. Immaginiamo che la percezione d’una grande lingua possa codificare la giusta taglia della giacca. I quadri sarebbero stati intervallati dal piano cartesiano. Soprattutto, Monika ha il classico look di Lolita, mentre abbassa sul naso gli occhiali, stretti ed allungati, da sole. Il lembo del vestito che s’apre “accende” la nudità della pelle. Qualcosa che allenterà l’irrigidimento della posa, complici i quadri incerti al loro coordinamento. Lo sguardo di Monika è molto serio. Gli orecchini proveranno a “sgommare”, grazie alla loro preziosità, contro ogni pesantezza del caricamento.
According to Nabokov, Lolita is the fire of the loin. Also the robustness will have to cede… The step of the loin would be scanned like the tongue on the palate, syllabicating the < Lo-li-ta >. Monika posed through the head and shoulders, and for a shot of the fashion style. She wears a short checked jacket in black and white. The collar is opened at length. We imagine that the perception of a big tongue can codify the right size of the jacket. The squares would be interrupted by a Cartesian plane. Principally, Monika has the typical look of Lolita, while she lowers the sunglasses, tight and lengthened, on the nose. The hem of the dress that is opened “turns on” the nudity of the skin. Something that will slacken the stiffening of the pose, with the complicity of the squares uncertain in their coordination. The gaze of Monika is very serious. The earrings will try to “screech”, through their preciousness, against every heaviness of a loading.
(Courtesy of Anastasiia Knis)
Per lo scrittore Manuel Vazquez Montalban, gli uomini misteriosi sarebbero come la calamita. Infatti vale l’espressione del tipo a pelle, quando gli istinti manco si pongono il “problema” di conoscere. Malenka è stata inquadrata in piedi, e per una fotografia in bianconero. Lei ha posato di profilo. In accordo con il costruttivismo di Tatlin, noi immaginiamo che il cilindro del busto medi fra il caschetto dei capelli ed il quadrato della borsa, tramite un manico a cerchietto. Ci sembra che Malenka si trovi in un vicolo chiuso. Il manico a cerchietto fungerebbe da calamita, mentre non mancano gli elementi attirabili (come le tubature o le inferriate). Lo sguardo di Malenka è abbastanza “misterioso”. Pare che lei ammicchi, col busto in rotazione centrifuga.
According to the writer Manuel Vazquez Montalban, the mysterious men are like the magnet. In fact the typical expression gut reaction is valid, when the instincts don’t even think about the “problem” of a knowledge. Malenka was framed standing, and for a photography in black and white. She posed in profile. According to the constructivism of Tatlin, we imagine that the cylinder of the bust mediates between the bob haircut and the square of the bag, through a handle in a circlet. It seems to us that Malenka is inside a blind alley. The handle with a circlet would function as a magnet, while there is no shortage of elements that can be attracted (like the pipes or the window grating). The Malenka’s gaze is quite “mysterious”. It seems that she winks, by the bust in centrifugal rotation.
(Courtesy of Malenka Drob)
Secondo Ermanno Bitelli, per quanto una piscina abbia il corridoio direzionale, alla sera noi ci garantiremo solo un “buco di tempo”: col ninnolo a miniatura del prefabbricato. Bisogna essere abili a barcamenarsi fra i molti impegni; ma quanto il riposo non serve a quelli (cosicché possiamo goderne)? Daria nuota, e per uno scatto in bianconero. Precisamente, lei rasenta il fondo d’una piscina. C’è il “buco centrale” fra le onde, ed al “ninnolare” dei piedi come “periscopi”. Il bianconero fotografico “avvisa” simbolicamente che, dopo il piacere della nuotata, bisognerà tornare a “camminare” nel grigio cittadino, lavorando. O forse Daria vivrà un sogno, influenzata dall’esperienza reale, e mediante una dialettica del… “periscopio”: tanto superficiale quanto abissale.
According to Ermanno Bitelli, as much as a swimming pool can have the directional lap, in the evening we would guarantee for us only a “free period”: with the gewgaw as a miniature for a prefabricated building. We have to be able to juggle between many tasks; but how much does the break not serve to those (allowing us to enjoy it)? Daria swims, and for a shot in black and white. Precisely, she is very close to the bottom of a pool. There is the “central hole” between the waves, and while the feet “entertain” themselves in their “periscopes”. The photography in black and white symbolically “advises” that, after the pleasure of a swim, we will have to come back to “walk” in the grey of the cities, through our work. Or rather Daria will have a dream, influenced by a real experience, and through a dialectic of the… “periscope”: as surface as abyssal.
(Courtesy of Daria Fedorova)
Bibliografia – Bibliography
LAURETANO G., Laboratorio di parole: esperienze di poesia, Pendragon, Bologna 2005
NABOKOV V., Lolita, Adelphi, Milano 2012, p.1
VAZQUEZ MONTALBAN M., Tatuaggio, Feltrinelli, Milano 2015
Biografia – Biography
La modella Anastasiia Knis è nata nel 1999, ed oggi vive a Bangkok (Thailandia); lei non ricorda il nome del suo fotografo.
The model Anastasiia Knis was born in 1999, living today in Bangkok (Thailand); she does not remember the name of her photographer.
La modella Malenka Drob viene da Mosca (Russia).
The model Malenka Drob comes from Moscow (Russia).
Il fotografo Eric King viene da Mosca (Russia).
The photographer Eric King comes from Moscow (Russia).
La modella Daria Fedorova è nata a Mosca (Russia), e lavora come artista.
The model Daria Fedorova was born in Moscow (Russia), and works as artist.
www.dashaplesen.com
La fotografa Elizaveta Shokolova è una cara amica di Daria Fedorova.
The photographer Elizaveta Shokolova is a dear friend of Daria Fedorova.
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